Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)
Nel mio lungo cammino,
ho attraversato momenti di luce,
e momenti di buio,
capaci di annientarti l'anima,
fin a quel punto avevo smesso di credere e pensavo, che la mia vita non aveva senso,
quando poi sei arrivato tu,
come un angelo, a salvarmi dall'abbisso di solitudine e di angoscia,
che mi stava ormai divorando, lentamente ormai da tempo
e grazie a te che adesso sono uscita da quell'abbisso,
per questo ti rendero sempre grazie,
sei il mio angelo, grazie per essermi venuto in soccorso.
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    in Poesie (Poesie generazionali)
    Assaporo la brezza della spiaggia che vira dal sole al tramonto e per un battito di cuore...
    riesco a scorgere il sorriso... di un pensiero
    Ho narrato i miei segreti alla fine e tremolante sabbia,
    urlando di parole che nessun occhio leggerà...
    parole tra amici
    che solo al mare ho sussurrato
    certo che con una sua carezza, le ha fatte sue, portandosele via per sempre...
    Emozioni profonde e lontane...
    alla deriva, che deformi cercano quiete su acque pure,
    ci saranno momenti in cui verranno inghiottite negli abissi
    o altri in cui l'onda accarezzerà il bagliore del sole che muore...
    e solo allora le mie urla vivranno di una nuova vita
    piccoli momenti di colori e emozioni che una lontana mano dipingerà... e un cuore abbraccerà...
    e saranno solo tracce di me che rimarranno nel infinito.
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Oggi ho tanta voglia

      Oggi ho tanta voglia di scriverti
      Sento il bisogno di parlare con te
      Passo tutti giorni dalla tua casa e mando a te il mio saluto
      Oggi la tua casa era aperta, lentamente ho varcato la soglia
      Sono entrata, mi sono sentita svuotata
      Un brivido mi ha attraversato lungo la schiena
      Ti ho salutato in silenzio
      E nel gran silenzio del primo mattino sono andata via
      Lungo la strada rivolgevo a te il mio pensiero
      Nell'assoluta solitudine vagando col passato
      Ormai imperterrito affiora, avvolgendomi senza darmi scampo di via d'uscita
      Nulla da pace ai miei pensieri
      Infilo la maschera del sorriso quotidianamente
      Ma a sera quando torno a casa
      Mi assale l'amica solitudine
      Potrei avere milioni d'anime amiche,
      ma...
      Un amico mi tiene la mano, ma la sua mano non è, le mani che vorrei
      Che il mio cuore affannosamente vuole
      Allora mi tuffo lì, si, ogni sera mi tuffo, per non sentire quel dolore penetrante
      Quel dolore entrato nell'anima
      Con la mente ormai annebbiata
      M'infilo sotto le lenzuola
      Abbraccio i pensieri di ieri, sempre ricorrenti
      Piccole gocce salate bagnano i solchi del mio viso
      Porto in alto a te il mio pensiero
      Domandandoti ogni volta lo stesso...
      Perché!
      Perché!
      Perché l'uomo non mette fine ai suoi mille pensieri cattivi
      Perché! Dio tutto questo è capitato a me.
      Composta mercoledì 4 agosto 2010
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ricordi di un'estate

        Ricordo di un'estate ingiallita.
        Ricordo di una musica confortante e spensierata.
        Ricordi quando i campi venivano illuminati dalla luce del sole lucida e ovattata?
        Ricordo di quando una mattina ti cercavo ed eri svanita.

        Ricordo di quel tempo quando giocavamo a rifugiarci nella fantasia.
        Ricordo quando correndo per il prato cadevamo e ridevamo sulla soffice erba odorosa.
        Ricordi di tutte le volte che pronunciavo il tuo nome che risuonava tra le montagne?
        Ricordi delle feste di paese notturne, le lunghe passeggiate e le cortesi chiacchierate?
        Ricordo di un qualcosa di speciale che ora è passato.

        Ricordo i tuoi capelli volare al vento, quando attraversavamo le vaste discese di paese.
        Ricordi la panchina ove era solito incontrarci?
        Ricordi delle spighe di grano dorate, che tu toccasti con le tue mani leggiadre?
        Ricordo i tuoi sandali floreali, che quando toccavano terra, coloravano il bigio sentiero.

        Ricordo di quel fontanile a teste di leone, dove ci sedevamo e guardavamo le allegre genti del locale, giocare a carte.
        Ricordo delle gite in montagna, dentro la jimmy a piedi nudi.
        Ricordi di quell'estasi infinita quando odoravamo i fiori violacei lungo il prato della casa?
        Ricordi di quando tornavamo nel paese e, passando per lo stretto sentiero di montagna, facevamo a gara per poter vedere la lunga sorgente?
        Ricordi di quando a squarciagola cantavamo, in fronte alle case illuminate?

