Continuar veleggiando,
andando in tondo o semicontinuo,
l'importante che è che facesti il tuo.
Fare in tuo: esser realizzati dal proprio agir,
si auspica di buon senso.
Composta mercoledì 25 marzo 2020
Continuar veleggiando,
andando in tondo o semicontinuo,
l'importante che è che facesti il tuo.
Fare in tuo: esser realizzati dal proprio agir,
si auspica di buon senso.
L'incubo che stiamo vivendo
sembra senza fine...
il virus killer che sta uccidendo
migliaia di persone, incute terrore
tutto è cambiato all'improvviso
senza preavviso, senza avvertimento
il male è entrato nelle nostre bocche, narici e occhi
velatamente come un enzima incolore e velenoso
si è appoggiato nei nostri polmoni
scavando morte e togliendoci il respiro,
sembra un altra realtà, un altro mondo
a volte non sappiamo più chi siamo
ne dove andiamo, cosa ci aspetta nel futuro,
a volte pensiamo di non avere un futuro
che sia l'inizio della fine. Incubo.
I sopravvissuti forse avranno imparato
un nuovo modo di vivere, l'amore verso la creazione
rispetto, umiltà, onore, ottemperanza verso Dio,
gli uomini e l'intera umanità.
Forse.
Un altr'anno quando racconteremo di quest'anno diremo io c'ero
un altr'anno ci abbracceremo come non mai
un altr'anno andremo a far visita a tutti i parenti, anche a quelli che non ci sono più
un altr'anno andremo a fare la spesa tutti i giorni anche solo per rubare un sorriso alla cassiera
un altr'anno morderemo la mela e ne apprezzeremo il gusto
un altr'anno guarderemo il cielo e il mare contemplando l'infinito
un altr'anno andremo a teatro e apprezzeremo i guitti che con passione ci raccontano le storie
un altr'anno andremo allo stadio ad esultare per un goal
un altr'anno un aperitivo, a cena fuori, una passeggiata mano nella mano
un altr'anno ci ricorderemo di chi non ci è arrivato a quest'anno
un altr'anno non ora.
Il buio oltrepassa
le stelle s'infiltrano
nella notte c'è splendore.
La luna veglia
il mondo nella penombra
sembra addormentato.
L'orizzonte scompare
il mare diventa
una tavola nera.
Il silenzio regna
un sol rumore
pur lieve che sia
è un rimbombo acuto.
In quest'atmosfera
d'inquietudine ed ombre
c'è l'ansia di sapere
che cosa accadrà dopo.
C'è la speranza
che il domani
sarà un giorno migliore
di quello passato.
E verrà l'alba
di un altro giorno
a dare una svolta
a tutto per sempre.
Passeggio sulle rive dell'anima
Osservo onde di passati
infrangersi violente
su scogli di ricordi
Seduta sulla spiaggia del cuore
Sfioro granelli di emozioni
Che scivolano impigliandosi
Sulla rete dell'anima
Scruto il cielo della mente
Vedo intralci di pensieri
Che si diramano
Sul segreto dei desideri
Odo la brezza dell'amore
sfiorare salsedine di speranza
Che piano si addolcisce
Sul risuono dei battiti
Miro il sole del passato
Calare nell'orizzonte del presente
per rinascere
Sulla luce del domani.
La corona hai messo,
senza il nostro permesso.
Come Napoleone Bonaparte,
come il re nel mazzo di carte.
In tavola credi d'aver scala ma
in mano non ha nemmeno una spada.
Non è briscola, con te non avrò pietà
nessun perdono e non è una novità
che mi ritrovi in casa per colpa di qualcosa.
Bada non mi fai paura e ti sfido con una rosa,
una poesia, una coppia che stringo forte.
Vinco il tuo asso, perderai, è la tua sorte
credimi io non son Batman e tu Joker,
e purtroppo per te, ora in mano ho poker.
Riemergo dal silenzio
dei giorni a venire
come Atlantide dagli abissi
con quelle verità
che vi possono guarire.
Idolatro il sentiero
che mi scelse da bambino,
le sue ferite ancora aperte
l'inchiostro sulla pelle,
l'amaro in gola
per infettarmi il sangue
con la rabbia della parola.
Il passo è lento ma
non conosce riposo.
Si muove nel vento
feroce, vigoroso.
Lascia impronte profonde
sul mare in tempesta
sono isole feconde
che coltivo nella testa.
Mille volte sono crollato
scosso da una lacrima,
mille volte mi sono rialzato
con indosso quella lacrima,
ogni giorno più forte e disperato di ieri
un misantropo Pierrot che resta ancora in piedi.
E oggi che l'età si compie
oltre il corso della vita mia
non c'è ragione
che io cambi idea
sulla malinconia.
Nessuna obbedienza, nessuna pietà
per chi non dimora la poesia,
nessuna alleanza, nessun aldilà
per chi vuole vietare la fantasia.
Io sono il perdono
che non merita questa realtà
sono la grazia
che non è concessa
a sua maestà.
Sono la tua preghiera
sono la mia bandiera,
sono uno che non ha paura
sono solo un poeta,
il figlio della luna.
Amo la vita, la mia vita dura,
anche se reca più spine di un rovo,
e punge il cuore e fa un po' paura,
a me che ho scorza più lieve d'un uovo...
Amo la vita, la mia vita oscura
e dico grazie ovunque mi trovo
e vado incontro ad ogni avventura
con la mia forza di spirito nuovo...
Amo la vita, la mia vita forte,
riempio lo zaino di felicità,
la mia borraccia d'acqua gaudiosa,
e me ne vado incontro alla sorte
lungo le strade della libertà
verso il tuo volto che sente di rosa.
Torneremo ad abbracciarci
Lungo i viali dei tramonti delle nostre città E nelle albe calde delle nostre case
Torneremo ad ascoltare Da lontano
Le voci dei bambini che giocano nei cortili
Torneremo a darci i baci profumati di libertà e che temporaneamente abbiamo confezionato sull'altare dei ricordi.
Torneremo a riappropriarci delle nostre vite dopo aver dimostrato a noi stessi di quanto in realtà per certi versi fossero futili
E allora torneremo alla vita
con un nuovo senso,
rinascita autentica.
La vita,
soffio del Creatore
e plasma dell'universo:
sostanza diffusa
nello spazio
e nel tempo
La vita,
un crogiuolo
dove si fondono
atomi e sentimenti,
e l'ossigeno ai cuori
per irrorare le menti.
La vita,
un tratto di matita
tra il sogno e la realtà:
un lume acceso
nel mistero di un perché,
mai pienamente compreso.