Poesie generazionali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie generazionali)

Oggi ho tanta voglia

Oggi ho tanta voglia di scriverti
Sento il bisogno di parlare con te
Passo tutti giorni dalla tua casa e mando a te il mio saluto
Oggi la tua casa era aperta, lentamente ho varcato la soglia
Sono entrata, mi sono sentita svuotata
Un brivido mi ha attraversato lungo la schiena
Ti ho salutato in silenzio
E nel gran silenzio del primo mattino sono andata via
Lungo la strada rivolgevo a te il mio pensiero
Nell'assoluta solitudine vagando col passato
Ormai imperterrito affiora, avvolgendomi senza darmi scampo di via d'uscita
Nulla da pace ai miei pensieri
Infilo la maschera del sorriso quotidianamente
Ma a sera quando torno a casa
Mi assale l'amica solitudine
Potrei avere milioni d'anime amiche,
ma...
Un amico mi tiene la mano, ma la sua mano non è, le mani che vorrei
Che il mio cuore affannosamente vuole
Allora mi tuffo lì, si, ogni sera mi tuffo, per non sentire quel dolore penetrante
Quel dolore entrato nell'anima
Con la mente ormai annebbiata
M'infilo sotto le lenzuola
Abbraccio i pensieri di ieri, sempre ricorrenti
Piccole gocce salate bagnano i solchi del mio viso
Porto in alto a te il mio pensiero
Domandandoti ogni volta lo stesso...
Perché!
Perché!
Perché l'uomo non mette fine ai suoi mille pensieri cattivi
Perché! Dio tutto questo è capitato a me.
Composta mercoledì 4 agosto 2010
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ricordi di un'estate

    Ricordo di un'estate ingiallita.
    Ricordo di una musica confortante e spensierata.
    Ricordi quando i campi venivano illuminati dalla luce del sole lucida e ovattata?
    Ricordo di quando una mattina ti cercavo ed eri svanita.

    Ricordo di quel tempo quando giocavamo a rifugiarci nella fantasia.
    Ricordo quando correndo per il prato cadevamo e ridevamo sulla soffice erba odorosa.
    Ricordi di tutte le volte che pronunciavo il tuo nome che risuonava tra le montagne?
    Ricordi delle feste di paese notturne, le lunghe passeggiate e le cortesi chiacchierate?
    Ricordo di un qualcosa di speciale che ora è passato.

    Ricordo i tuoi capelli volare al vento, quando attraversavamo le vaste discese di paese.
    Ricordi la panchina ove era solito incontrarci?
    Ricordi delle spighe di grano dorate, che tu toccasti con le tue mani leggiadre?
    Ricordo i tuoi sandali floreali, che quando toccavano terra, coloravano il bigio sentiero.

    Ricordo di quel fontanile a teste di leone, dove ci sedevamo e guardavamo le allegre genti del locale, giocare a carte.
    Ricordo delle gite in montagna, dentro la jimmy a piedi nudi.
    Ricordi di quell'estasi infinita quando odoravamo i fiori violacei lungo il prato della casa?
    Ricordi di quando tornavamo nel paese e, passando per lo stretto sentiero di montagna, facevamo a gara per poter vedere la lunga sorgente?
    Ricordi di quando a squarciagola cantavamo, in fronte alle case illuminate?

    Aimè, questi ricordi sono solo degli umili, esili ricordi, però per me importanti, perché in ogni momento di tristezza, in ogni inverno cupo che viene, sono questi ricordi a rendermi felice.
    Composta mercoledì 19 maggio 2010
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Musica dell'anima

      Dolce è il suono del pianoforte alle mie spalle,
      in questa calda sera d'estate,
      Pelle bagnata,
      dal vento fuori rinfrescata.
      Faccio tesoro,
      di questa dolce melodia,
      che nei miei pensieri mi accompagna,
      sento la musica nell'anima,
      io protagonista di questa dolcezza infinita,
      fuori, lo sguardo riflette sul lampione accesso,
      illuminando le foglie in movimento.
      Mi lascio trasportare nella magia della melodia,
      immaginando di essere io la pianista,
      i miei pensieri fanno da spettatori,
      aspettando la fine dell'opera,
      per potersi allontanare,
      per mai più tornare.
      Chiudo gli occhi, pensando ad ogni mio tormento,
      che sparisce con la leggerezza del vento,
      le mie mani sudate,
      trascrivono sul foglio parole fatate,
      solo da me veramente provate.
      A te amico mio fidato,
      il mio cuore ti ho donato,
      fai sì che io di te mi posso fidare,
      tutto il mio dolce amore voglio io a te donare.
      In modo che io a te un sorriso possa strappare,
      e il mio cuore di gioia colmare.
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        in Poesie (Poesie generazionali)
        Sono qui
        solo tormento,
        solo pensiero,
        il solito chiodo fisso.
        Non faccio altro che pensare a te,
        sei come una droga,
        io vivo di te!
        Ogni giorno,
        c'è sempre un pensiero
        rivolto a te,
        anche se non ti penso,
        mi vieni in mente,
        sei importante,
        il mio cuore,
        trasmette la
        tua immagine,
        nella mia mente.
        Scende una lacrima sul mio viso,
        senza te mi sembra di essere
        qui sola in questo paradiso.
        Ricordo momenti vissuti
        insieme,
        in questo bivio
        chiamato vita,
        tu mi hai dato quello che io
        non sono riuscita a trovar
        dentro di me...
        la felicità.
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          Scritta da: Cinzia Picciolo
          in Poesie (Poesie generazionali)

          La luna

          Amare, amare...
          cosa vuol dire...
          il cuore batte all'impazzata, anche se solo pronunci il suo nome,
          se il telefono squilla...
          se la luna brilla, nel cielo stellato, e pensi... anche lui sta mirando questo cielo... incantato.