        Aimè, questi ricordi sono solo degli umili, esili ricordi, però per me importanti, perché in ogni momento di tristezza, in ogni inverno cupo che viene, sono questi ricordi a rendermi felice.
        Composta mercoledì 19 maggio 2010
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Musica dell'anima

          Dolce è il suono del pianoforte alle mie spalle,
          in questa calda sera d'estate,
          Pelle bagnata,
          dal vento fuori rinfrescata.
          Faccio tesoro,
          di questa dolce melodia,
          che nei miei pensieri mi accompagna,
          sento la musica nell'anima,
          io protagonista di questa dolcezza infinita,
          fuori, lo sguardo riflette sul lampione accesso,
          illuminando le foglie in movimento.
          Mi lascio trasportare nella magia della melodia,
          immaginando di essere io la pianista,
          i miei pensieri fanno da spettatori,
          aspettando la fine dell'opera,
          per potersi allontanare,
          per mai più tornare.
          Chiudo gli occhi, pensando ad ogni mio tormento,
          che sparisce con la leggerezza del vento,
          le mie mani sudate,
          trascrivono sul foglio parole fatate,
          solo da me veramente provate.
          A te amico mio fidato,
          il mio cuore ti ho donato,
          fai sì che io di te mi posso fidare,
          tutto il mio dolce amore voglio io a te donare.
          In modo che io a te un sorriso possa strappare,
          e il mio cuore di gioia colmare.
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            in Poesie (Poesie generazionali)
            Sono qui
            solo tormento,
            solo pensiero,
            il solito chiodo fisso.
            Non faccio altro che pensare a te,
            sei come una droga,
            io vivo di te!
            Ogni giorno,
            c'è sempre un pensiero
            rivolto a te,
            anche se non ti penso,
            mi vieni in mente,
            sei importante,
            il mio cuore,
            trasmette la
            tua immagine,
            nella mia mente.
            Scende una lacrima sul mio viso,
            senza te mi sembra di essere
            qui sola in questo paradiso.
            Ricordo momenti vissuti
            insieme,
            in questo bivio
            chiamato vita,
            tu mi hai dato quello che io
            non sono riuscita a trovar
            dentro di me...
            la felicità.
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              Scritta da: Cinzia Picciolo
              in Poesie (Poesie generazionali)

              La luna

              Amare, amare...
              cosa vuol dire...
              il cuore batte all'impazzata, anche se solo pronunci il suo nome,
              se il telefono squilla...
              se la luna brilla, nel cielo stellato, e pensi... anche lui sta mirando questo cielo... incantato.

              Amare, l'amaro sapore della lontananza, sognare... un giorno di poter essere tra le sue braccia.
              in un lungo interminabile bacio.
              Composta venerdì 30 luglio 2010
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                Scritta da: Andrea Bidin
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Dominati dagli schemi

                Viviamo negli schemi.
                Viviamo per gli schemi.
                Tutto ciò che ci circonda si basa apparentemente su schemi. In tutto ciò che ci circonda noi cerchiamo degli schemi.
                Identificativi. Chiarificatori. Rilassanti?
                Dalla natura umana la casualità non è ben digerita. Vogliamo trovare una spiegazione schematica a qualunque evento ci si presenti innanzi.
                Ci illudiamo di poter trovare uno schema in qualunque evento ci si presenti innanzi.
                L'infanzia, l'innocenza, l'emotività sincera si dimentica in fretta.
                E nel momento in cui ci rendiamo conto di tutto questo comprendiamo che la morte interiore l'abbiamo già vissuta.
                Proprio così. Ci possiede.
                Osservo questa foglia piena zeppa di gocce d'acqua piovana. Il temporale non cessa. La sua forza naturale imperversa su tutto e tutti.
                Vogliamo trovar degli schemi anche in questo?
                No.
                Per una volta cerchiamo il sentimento, magari tramutandolo in poesia.
                Osservo questa foglia piena zeppa di gocce d'acqua piovana.
                Elimino gli schemi dalla mia mente.
                Si fa luce dentro me il logoro bagliore dell'emozione.
                Il mio viso s'illumina.
                E mi chiedo come ho potuto per così tanto tempo starne senza.
                Composta giovedì 29 luglio 2010
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                  Scritta da: Valentina Simonella
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Per te

                  Sei così
                  apparso
                  d'improvviso
                  hai fatto tremare mani gambe voce occhi e sguardi
                  sguardi che si sono ritrovati nei tuoi
                  per te che oggi io sono
                  per te che io oggi so dire ti amo
                  per te che che io so ridere
                  per te che so camminare sola senza aver paura
                  per te che mi abbandono a silenzi rumorosi, assordanti colmi di mille concetti, senza alchimie strane se non quella magnifica di aver trovato in te l artefice dei miei sorrisi ed è a te che io dico grazie.
                  Composta domenica 10 gennaio 2010
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                    Scritta da: tesar
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Regina

                    Regni nel silenzio...
                    Dentro infinite vite di eterni dolori.
                    Vegli su gioie di breve esistenza...
                    Crudele ed insaziabile cacciatrice di disperazione.
                    Ami te stessa... Solo te stessa.
                    Egoista, ma altruista solo con il male.
                    Ridi e deridi chi ti teme, perché hai la consapevolezza di essere forte.
                    Regni nel buio e nella luce...
                    Vivi negli incubi, di sogni violentati.
                    Ti nutri di lacrime amare...
                    Vivi...
                    E sembri eterna solo perché spesso è difficile sconfiggerti e a volte, persino combatterti.
                    Composta giovedì 29 luglio 2010
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