Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Parlavo ad alta voce...
che bello...
finalmente potrò fare quel viaggio che ho sempre voluto...
mentre preparavo la valigia... poi il destino
già il destino... quello che cambia sempre tutto...
che con una telefonata...
e già...
non sono più partita
c'è sempre qualcosa che cambia il tuo cammino
e ti porta ovunque e dovunque non vorresti essere
e quel qualcosa si chiama destino!
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie generazionali)
    E ditemi
    esiste davvero il principe azzurro?
    E ditemi esiste davvero la favola?
    Ed allora perché il principe azzurro non mi ha mai abbracciata?
    E ditemi perché non ho mai vissuto una favola?
    Ve lo dirò io!
    Non esiste il principe azzurro e non esiste la favola!
    Quelle son cose che appartengono ai bimbi
    ai sogni
    la favola è ben altra cosa e si chiama vita!
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Un po' della mia vita

      Ho camminato per sentieri bui
      ho attraversato tempeste e venti
      son caduta e mille volte
      e mi sono rialzata
      ho pianto per rabbia
      e per dolore
      ho pianto per gioia
      mi sono sentita persa in
      questo mondo che non mi appartiene
      quante porte chiuse ho trovato
      quante porte mi si son aperte
      quanta cattiveria e quanto amore
      ho teso la mano a chi non credeva
      che il sole brilla sempre e
      non ho mai perso la speranza
      di vedere un arcobaleno.
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        Scritta da: minnie
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il sole splende

        Il sole risplende
        e il gelo s'offende,
        la nube protende,
        e il vento s'arrende,
        la pioggia s'apprende,
        il grigior si nasconde,
        il sorriso ascende
        e il cuore prende,
        e ciascuno lui attende,
        e grazie a Dio rende
        per la luce che espande,
        a chi solo a lui tende...
        Composta giovedì 17 maggio 2012
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          Scritta da: ines sansone
          in Poesie (Poesie generazionali)
          La mamma
          Oh mamma che bello dire il tuo nome
          e'come una goccia che fa tanto rumore.
          Ogni giorno non ci penso
          Ma sei tu che ad ogni cosa dai un senso.
          La tua voce mi viene a svegliare
          Poi la buonanotte pian piano mi dici
          per farmi addormentare.
          Non c'è differenza tra giorni di festa e
          giorni che sei stanca
          il tuo sorriso mai mi manca.
          Nelle tue parole sento tanto amore
          Che ti vengono dal cuore.
          Se la notte un temporale mi fa paura
          La tua mano per i miei brividi ha la cura.
          Quando ti manco di rispetto
          Non lo faccio apposta questo è certo.
          Ti chiedo scusa perche'nella mia vita
          sei la stella più gradita.
          Composta domenica 6 maggio 2012
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Pace...

            Questa è la pace:
            il silenzio, il cinguettio, gli alberi;
            il traffico urbano, il rumore, lo smog.
            Questo è ascoltare il mare
            camminando sulla spiaggia
            cercando fra i passi sperdute conchiglie.
            Questo è perdersi nella città
            passeggiando senza meta nei vicoli
            osservando gli ornamenti delle facciate.
            Questa è la pace per me,
            una leggera spensieratezza
            sentendosi sempre a casa.
            Composta sabato 18 febbraio 2012
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              Scritta da: Renzo Mazzetti
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Salva Italia

              Chiamato dal sommo del colle
              subito nominato a vita senatore
              a un passo dal burrone
              agguanta sicuro le risorse
              salva Italia il professore.
              Piangono piccole pensioni e buste paga
              i giovani cercano lo studio sereno
              sognano il dignitoso lavoro
              ma anche il padroncino s'ammazza
              il mercato nella piazza affari in borsa gioca.
              Europa sovrana immacolata nuova fede
              dimentica tremende sofferenze estremi sacrifici
              rubi patrie inganni finemente domi
              popoli eroici sulle barricate e nelle trincee
              campioni della democrazia e della libertà.
              Ridotti a servi della finanza
              gettati allo sbaraglio per il pane
              penzola la carota davanti agli occhi
              sul groppone sbatte rabbioso il bastone
              sotto al palazzo grida di disperazione.
              Composta giovedì 29 marzo 2012
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