Poesie generazionali


Scritta da: magica...
in Poesie (Poesie generazionali)
Guardo l'infinita profondità dei tuoi occhi
mi perdo nelle sconfinate meraviglie della tua fantasia
trovo serenità nella dolce armonia dei tuoi sogni
e ogni sera nel giardino del mio inconscio soffia un vento
che sussurra sempre le stesse parole "noi due... per sempre".
Composta lunedì 1 febbraio 2010
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    Scritta da: DANA
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Il bacio

    Una coppia di ragazzi
    si bacia qua vicino
    di un bacio che è danza
    poi guardandosi i sorrisi
    negli occhi che non mentono
    a lungo indugiano
    e sanno già tutto
    ed io sono felice
    felice per questi sconosciuti
    il loro amore mi ha toccata
    scusandosi poi
    d'avermi stuzzicato il cuore
    tutti mi sorridono oggi
    che sia contagioso si sa
    e gli sguardi persi
    trovano la strada di casa.
    Composta martedì 26 gennaio 2010
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      Scritta da: Dorian
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Alcune Donne...

      Con volto d'angelo scendono tra noi, a rapire i nostri occhi...
      Con voci melodiche parlano ai nostri orecchi, avvolgendo i nostri cuori nel miele...
      labbra morbide e voluttuose, atte a rapire l'anima e il cuore di un uomo...
      Vengono avanti i nostri letti in vesti candide, di veli alla seta, da cui traspaiono soffici e candide pelli e figure di forme armoniose, in movimenti leggiadri è affabili...
      Ma nascono in un ventre di lussuria e la loro madre è la superbia e il loro padre è l'inganno...
      La loro vera natura celata dentro un cuore di diamante, superbamente lavorato e intagliato, capace di cambiare l'anima di un'uomo, se ha la capacità di ammirare un così puro gioiello, che di tutti i carati del mondo non ne bastano a pesarlo, ma del tutto sterile alla vita e incapace di dare o arricchire la vera bellezza, se si ha la fortuna di scorgerla...
      Poiché è più prezioso alla vita il calore della luce del sole su una mano alla ricchezza che della debolezza dell'uomo si nutre, calpestandolo, rendendolo fragile e desideroso di tornare ad ammirare la luce del gelido diamante, incapace del futuro senza di esso...
      Composta venerdì 22 gennaio 2010
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        Scritta da: Ciro Balzano
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Son milioni le volte che ti guarderei;
        Son milioni le volte che ti sorriderei;
        Son milioni le volte che in silenzio t'amerei;
        Son milioni le volte che ti parlerei;
        Son milioni le volte che ti abbraccerei e di baci ti soffocherei...
        ma nemmeno una volta da questo sogno svegliarmi potrei.
        Composta mercoledì 20 gennaio 2010
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          Scritta da: Dèjàvù
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il Mio Scrigno

          Apro il mio scrigno
          rileggo i versi dedicati a te
          oggi come ieri...
          non mi ascolti,
          non mi dai;
          Ancora rincorro un tuo segno,
          un tuo gesto, toccarti l'anima.
          Bella come sempre;
          Nel mio scrigno, non invecchierai mai!
          M'infrango in questa giornata
          dove cadono lacrime dal cielo,
          miscelando un ritmo passionale;
          Come questi versi dedicati a te!
          Nel mio scrigno,
          non esisteranno mai calamità
          per non pensarti, scuse e diavolerie.
          Libera di spaziare, come la colomba bianca,
          vive;
          Io libero questi versi per te:
          Come ieri come oggi e per sempre...

          Ti voglio bene!
          Composta martedì 1 febbraio 2005
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Insignificante ombra di un Sole che splendendo illumina tutto tranne te.
            Ti senti un nulla pieno di gelo senza riposo.
            Fino a che delle rocce fatte di movimenti non entrano nella tua oscurità, sudate e stufe di quel calore, e in quel momento ti senti unica, potente.
            Allora guardi quel Sole e sorridendo pensi:
            "Tu, insignificante Sole che riscaldi tutti per poi bruciarli.
            Piegati al mio oscuro raffreddamento di queste rocce che non sono né carne né ossa".
            Composta mercoledì 6 gennaio 2010
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              Scritta da: syria 76
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Rimpianti

              Credi di non averne,
              Credi di aver sempre fatto le scelte giuste,
              Credi che tutto vada bene,
              Credi che...
              Ma che credi?
              E quando non sai rispondere ti accorgi che era solo un'illusione.
              Ti accorgi che i tuoi rimpianti sono lì,
              Messi in un angolo, pronti a far cadere tutte le tue certezze.
              E ti parlano, ti ricordano quello che volevi dimenticare,
              Quello di cui credevi poter fare a meno.
              Mettono in discussione tutta la tua vita lasciandoti una sola certezza:
              "dovevi fare di più, potevi fare diversamente".
              Composta martedì 5 gennaio 2010
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                Scritta da: Michelangelo Blanco
                in Poesie (Poesie generazionali)

                L'uomo Nuovo

                Dal Presidente di quartiere
                a Presidente del mondo.
                L'umanità corre verso l'entropia...
                e l'orologio non può fermare il tempo.
                Il cambiamento di tendenza
                ne invertirà la ineluttabile corsa.
                E sarà l'uomo
                che avrà scalato una montagna coi denti,
                che vedrà e dirà ogni meraviglia.
                E sarà l'avvento dell'unisono.
                E sarà l'uomo nuovo.
                E sarà l'avvio del
                progetto di globalizzazione totale.
                Composta domenica 3 gennaio 2010
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                  Scritta da: Francesca Zangrandi
                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Fasi, Dio della prova, vedendo tutti quelli innamorati volle capire se per gli uomini era più importante amare o essere amati.
                  Dunque disse a un bambino: "Puoi scegliere tra due cose: tra amare e essere amato".
                  Il bimbo scelse la seconda.
                  Per anni il bimbo venne amato, coccolato, anche un po' viziato; ma lui non provava nulla, non sentiva nulla.
                  Il bimbo crebbe e divenuto adolescente il Dio gli disse: "Ora hai scoperto cosa vuol dire essere amato, da adesso in poi tu amerai."
                  L'adolescente ora provava tutto, ogni sentimento, sentiva il calore umano, sentiva il cuore battere più veloce... ora lui amava;
                  ma soffriva perché intorno a lui nessuno provava sentimenti, erano come pietre.
                  Divenuto adulto si presentò dinanzi a Fasi e egli gli disse: "Ora che hai provato entrambi i sentimenti, dimmi... Quale scegli per sempre?"
                  L'adulto lo guardò e disse: "Ho provato ad amare chi non poteva amarmi e sono stato amato da chi non potevo amare... Ora Dio... Rinuncio ad entrambi se non posso averli insieme."
                  Composta mercoledì 30 dicembre 2009
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