Poesie generazionali


Scritta da: Ju
in Poesie (Poesie generazionali)
Vorrei urlare.
Vorrei scappare e correre sotto la pioggia.
Vorrei nuotare.
Vorrei picchiarmi.
Vorrei andare sotto acqua.
Vorrei perdermi.
Vorrei distruggere tutto quello che ho costruito.
Vorrei giocare.
Vorrei amarmi davvero.
Vorrei non adeguarmi.
Vorrei essere fuori dalla finestra con una cicca in una notte d'estate.
Vorrei avere ancora i miei amici.
Vorrei non giustificare tutti.
Vorrei essere pioggia
liquida
che pulisce e rende tutto più puro.
Vorrei mettermi nelle tue mani come un fiore,
senza paura di essere derisa.
Senza paura di mostrare il mio viso.
E il mio corpo.
Senza nascondermi.
Composta giovedì 5 aprile 2012
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Quando l’anima si rompe

    Quando l'anima si rompe
    fa il rumore del silenzio
    che irrompe nel mio cuore
    lasciandolo senza vita:
    distrutto.

    Raccolgo i cocci della mia essenza
    stupida stupida... essenza stupida
    di sorrisi di ghiaccio e trappole di logica
    dove inciampo, annaspo e affogo,
    ancora, ancora e ancora.

    Senza me, te e voi cosa si prova?
    Solo un vuoto che fa rumore
    e grida sempre la solita parola:
    paura.

    Armarsi, cartucce di coraggio nel mio fucile,
    per affrontare anche le strade più lunghe e deserte
    per distruggere la finta bellezza,
    che si mette in vetrina e nasconde l'antagonista
    che timidamente si nasconde dietro un sorriso smorzato.

    I miei passi fanno rumore,
    nessuno li ascolta,
    comunque fanno il rumore di un plotone.
    vanno in guerra per la libertà!
    Composta giovedì 5 aprile 2012
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Nel buio e nel silenzio
      non si ode più
      il tuo respiro,
      anima immacolata,
      candida e pura,
      luce del creato,
      fonte di ogni bene,
      sceso sulla terra,
      come uomo semplice,
      vivere come un misero,
      sopportare umiliazioni,
      aggressioni, torture,
      come l'ultimo uomo della terra,
      per dimostrare ad ogni essere umano,
      che tu hai creato,
      il tuo grande amore,
      il tuo cuore fonte inesauribile
      di calore, amore, pazienza,
      affetto, comprensione,
      Tu sei il mio Dio,
      di te io ho bisogno,
      ogni giorno della mia vita.
      Composta venerdì 6 aprile 2012
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        Scritta da: molly62
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Mamma, tre anni ormai son passati
        da quando hai disteso le tue ali
        e sei volata via.
        Ricordi? Era quasi Pasqua;
        proprio come ora,
        in quella che fu la tua ultima dimora,
        io e te, insieme ad aspettare.
        La tua forzata allegria
        mentre la morte ti camminava accanto.
        Ricordi mamma?
        A un passo dal cielo guardavamo le stelle;
        che belle, e quante in quella sera,
        ricordi mamma?
        Alcune formavano una croce,
        e tu, mammina cara, vedendole,
        con due lacrimoni agli occhi mi hai stretto la mano,
        e mi hai detto "è l'ora"
        un mese in attesa di quell'evento,
        cui nulla si può fare,
        eppure tu, eroico soldatino,
        dritta impettita,
        continuavi a sfidare quella cattiva sorte
        che ti avrebbe portato via.
        Ricordi mamma?
        Le tue lacrime ho raccolto,
        insieme alle tue risate.
        I tuoi racconti, le tue paure, i tuoi rimorsi,
        i tuoi rimpianti mi hai affidato,
        mi sono persa nei tuoi abbracci,
        mi sono scaldata nelle tue carezze.
        Ricordi mamma?
        Fino alla fine hai lottato,
        ma poi le tue ali hai spiegato,
        e, con un dolce sorriso sei volata via.
        Ora non ho che questo,
        i ricordi e un'eredità incommensurabile,
        un'amore eterno che, nessuno, neanche la morte
        mammina, potrà portarci via.
        Composta mercoledì 4 aprile 2012
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          Scritta da: Elona
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Al di là di ogni ragionevole dubbio, accanto alle cose
          che ti mancano veramente, lontano a quello che tu
          invidi di più, lottando senza fine per realizzare i tuoi
          progetti, ma d'improviso nasce una domanda
          che si cresce di continuo dentro di te, qual è in realtà
          la cosa che ti dà una gran soddisfazione? mah!
          questo è da scoprire.
          Composta venerdì 12 febbraio 2010
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Oh,Capitano.

            Oh, Capitano, mio Capitano
            la nave fila sul mare tosco,
            ma tu non sei lontano
            dal tremendo scoglio fosco.

            Vicina la Costa si staglia.
            Nella notturna baldoria
            la festa è fuoco di paglia,
            come fugace è la gloria.

            Improvviso lo schianto fatale
            -calma signori, è un'avaria
            nessuna paura, l'ansia fa male! -
            Ma rapido il sogno và via.

            Il rumore dell'onda sovrasta
            nell'irreale terribile fuga
            il marino profumo di pasta
            il sapore prezioso d'acciuga.

            Oh Capitano mio Capitano
            dove sono le luci del porto?
            Sulle scialuppe si va piano piano...
            chi non sale è già quasi morto.

            Oh Capitano mio Capitano...
            Capitano...

            Capitano?
            Capitano?
            Capitano?
            CapitanOOOOHOO!
            Composta giovedì 5 aprile 2012
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