Poesie generazionali


Scritta da: AL- love
in Poesie (Poesie generazionali)

Hearted

Non riesco a pensare
che tu ora te ne voglia andare
non riesco a capire
questo tuo modo d'agire
i miei sentimenti brutalmente hai voluto ferire
ma... l'unica cosa che vorrei farti provare
è l'emozione di saper amare...
Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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    Scritta da: Dioniso
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Un Uomo qualunque

    Una notte come mai prima.
    Sfoderi la maschera, proprio quella che hai fatto verniciare per l'occasione.
    Quale?
    Quella attesa e temuta. Proprio quella che odora della tua vecchia follia.
    Calza a pennello e quasi dimentichi di indossarla
    la tocchi e sembra liscia come la pelle.
    La bocca tarata.
    L'occhio guardingo.
    La mente spaccata.
    La realtà che svanisce nelle circostanze... e dimentichi di recuperarla.
    L'essere si confonde con il volere e annaspa.
    Il dovuto è necessario e privo di controllo si evolve.
    Il ritmo ti muove,
    possiede le piume esauste e
    ... diventi danza.
    Composta domenica 5 luglio 2009
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      Scritta da: Cinzia Coppola
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Non perdete mai il coraggio di saper andar avanti,
      se è questo il vostro debole...
      Non chiudetevi mai in voi stessi...
      Non dovrete mai aver paura di tutto ciò che vi circonda:
      dell'Amore, degli Amici... a volte, forse,
      il lavoro non vi fa paura,
      ed è forse l'unica cosa
      che riuscite a prendere con filosofia senza timore...
      Dev'essere così per tutto quanto il resto...
      Bisogna farsi forza in tutto,
      perché per affrontare la vita,
      bisogna capire che dev'esserci la voglia per poterlo fare...
      Bisogna saper salire anche la vetta più alta...
      Bisogna saper superare le difficoltà con grande forza e determinazione,
      Per l'Amore dei propri cari... reagite!
      Immagino le vostre espressioni in questo momento
      leggendo tutto ciò...
      e ciò che state pensando fa parte del vostro splendore...
      Quando nei vostri cuori affiora la tristezza,
      non dimenticate che c'è sempre qualcuno accanto a voi,
      che lo vediate o no, c'è...
      qualcuno che percepisce la vostra stessa emozione...
      Ricordatevi che tutti gli attimi vissuti, non svaniranno mai...
      Vivete la vita appieno...
      Auguratevi sempre le cose più belle
      e fate si che i vostri sogni si realizzino...
      Composta venerdì 18 dicembre 2009
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        Scritta da: TERESA AGOSTI
        in Poesie (Poesie generazionali)

        In poche parole: ti amo

        Io lo so che la pioggia d'ottobre non è mai l'ultima.
        In poche parole: ti amo.

        Io lo so che morire con te
        è il mio destino.
        In poche parole: ti amo.

        Io lo so che lo scoppio del cuore non è una lacrima.
        In poche parole: non ti amo

        Quando come una chiesa, una chiesa senza pareti
        una strada senza confini
        sei tu

        i tuoi occhi sono fermi
        nel vuoto dove c'è amore
        in poche parole: mi lasci

        Io lo so che la mano di una un'altra verrà a strapparti
        In poche parole: addio.
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          Scritta da: TERESA AGOSTI
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ritorna

          Un ultimo abbraccio,
          un arrivederci
          e un sorriso stentato.
          Ti guardo guardo ancora mentre tu
          te ne torni a casa solo, e ti fermi un istante ancora a
          salutarmi. E la corriera ci divide.
          Dai vetri ti vedo ancora ma per
          un attimo. Rannicchiata in un
          angolo ti penso ma non so ritrovare un po' di felicità.
          Composta nel 1971
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Mi manchi

            La fiamma del camino illumina la stanza altrimenti immersa nell'oscurità,
            il profumo dell'incenso riempie la stanza altrimenti vuota di sensazioni,
            la musica di Giovanni Allevi riempie l'aria altrimenti povera di rumori,
            il fuoco scalda la stanza altrimenti fredda come il mio cuore,
            e io sono qui, incapace di godere delle piccole cose.

            Sei andato via, sei lontano da me, senza dirmi perché,
            e io sono qui a combattere con il mio orgoglio, con la solitudine e con i ricordi.
            Non c'è nessuno a tenermi compagnia in questa stanza vuota,
            alla mia vista non basta la fiamma del camino,
            al mio olfatto non basta l'odore dell'incenso,
            all'udito non basta la musica,
            al mio cuore non basta il fuoco del camino.

            Mi manchi tu.
            Il tuo volto saziava i miei occhi,
            il tuo odore riempiva il mio naso,
            le tue parole rallegravano le mie orecchie,
            i tuoi baci scaldavano il mio cuore.
            Mi manchi tu.
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              Scritta da: nina.*
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Natale

              Se solo mi fossi affacciata all'uscio,
              mi hai chiesto: un letto per favore!
              Risposi: tutto è completo!
              Mamma in attesa, non attende
              il tuo bimbo ha fretta...
              e... tu con l'ennesimo rifiuto
              ti accontentasti di portar lontano,
              dagli uomini.
              Ti rifugiasti a partorir.
              Il pianto del piccolo, tuonò nella notte
              tutti c'erano al tuo capezzale.
              Pure io, piccola donna,
              nascosta in mezzo a loro,
              ti portai la mia pochezza d'animo
              la mia vergogna fu tale a veder.
              Così piccino, ed io
              meschina ti rifiutai quel calduccio.
              Composta sabato 19 dicembre 2009
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                Scritta da: anacleto
                in Poesie (Poesie generazionali)

                H1N1

                Mi guardo intorno per la strada,
                e vedo persone con la bocca e il naso coperto.

                Mi guardo intorno per la strada e vedo la gente
                con mascherine che risaltano a me in maniera buffa.

                Mi guardo intorno per la strada e vedo gente aver paura
                dei suoi simili a causa di un contagio che non esiste.

                Guardo la TV e comprendo la paura che vedevo in giro,
                capisco che quelle mascherine che a me sembravano festose
                non sono altro che forme di chiusura.

                Non è altro che un comune virus, nostro compagno di vita da molto tempo.
                Modificato per scopi puramente intuitivi e presentato a noi come qualcosa di maligno.

                Pensate alla TV
                Pensate che grande potere di diffusione potrebbe essere se usata per giusti fini
                Pensate che,
                se invece di trasmettere terrore tale strumento fosse usato per trasmettere la vera natura delle cose.

                Mi guarderei attorno per le strade e non vedrei più maschere di terrore ma arcangeli d'amore.
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