Poesie generazionali


Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie generazionali)
R. Aschieri
Ottico diplomato
Corso S. Anastasia
47
Verona
Vigile senza nome
Presunto Tonino Santoro
Che di Verona ne sa
Meno di me

Avanti 100 metri
Seconda strada a destra
Cinquanta metri ancora
Prima adesso a sinistra
Avanti per un po'
Che so? 200 metri
e lì ad un semaforo

Ci trovi il compagno suo
Salvatore Cannistrà
Probabile di Napoli
e lui di Verona
Ne sa meno di me

Avanti cento metri
Poi gira verso destra
Continui per un poco
Poi trovi anche un incrocio
e lì se non mi sbaglio
Devessercistò...

Aschieri
Pierluigi
Ferramenta titolato
e figlio
Però nemmeno il figlio
Fa al caso mio
Una vecchietta
Un giovanotto
Una vecchietta
Una donna
Un cane
Dopo ore di cammino
Dopo aver sudato tutto
Son tornato vincitore
Giusto in tempo
Per scoprire
Che io con gli occhiali
Non ti piaccio proprio più.
Composta lunedì 18 ottobre 1971
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    Scritta da: Gaetano Toffali
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Ho scritto a una ragazza
    Una lettera d'amore
    Ho scritto a una ragazza
    Due lettere d'amore
    Che bello che è stato
    Ho scritto a una ragazza
    tre lettere d'amore
    Che bello che è stato
    Ho scritto a una ragazza
    Cinque lettere d'amore
    Che bello che è stato
    Ho scritto a una ragazza
    Tante lettere d'amore
    Che bella, che bella che era.
    Composta domenica 24 ottobre 1971
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      Scritta da: Cristoforo De Vivo
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Parodia d'amore

      Io penso sempre positivo,
      mai quasi negativo,
      sono sempre ottimista
      ma mai fatalista.
      Si, oggi sono qui
      per darti amore vero
      ti amo son sincero...
      si, io mai ti lascerò
      per sempre nel mio cuore ti porterò,
      dolce amore mio.
      Ricordo quando ti conobbi,
      eri più che una bambina
      così dolce e piccolina,
      con un cuore grande grande
      ed un fisico allettante.
      Si, oggi sono qui
      per gridare al mondo intero
      che ti amo per davvero,
      si, io sempre ricorderò
      gli occhi tuoi d'amore accesi di passione,
      e non mi stancherò
      di dirti piano piano
      amore mio ti amo.
      Composta venerdì 12 marzo 2010
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Chissà come andranno le cose tra noi...

        Non so come andrà
        il tempo
        la vita
        il destino deciderà
        l'amore è duro
        l'inizio è sempre l'inizio
        poi tutto sfuma
        bisogna riuscire con dei chiaroscuri
        accettare rinunciare cancellare ricominciare
        ti amo
        forse è il periodo
        forse è la noia
        si può durare insieme fino alla data fatidica?
        Essendo diversi
        chissà
        ti voglio baciare
        voglio il romanticismo
        nella mia testa una grande confusione
        voglio uscire dai brutti pensieri
        voglio uscire da casa
        voglio andare per strada
        viaggiare
        disegnare
        pensarti
        le gelosia sgretola se troppa
        un rapporto bisogna trasformarlo in una bilancia
        sorridere alla vita non disprezzarla
        soprattutto se non ci manca niente
        non bruciamola con alcool fumo o droga
        non serve non ha alcun senso
        viviamola giorno per giorno
        la sfortuna si trasformerà in fortuna
        o viceversa
        i soldi carta oggetto
        ti sottomettono
        ti vietano
        ti danno tutto
        ti rovinano
        l'amore e un sorriso
        sopravvivono nel tempo
        le emozioni, le esperienze le notti a pensare
        l'amore è poesia mi aiuta
        a non sprofondare
        tentiamo che ci costa
        possiamo cadere ma prima o poi ci rialzeremo
        crediamo
        viviamo
        amiamo
        dormiamo
        riposiamo
        cambieremo
        abbiamo fatto del male
        trasformiamolo in bene
        rifacciamoci
        questo è
        tutto
        in questa triste serata
        buonanotte.
        Composta giovedì 11 marzo 2010
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          Scritta da: Francesca Zangrandi
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Sono stanca...
          Pensavo di averti dimenticato.
          Pensavo che non pensandoti, che non dandoti spazio nelle mie giornate non ti avrei pianto.
          Pensavo che facendomi un piercing mi tornasse quella voglia di vivere, di scherzare con le amiche, di divertirmi.
          Pensavo che lasciandoti un ultimo messaggio sarebbe finita là.
          Speravo che dopo tutto quello che ho avuto, sarebbe andato tutto bene, che mi ero costruita una corazza dura.
          Ma non è così!
          Non ti ho dimenticato,
          cerco troppe volte di non cadere nei ricordi che prepotenti invadono il mio essere.
          Di non guardare le tue foto, di non ascoltare la gente quando mi parla di te...
          e molte volte non ci riesco.
          Non riesco nemmeno a vedere le persone intorno a me, non capisco quel'è il loro ruolo e qual è il mio.
          Non sento più nessuno nemmeno me stessa.
          Non voglio nessuno,
          non voglio più parlare, sono stanca di parlare...
          voglio scrivere, voglio che sia la mia passione a farmi vivere,
          a starmi vicina...

          Sono stanca...

          Non ti cerco.
          Non ti voglio
          ma purtroppo ti amo.
          Quel amore che ho già provato
          e che già una volta mi ha fatta soccombere.
          Composta lunedì 8 marzo 2010
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            Scritta da: Poetessa innamorata
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Con lui

            Con lui, starei in mezzo ad una tempesta...
            Con lui, starei sotto alla grandine senza nessun riparo...
            con lui, rimarrei immobile all'ipocentro di un terremoto...
            Con lui resterei al centro più caldo dell'inferno...
            e altro ancora, perché con lui tutto ha un aspetto diverso...
            Una tempesta sarebbe soltanto un pizzico di venticello e qualche gocciolina di pioggia;
            La grandine si trasformerebbe in morbidi cubetti di zucchero filato;
            Insieme a lui, un terremoto sarebbe solo una vibrazione leggera,
            un piccolo brivido e l'inferno potrebbe essere paragonato a una casa accogliente
            riscaldata dal dolce calore di un camino acceso.

            Si con lui tutto sarebbe diverso, più bello... lo sarei anche io.
            Composta giovedì 4 marzo 2010
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              Scritta da: fa
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Immaginando un'altra vita sono finita a viverla...
              immaginando un altro mondo ci sono finita dentro...
              oggi non so se ritornare indietro...
              oggi non sono felice di ciò che avevo immaginato...
              oggi vorrei capire dove ho sbagliato...
              vorrei tornare a sorridere ed avere la certezza
              che da qualche parte nascosta esiste la felicità.
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