Poesie personali


Scritta da: Luigi D'Acunto
in Poesie (Poesie personali)

Scalcia, lotta e ringhia...

... se la prende con le ombre,
i suoi occhi le puntano,
rossi d'ira e velati di malinconia.

Ombre che vagano,
girano intorno a lui,
lo perseguitano
notte dopo notte.

Non ci bada,
continua fiero e altezzoso,
procede per la sua strada
vive la sua vita, di solito

ma ogni tanto, alcune notti
non può restare indifferente
la rabbia sale
fino al limite... e sbotta

Ringhia, lotta e scalcia...
nella notte.
Combatte con le ombre,
con la propria ombra

Si aprono vecchie ferite
le carni si lacerano
il cuore pompa più forte che può
il fiato quasi gli manca.

"solo l'ultima notte"
pensa tra se
"questa sarà la resa dei conti"
se ne convince

La notte avanza e si fa scura
cala la luna,
ulula, un canto di rabbia
con tutta il fiato che gli resta.

Si placa
le ombre si ritirano
svanite nel nulla,
si accascia e riposa

il lupo.
Stanco e stremato
dolorante ed esausto
la resa dei conti.

Ma quel giorno non è ancora realmente arrivato.
Composta mercoledì 15 febbraio 2012
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    Scritta da: Jean-Paul Malfatti
    in Poesie (Poesie personali)

    Sì, sono sempre stato gay!

    Il vento soffiava tra i rami;
    Sospiri seguiti da gemiti
    rompevano il mistico silenzio.
    Le ginocchia tremavano forte,
    ma la curiosità m'incoraggiava
    ad avvicinarmi a quell'albero.

    Io, come un'ombra, pian piano
    mi muovevo verso quei rumori.
    Troppa paura? Si! Non lo nego!
    Faccia a faccia con l'albero;
    un sacco di domande in testa.
    Chi erano? Che cosa facevano?

    Un ragazzo baciava una ragazza
    e le toccava le parti intime.
    Sorpresa! Li riconosco subito!
    Lui, il mio cugino preferito;
    Lei, la sua cugina più grande.
    Fra invidia e gelosia, piango!

    Ero piccolo... ne avevo circa sette,
    ma la gelosia già la conoscevo.
    Non invidiavo il mio cugino,
    ma invece la sua fortunata lei.
    Volevo sol essere al suo posto,
    per poter essere baciato da lui.
    Composta martedì 14 febbraio 2012
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      Scritta da: Michela
      in Poesie (Poesie personali)

      Sillabe nude

      Posseggo sillabe nude, scivolano tra le dita sporche di inchiostro e sale.
      Annuso questo figlio bianco, ricettacolo di passioni e segreti, di menzogne e sospiri.
      Intrise le righe di imperfetto sentore, tra antichi merletti scivolo.
      Assillo i pensieri grattandoli piano, mi osservi muto e io ti vedo.
      I tuoi occhi mi leccano la schiena.
      Si rifugiano sui morbidi seni.
      Ripieghi le parole tra le ombre oscure di quella notte.
      Nessun bacio d'addio che sigilli il peccato.
      Mi sarei data guardandomi dentro.
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        Scritta da: L. Orlandi
        in Poesie (Poesie personali)

        Deserto

        Sole cocente sulla mia testa
        occhi salati, bocca arida
        cuore brama mente d'amore.

        Quale secchezza nell'anima
        prova a dissetarsi.

        Quesiti, rifugi verdi
        nell'oceano di sabbia,
        ristoro di viandanti solitari
        che portano risposte
        all'ombra di foglie palmate.

        Deserto, arido e vitale
        stai invadendo ogni mia cellula
        nell'attesa di sbocciare
        oasi fiorite e rigogliose.
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          Scritta da: L. Orlandi
          in Poesie (Poesie personali)

          Il sogno è del mondo

          Il sogno è di tutti,
          il sogno è del mondo.

          Il sogno non ha lingua,
          non ha religione, non ha razza,
          il sogno è la lingua universale
          di tutti i popoli.

          Se non avessi la lingua
          potrei parlare attraverso il sogno
          e tutti capirebbero.

          Il sogno vola libero
          il sogno è un bambino
          e parla con altri sogni
          senza radici che lo tengano
          al terreno,
          il sogno è la vera libertà.
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Infinito

            E le stelle osservano noi,
            dall'alto del firmamento,
            noi piccoli puntini
            nell'universo, dove Dio
            ci ha deposto...
            la terra è per noi...
            Dio l'ha messa a nostra
            disposizione, con gli alberi
            gli animali, le acque,
            e tutto ciò che contiene.
            Ma l'universo non è per l'uomo,
            l'infinito è suo e per
            i suoi angeli.
            Solo loro riescono a vagare tra
            le infinite e misteriose galassie.
            Composta giovedì 16 febbraio 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              Attimi di miseria

              Prima che si offuschi lo splendore dagli occhi...

              Vado per smarrite strade.
              Non riesco neppure a parlare con me,
              ho miseria di quel respiro
              che culla il mio abbattuto, bisogno di compagnia.

              Senza di lui sarebbe vivere senza memoria:
              Perché io ricordo solo di rivederlo.
              Le parole troppo spesso deludono
              e le persone si illudono.

              Qulcuno sta tornando accasa
              mentre io corro nel deserto,
              dubbi carnivori mi rincorrono,
              è tutta colpa dell'inverno che non vuole morire.

              Prima che si offuschi lo splendore dagli occhi...

              Voglio solo bendarmi gli occhi
              ho dei giorni da salvare,
              notti da colorare,
              parole che hanno paura di dire.
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie personali)

                Basta

                Io voglio la primavera...
                desidero ascoltare
                il cinguettio degli uccelli
                la mattina luccicante di sole,
                nell'aria che frizza,
                di splendido calore...
                tra le gemme degli alberi
                che rinascono a nuova vita...
                il profumo del bosco,
                che avvolge me con amore,
                il cielo azzurro che
                accompagna i miei passi.
                Voglio la primavera e
                il mio interminabile
                vagabondare tra i boschi.
                Basta neve.
                Composta giovedì 16 febbraio 2012
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il pittore il saggio e lo scultore

                  Ci son voluti in due
                  per renderti perfetta
                  uno t'ha disegnato il viso
                  pensando a una madonna,
                  l'altro ti ha fatto il corpo
                  scolpito nel marmo caldo.

                  Chi ti ha scolpito il corpo era un gran peccatore,
                  t'ha fatta non con la sua arte
                  ma con la sua voglia.

                  E mentre ti scolpiva era come se ti avesse.

                  Fu ritrovato morto a fine del lavoro,
                  steso ai tuoi piedi,
                  finito dal piacere.

                  Vedeva invece gli angeli
                  chi ti ha disegnato il viso,
                  e così ti fa fatta
                  dolce,
                  perfetta,
                  un angelo che incanta.

                  L'unico un po' distratto è stato il saggio,
                  incaricato di darti testa e cuore,
                  nel darti l'intelletto si è scordato di metterci bontà,
                  e come cuore ha scelto fra i peggiori.
                  Composta mercoledì 15 febbraio 2012
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