          Amare, l'amaro sapore della lontananza, sognare... un giorno di poter essere tra le sue braccia.
          in un lungo interminabile bacio.
          Composta venerdì 30 luglio 2010
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            Scritta da: Andrea Bidin
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Dominati dagli schemi

            Viviamo negli schemi.
            Viviamo per gli schemi.
            Tutto ciò che ci circonda si basa apparentemente su schemi. In tutto ciò che ci circonda noi cerchiamo degli schemi.
            Identificativi. Chiarificatori. Rilassanti?
            Dalla natura umana la casualità non è ben digerita. Vogliamo trovare una spiegazione schematica a qualunque evento ci si presenti innanzi.
            Ci illudiamo di poter trovare uno schema in qualunque evento ci si presenti innanzi.
            L'infanzia, l'innocenza, l'emotività sincera si dimentica in fretta.
            E nel momento in cui ci rendiamo conto di tutto questo comprendiamo che la morte interiore l'abbiamo già vissuta.
            Proprio così. Ci possiede.
            Osservo questa foglia piena zeppa di gocce d'acqua piovana. Il temporale non cessa. La sua forza naturale imperversa su tutto e tutti.
            Vogliamo trovar degli schemi anche in questo?
            No.
            Per una volta cerchiamo il sentimento, magari tramutandolo in poesia.
            Osservo questa foglia piena zeppa di gocce d'acqua piovana.
            Elimino gli schemi dalla mia mente.
            Si fa luce dentro me il logoro bagliore dell'emozione.
            Il mio viso s'illumina.
            E mi chiedo come ho potuto per così tanto tempo starne senza.
            Composta giovedì 29 luglio 2010
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              Scritta da: Valentina Simonella
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Per te

              Sei così
              apparso
              d'improvviso
              hai fatto tremare mani gambe voce occhi e sguardi
              sguardi che si sono ritrovati nei tuoi
              per te che oggi io sono
              per te che io oggi so dire ti amo
              per te che che io so ridere
              per te che so camminare sola senza aver paura
              per te che mi abbandono a silenzi rumorosi, assordanti colmi di mille concetti, senza alchimie strane se non quella magnifica di aver trovato in te l artefice dei miei sorrisi ed è a te che io dico grazie.
              Composta domenica 10 gennaio 2010
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                Scritta da: tesar
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Regina

                Regni nel silenzio...
                Dentro infinite vite di eterni dolori.
                Vegli su gioie di breve esistenza...
                Crudele ed insaziabile cacciatrice di disperazione.
                Ami te stessa... Solo te stessa.
                Egoista, ma altruista solo con il male.
                Ridi e deridi chi ti teme, perché hai la consapevolezza di essere forte.
                Regni nel buio e nella luce...
                Vivi negli incubi, di sogni violentati.
                Ti nutri di lacrime amare...
                Vivi...
                E sembri eterna solo perché spesso è difficile sconfiggerti e a volte, persino combatterti.
                Composta giovedì 29 luglio 2010
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                  Scritta da: tesar
                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Disperata, anche se in una vita migliore...
                  Dove per tutti è scontato che io sia felice, perché fosse altrimenti,
                  io sarei un'ingrata.
                  Felicità di sorrisi non più rubati...
                  Ma perché fa così male anche questa felicità.
                  Piango di nuovo, gridando nel vuoto... Al vuoto.
                  Perché nessuno mi ascolta.
                  Ho paura del buio, ho paura del mondo, ho paura di me.
                  Ho bisogno dell'unico abbraccio che mi è stato negato...
                  Vorrei fare quel volo senza ali, senza cadere.
                  Io voglio solo vivere, ma perché allora, mi sento morire ancora.
                  Io vorrei solo vivere, ma forse, davvero, non ne sono capace.
                  Composta mercoledì 21 luglio 2010
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                    Scritta da: geggio
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    attesa

                    Ti sogno da sveglio
                    ti penso mentre dormo
                    ti tocco sfiorando la tua vita

                    vorrei lasciarti a bocca aperta
                    stupirti
                    essere l'eletto

                    tu sei una maga
                    mi hai incantato fermando il tempo

                    ho voglia di festeggiare
                    ho voglia di ubriacarti con un bacio

                    sentire il profumo
                    sentire il calore

                    io sono qui

                    attendo il tuo ritorno
                    tra le mie braccia stanche.
                    Composta martedì 20 luglio 2010
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