Poesie generazionali


Scritta da: Jack Newhouse
in Poesie (Poesie generazionali)

Nella semplicità di un gesto

Chissà cosa c'è nei tuoi occhi che mi porta verso te,
sarà l'inesplorato,
sarà la tua calda voce,
sarà la musica che mi rende ubriaco di te.

Se l'ho fatto, non è per rivendicare tenebre del passato
Ma per indirizzare le strade del mio futuro

Mi piaci,
da sempre, e forse te lo confesso solo adesso
prima,
non ne avevo il coraggio

Buonanotte occhioni
chissà se stanotte mi penserai.
Composta mercoledì 13 ottobre 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: laura74
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Due parole

    Vorrei conoscere tutte le parole per poterle mettere insieme e dedicarle a te
    Potrei chiamarti amore passione o semplicemente col tuo nome
    In questa notte mi sento persa
    notte come tante senza te
    e il sonno viene meno
    perché pieno del tuo pensiero
    AMORE quante follie, quanti folli per amore...
    eppure ecco che l'abbraccio, l'ho raggiunto... mi sfugge
    più mi avvicino più si allontana
    poi...
    quando diviene impetuoso mi prende stringe l'anima in una tempesta un uragano che travolge ogni parte di me...
    NO! fermo ti prego... è troppo! ho paura...
    Tutto all'improvviso diventa dolore, esasperazione shock
    che quasi vorrebbe sciogliersi in lacrime
    lacrime che però
    non trovano spazio sul mio volto
    tutto preso a sorriderti
    Vorrei conoscere tutte le parole per metterle insieme e dedicarle a te... ma posso sceglierne solo due: TI AMO.
    Composta domenica 25 aprile 1993
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Elena Sorà
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Sparo sulla folla, ne colpirò uno solo
      sei solo tu a dover morire in un canale di scolo
      Illuso vuoi cambiare il mondo
      e per questo presto sarai morto
      non capisci che qui non ce n'è uno che abbia torto
      ognuno vuole la sua riscossa
      e intanto tu te ne vai in una sottile linea rossa
      il cellulare suonerà
      ma nessuno risponderà
      così sprechi il tuo respiro
      non prenderti in giro
      non mi commuovi
      tanto è ufficiale morirai
      ma ancora non capisco come fai
      a lasciarti ammazzare
      per uno stupido ideale.
      Composta mercoledì 13 ottobre 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Alessandro Celato
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ali della felicità

        Disteso in silenzio riposavo in un incantevole prato verde
        alberi e fiori ornavano un profumo intenso che mi ondeggiava
        sulla pelle, - le foglie cadevano accarezzando il mio corpo
        immobile, - un canto di uccelli festosi dolcemente mi riempivano
        di gioia il cuore, - un sorriso-, una lacrima gioiosa mi accarezza
        il viso, - alzai gli occhi verso il cielo un belvedere lucente di nuvole
        sembravano tante stelle cadenti, - leggero come un petalo di rosa
        una forza misteriosa mi trascina nell'immensità del cielo azzurro
        posandomi sulle ali della felicità...
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Julia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ma Simplicitè

          Troppo figli di menti ottuse,
          tra terra e polenta, tra mare e lavoro
          nipoti di guerre tra isterici poveri,
          confusi e nevrotici, noi, siamo instabili.

          Perché troppe, son le idee confuse,
          silente e violenta, ipocrito coro
          siam svegli cadaveri
          anemici, erotici, noi... siamo instabili.

          E nonni morranno con labbra socchiuse,
          non andranno all'inferno...

          vetri cadranno per porte mal chiuse,
          "ci mando il governo"!

          Troppo figli di menti ottuse,
          tra polenta e terra, lavoro e poi mare
          troppe idee son state confuse,
          non volevi la guerra, ma solo... giocare...
          Composta lunedì 11 ottobre 2010
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Mi abbracciano teneramente
            gli alberi che tremolano nella brezza della tramontana
            sul sentiero magico,
            che inclina ad un laghetto vaporoso,
            dove la neve si scioglie prima di posare sopra,
            correvo, cantavo,
            ridevo di poco di nulla,
            con i bambini di via Beloianis,
            felici immensamente nella innocenza d'infanzia.
            Sembra mi conoscono quei alberi vecchi ancor ben barbicati nella dolce terra,
            io, si,
            gli conosco,
            e con palpiti di cuore gli saluto.
            Odo un leggero crepito di foglie che tentennano nello spiro dell'autunno,
            forse mi stanno salutando,
            forse lo sanno,
            che devo andar via.
            Composta domenica 10 ottobre 2010
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Dolcemente lei

              Dio, com'è bella!
              Occhi verdi, come fronde d'albero,
              viso dolce come il profumo di primavera
              esile, minuta la sua figura, eppure
              un gigante ella appare nella sua forza
              di grande guerriera, combatte con demoni,
              che dell'umore, spesso rattristano il suo
              giovin cuore.
              Anima in pena, eppure ribelle, la sua dolcezza
              d'incanto rapisce, la sua energia di piccola donna
              irraggia il mondo, allieta lo sguardo.
              Se la conosci non puoi non amarla,
              l'animo suo mutevole è al tempo, ora serena
              ora mossa dal vento, mare agitato in grande tempesta
              dopo un bel pianto lei dolce ridesta la sua mitezza
              ed il suo candore lasciano segno profondo nel cuore.
              Io la conosco, l'ammiro, la scruto, dentro nell'anima
              le ho letto il passato, lei mi rapisce in un mondo incantato
              fatto di abbracci, di pianti e tristezza, fatto di baci, sorrisi
              e carezze, io la conosco e ne sono fiero, dentro il mio cuore
              lei vive davvero.
              È come un fiore, se lo sai amare sempre più bello si potrà conservare.
              È come terra fertile e buona, ed i suoi frutti al mondo lei dona.
              Io la conosco, la conosco davvero...
              ecco, io l'amo d'amore sincero.
              Composta lunedì 5 ottobre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Tendo le mie speranzose mani...

                Tendo le mie speranzose mani
                nel fiume del vivere;
                agito, scuoto, smuovo con fare convulso
                il setaccio della mia realtà.
                Fa capolino un immenso buco nero,
                abitante delle viscere
                della mia carne e della mia esistenza.
                Piegato e bagnato,
                sudo ed impreco
                sapendo soltanto cosa non sto cercando.
                Sperando in miglior sorte
                ammiro un vecchio neofito della vita
                che poggiato al bastone dei suoi occhi
                scruta con aria sommessa il buio.
                Composta giovedì 30 settembre 2010
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: coniston
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Al mio angelo

                  Ti darei le mie braccia, per farti giocare,
                  Ti darei le mie gambe, per farti correre e saltare,
                  Ti darei la mia voce, per sentirti chiamare mamma,
                  Darei la mia vita per te, ma non posso,
                  Posso solo donarti tutto il mio amore.
                  Composta domenica 3 ottobre 2010
                  Vota la poesia: Commenta