Poesie generazionali


Scritta da: Bellydancer72
in Poesie (Poesie generazionali)

Regina dell'Amore

Sei stato un sogno,
i tuoi occhi mi hanno guardata come nessuno mai.
Mi hai fatta sentire una Regina dell'Amore,
ma una Regina ha anche oneri e non solo onori.
L'onere più importante sei stato tu stesso.
Dopo le tue premure, i tuoi abbracci, le tue parole lievi che sono state pronunciate quasi senza accorgersi... ma sono rimaste nella mia mente per sempre.
Parole alle quali ho creduto.
Dopo la condivisione, dopo i sorrisi e le lacrime, sono rimaste sono quest'ultime.
Cosa c'è di più amaro di sentirsi traditi dall'Amore?
Come si può tornare a vivere la mediocrità di tutti i giorni, senza poter più ricevere le emozioni che l'amore regala?
Composta martedì 29 giugno 2010
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    Scritta da: geggio
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Odio

    Sì, sono sporco
    ho peccato
    ho ceduto
    il perdono è poco

    dallo sbaglio si impara
    ma
    non è giusto

    non meriti questo.

    Lasciami
    dove mi hai raccolto
    in mezzo all'immondizia
    tra droga alcool e falsità

    ti meriti di meglio
    ti meriti di più

    il mio amore è tanto

    ma ingiusto
    nei tuoi confronti.

    Lasciami
    lasciami ora
    non pensarmi

    perché io,
    tante volte non ho pensato a te.
    Composta domenica 27 giugno 2010
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      Scritta da: Davide Diana
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Solitario

      Solitaria armonia, futile mia follia, non mostrarmi che in fondo puoi stralciare l'energia
      Oggi e domani non fa differenza, il mondo e cambianto, con forte vemenza
      e quando penso a noi due, nascosti nei prati, un ricordo accorto ci renderà rinati
      Non posso sparire e non farmi sentire, il mio amore per te è oltre ogni avvenire
      Solitaria egemonia, emancipata mia follia, non mostrami che in fondo questa è solo una poesia.
      Composta venerdì 25 giugno 2010
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        Scritta da: Ines the Windbender
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Gli adulti non si ricordano com'era essere bambini.
        Anche quando sostengono il contrario.
        No, non lo sanno più. Credimi.
        Hanno dimenticato tutto.
        Come sembrava grande allora il mondo.
        Come poteva essere faticoso anche solo arrampicarsi su una sedia.
        E come ci si sentiva a dover guardare sempre in alto?
        Dimenticato.
        Non lo sanno più.
        Anche tu lo dimenticherai.
        Talvolta gli adulti parlano di com'era bello essere bambini.
        Sognano persino di tornare bambini.
        Ma cosa sognavano quando erano bambini?
        Tu lo sai?
        Io credo che sognassero di diventare finalmente adulti.
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Questa morte che lenta e spietata arriva

          Perché sei così bastarda?
          Perché ti sei portata via anche il vento?
          Sei arrivata lenta e spietata come le tenebre
          e mi hai sconvolto la vita
          Mi hai costretto a rimanere immobile
          immerso nelle mie lacrime
          Costretto a vivere di ricordi
          Costretto a rinnegare un futuro privo di speranza
          la speranza che tu me la riporti qui,
          a passi lenti e astratti hai colpito il mio cuore
          ai placato la mia sete d'amore
          Hai lasciato che la rabbia s'impossessi della mia vita
          Ora questa rabbia è il mio eterno
          e unico dittatore
          Ti sei presa la stella più bella
          e la riposta al centro del cielo
          Osservando il cielo la vedo
          e una lacrima bagna e pervade il mio cuore
          privo di luce.
          Composta lunedì 21 giugno 2010
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            in Poesie (Poesie generazionali)
            La notte è fonda e metto a nudo i miei versi,
            solitari e a tratti... astratti,
            dietro me calpesto petali cosparsi di pensieri
            Anima che fiorisci come
            un giglio, una rosa o un cigno,
            forse un arcobaleno,
            tu che viaggi nel tempo e navighi inquieta
            Tra i sospiri di una vita
            ruggisci tra le rocce
            mentre il tuo eco... silente si allontana.
            Anima, che scorri tra le vie del futuro
            Nella ricerca leggiadra di un cuore
            Capace di ascoltare e sognare
            Anima che osservi una stella
            e ti lasci cadere
            Per ammirare per osservare
            Per sfuggire...
            tu che quando piove ti lasci andare tra le pieghe di un labbro,
            chiedendo ad un sorriso
            di dischiudere le sue paure
            tu, che a volte sei libera e infinita
            in ampi spazi,
            ma che ti
            perderesti
            in un profumo,
            in un sospiro,
            in una foto... in un ricordo
            tu che sei nascosta tra le pieghe del mio cuore
            e cerchi un ombra su cui viaggiare
            tu che tutto sai e tutto neghi,
            tu che sei litigio e amore...
            accarezza la mia mano
            prendila
            e vola giù con me...
            per volare più in alto.
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Sofferenza

              Hai scoperto il mio lato più debole,
              come fai ad amarmi? Anzi,
              perché mi ami se non riusciamo neanche a stare insieme un po'?
              È l'una,
              con la mia sigaretta in bocca sto fissando una stella,
              l'unica che c'è, sei te,
              tutte le altre sono coperte dalle nuvole,
              oddio,
              anche te vieni coperta da una nuvola,
              che brutto,
              sei sparita, non ci sei più.

              Ho una grande paura di deluderti,
              ho paura di perderti prima ancora d'averti trovata,
              ho paura d'amarti,
              ma nello stesso tempo griderei al mondo il mio amore verso di te.

              Ti amo,
              tre parole dal significato immenso,
              tre parole che valgono una vita,
              tre parole che fanno soffrire,
              un dolore che fa anche morire.

              Se un giorno smetterai d'amarmi stammi vicina come una grande amica,
              una grande donna che è riuscita a far pingere il mio cuore.
              Composta lunedì 14 giugno 2010
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