Poesie generazionali


Scritta da: Rosa Maria
in Poesie (Poesie generazionali)

Un'amore riemerso

Gettai un sassolino in fondo al mare, sperando che le onde lo portassero via lontano.
Camminai ad occhi chiusi sulla spiaggia, fino ad arrivare in quello che credevo fosse il mio;
Continuavo a sentire il profumo del mare, il rumore delle onde impetuose, che cercavano di riportarlo a riva, e così fu.
Aprii gli occhi e il sassolino stava lì, dopo tanto tempo stava ancora lì.
Composta lunedì 17 maggio 2010
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    La metafisica delle schegge

    Ingaggiamo piccole e grandi crociate contro il mondo.
    Continuamente agiamo, ci muoviamo
    e davvero poco riflettiamo
    ma non ne abbiamo proprio tempo!
    Nessuno non ci aspetterebbe!, e quindi corriamo
    per un dove
    inseguendo un qualcosa
    spinti da un perché
    partendo da chissà cosa.
    Il presente non esiste e il passato non è di moda!
    Viviamo nel futuro?
    Quindi da nessuna parte,
    e se partiamo da nessuna parte dove vogliamo arrivare?
    Se ci muoviamo dal nulla a nessun posto alla fine restiamo fermi,
    ma allora torniamo al punto di partenza!
    Però il mondo così proprio non gira
    e quella chimera che fatalisticamente invochiamo come la realtà non c'è
    o più semplicemente non la vediamo come vorremmo
    e ci siamo proprio in mezzo.
    Il problema allora diventa:
    viviamo nelle schegge della realtà o in una realtà scheggiata?

    Si scelga il male minore.
    Composta mercoledì 5 maggio 2010
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      La morte

      La paura dell'ignoto per molti.
      La vita eterna per i credenti.
      La liberazione per i sofferenti.
      Il suicidio per i vigliacchi.
      La speranza.
      La soluzione.
      Di sicuro accomuna tutti,
      ed io, le sto valutando tutte.
      Troverò la giusta morte
      per le mie paure.
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il mio cuore

        Da lungo tempo è ormai cinto
        da una corona di rovi,
        e ogni giorno una spina si conficca
        nel mio petto e lo strazia.
        Sempre più lunga,
        sempre più a fondo.
        E il dolore lancina,
        di giorno in giorno diventa
        crudelmente insopportabile.
        E prima o poi si aprirà in due,
        come mela marcia recisa di netto.
        Perché mai non l'ho colpito deciso,
        con mazza di ferro ricolma di spuntoni,
        dopo la prima spina?
        Perché mai non l'ho frantumato,
        quasi fosse di cristallo?
        Almeno lo stillicidio
        ora non starebbe qui a torturarmi.
        E l'ultima spina me l'ha trapassato di netto
        quasi come fioretto.
        Trova almeno tu il coraggio che a me manca,
        assestagli quella martellata che...
        forse finirà di farlo soffrire o,...
        almeno lo distruggerà!
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Debolezza

          Sono debole, lo so!
          Non so fare a meno di te.
          Neanche quando più e più volte menti,
          neanche quando più e più volte ti colgo in fallo.
          Le tue arti mettono a nudo questa mia debolezza.
          E mi illudo di amarti ancora.
          La mia debolezza non mi fa più volare.
          Composta sabato 1 maggio 2010
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Amare

            Non è quello che faccio io.
            Non è quello che fai tu.
            Forse amiamo entrambi ma in modo diverso,
            e non so chi di noi due sbaglia, forse entrambi,
            vorrei lasciarti libera di esprimere tutta la tua vitalità.
            Il mio egoismo porta al possesso dimenticando che amare
            lascia liberi di volare.
            Volare alto, oltre la coltre di nubi che mi offusca la mente
            e che mi impedisce di ricordare che in amore non vi sono
            schiavi né padroni, né imposizioni né esclusività.
            L'amore soffocato con l'egoismo e con la gelosia è inferno.
            Perdonami se non ti so amare.
            Composta sabato 1 maggio 2010
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              Scritta da: piumarossa70
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Attendendo il falco...

              E attendo il falco, in questo cielo libero
              da fare raccontare l'orizzonte.
              Una punta di sole mi acceca nel punto dove io
              potrei ancora sognare.
              E attendo un sogno a due ali striate, fiero sogno che disegna
              la vita, la mia!
              Un volo in cerchio sospeso amico della pazienza e dello
              sguardo attento, così per poter vivere, per poter parlare
              alla direzione del vento...
              Due rondoni visti ne preannunciano l'arrivo, ma io ancora non
              credo, eppure sono le mie labbra che raccontano di speranza
              a visi ciechi da fare ritrovare il colore...
              e attendo il falco, forse bruciando il mio tempo, forse sprecando
              pensieri in un tempo acerbo e parole che si incatenano
              alle dita forzando per non essere scritte.
              Ma l'animale non è come l'uomo, no non lo è... sa quando
              emettere il suo grido e volare tra ali e braccia aperte.
              Composta mercoledì 28 aprile 2010
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                Scritta da: Violina Sirola
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Boss

                Ehi, boss che visione hai
                della vita?

                - Quella
                giusta del presente. Ci sono guerre
                vere tra gli Stati, che vuoi che sia
                una guerra di mafia, girano i soldi.
                Se sono riciclati? La droga è
                affare di Stato.

                Ehi, boss hai la faccia
                d'acciaio, le ossa di ferro.

                - Il ferro arrugginisce stando
                fermo e l'ossa fanno male
                strette in cella. "Comandare" non è
                meglio di "futtiri", sono giri
                di soldi tra giudici, avvocati e
                secondini: tanto vale
                la vita.
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                  Scritta da: Gianluca Menegazzo
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Per te

                  Per te che mi regali quell'immenso piacere nel sapere che sei qui per me
                  per te che illumini i miei sorrisi
                  per te che il mio confronto è sempre il tuo punto da analizzare
                  per te che ogni giorno che ti svegli con il sorriso mi dedichi il primo pensiero
                  per te che sorridi pensando che un articolo in vetrina su di me sarebbe buffo
                  per te che un vestito da sera potrebbe farmi girare la testa con la tua sensualità
                  per te che non vedi l'ora che il mio primo pensiero sia tuo
                  Per ogni cosa che semplici parole dal nobile significato
                  non possono spiegare
                  per tutto il bene e l'amore che mi dimostri
                  per ogni cosa che intorno a te diventa più bella
                  ... semplice e concisa, Ti amo.
                  Composta giovedì 22 aprile 2010
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