Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Devo molto
a quelli che non amo.

Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.

La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.

Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l'amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.

Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l'amore non capisce,
perdono
ciò che l'amore mai perdonerebbe.

Da un incontro a una lettera
passa non un'eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.

I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.

E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi sui ogni atlante.

È merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.

Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.

"Non devo loro nulla" –
direbbe l'amore
sulla questione aperta.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
    Sono indebitata fino al collo.
    Sarò costretta a pagare per me
    con me stessa,
    a rendere la vita in cambio della vita.

    È così che è stabilito,
    il cuore va reso
    e il fegato va reso
    e ogni singolo dito.

    È troppo tardi per impugnare il contratto.
    Quanto devo
    mi sarà tolto con la pelle.

    Me ne vado per il mondo
    tra una folla di altri debitori.
    Su alcuni grava l'obbligo
    di pagare le ali.

    Altri dovranno, per amore o per forza,
    rendere conto delle foglie.

    Nella colonna Dare
    ogni tessuto che è in noi.
    Non un ciglio, non un peduncolo
    da conservare per sempre.

    L'inventario è preciso,
    e a quanto pare
    ci toccherà restare con niente.

    Non riesco a ricordare
    dove, quando e perché
    ho permesso che aprissero
    questo conto a mio nome.

    La protesta contro di esso
    la chiamano anima.
    E questa è l'unica voce
    che manca nell'inventario.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Brindisi (mille colori di fiori profumati)

      Mamma dolce avventura nel tuo grembo,
      fra le tue braccia tenera,
      udire il tuo silente respiro
      l'immenso cuore palpitante,
      sommersa beata nel tuo amore e non avere paura dalla vita.
      Asciughi le mie lacrime con un soffio d'affetto e riporti il
      sorriso sul mio volto rattristito addolcendo la mia vita
      inquieta.
      Sei la sorgente della luce nella mia anima,
      calore nel mio cuor dolente,
      ed oggi,
      io,
      figlia tua smarrita nella lontananza,
      ti mando, con un carro di stelle luminose,
      questa ghirlanda annetata con i miei
      profondi sentimenti,
      per la tua festa nel cuore della primavera delle rose,
      ed ancora una volta alzo verso l'infinito cielo
      il calice colmo coi soavi tenerezze
      per far brindisi col inaudito affetto,
      per te
      mia mamma!
      Auguri.
      Composta venerdì 6 maggio 2016
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        Scritta da: Marisa Marimare
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        I colori della vita

        Colori tenui, colori pastello
        la primavera porta con sé
        il preludio della vita,
        come quel bimbo che nasce
        e si affaccia al domani
        con carni rosee ed occhi innocenti,
        sbocciano gemme e tenere foglie,
        la terra si veste di un verde pastello
        gli alberi si colorano
        con fiori rosa e nuvole bianche.
        Le margherite occhieggiano nei prati
        insieme a viole primule e nasturzi.
        Poi piano piano la vita cambia
        dai colori dell'infanzia
        ci si avvia ai caldi colori dell'amore,
        il verde si fà scuro per far contrasto
        ai rossi accesi, ai gialli intensi,
        fiori carnosi profumano di passione e gelosia
        la calda estate, dalle lunghe notti
        piene di stelle luccicanti,
        stanno a guardare quel palcoscenico
        dove le trame, gli amori si intrecciano
        nello spettacolo continuo che è la vita.
        Giunge l'autunno
        gli animi si placano, i colori si attenuano
        si fanno dolci si sfumano
        si arrichiscono di mille venature,
        come le stagioni lasciano un segno,
        così la vita porta saggezza, maturità
        come le foglie lasciano i rami,
        così si perde la prepotenza, la presunzione della gioventù
        e la malinconia vien compensata dalla serenità
        dalla consapevolezza di chi sei tu
        con ti tuoi pregi e le tue difficoltà.
        L'aria pungente i cieli grigi la pioggia battente
        i rami stesi, nudi verso l'alto
        ti fan cercar riparo nella tua dimora
        felice chi avrà il tepore non solo della casa,
        ma troverà riparo negli affetti sei suoi cari
        dopo di che la coltre bianca
        ricoprirà la terra come un manto e si riposerà
        così anche tu avvolta nel manto della vita
        riposerai nell'attesa che
        come la primavera riporterà la vita
        Egli ti chiamerà e tu rinascerai.
        Composta giovedì 29 aprile 2010
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          Scritta da: mor-joy
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il cielo è di tutti

          Qualcuno che la sa lunga
          mi spieghi questo mistero:
          il cielo è di tutti gli occhi
          di ogni occhio è il cielo intero.
          È mio, quando lo guardo.
          È del vecchio, del bambino,
          del re, dell'ortolano,
          del poeta, dello spazzino.
          Non c'è povero tanto povero
          che non ne sia il padrone.
          Il coniglio spaurito
          ne ha quanto il leone.
          Il cielo è di tutti gli occhi,
          ed ogni occhio, se vuole,
          si prende la luna intera,
          le stelle comete, il sole.
          Ogni occhio si prende ogni cosa
          e non manca mai niente:
          chi guarda il cielo per ultimo
          non lo trova meno splendente.
          Spiegatemi voi dunque,
          in prosa od in versetti,
          perché il cielo è uno solo
          e la terra è tutta a pezzetti.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Venne l'autunno

            Autunno venne, con sollevar di vento
            e foglie come coriandoli
            in un turbinio in un attimo
            spazzate via
            era solo l'inizio e non la fine
            di quel terribile inverno
            senza te.
            Mentre la pioggia cominciò a bagnare
            anche i miei sogni stanchi di aspettare
            seguivano la scia di quelle gocce
            dietro i vetri della mia finestra.
            Infinita solitudine
            è tutto quello che mi resta...
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Avrò

              Parole avrò per non ferirti ancora
              un gioco però che ti offende
              come lame conficcate nel tuo cuore
              e l'amor mio forte pretende
              quello che è desiderio.
              Tutto si offre al tuo corpo il mio seno
              dopo aver pianto sopra il mio veleno
              che mai ti lascia rancore
              ti voglio, ti prendo, sicura del tuo amore.
              Senza parlare ti avvicini piano
              lasci che il viso ti sfiori con la mano
              avrò paura di abbracciarti ancora
              ma tu come sempre pronto a perdonare
              e mi lascio andare sicura tra le tue braccia
              ora dopo ora.
              Amore che non so capire
              grande come il mare
              potrò mai ricambiare
              per ora perdonami e amami finché sarà mattina
              asciuga le tue lacrime
              io t'amo infinitamente e tu lo sai
              ti sarò sempre vicina.
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                Scritta da: jova6971
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Savana Urbana

                Corri, salta e parla
                di più ma non troppo.
                Ignorali, come loro
                non ti conoscono.
                Sguardi estranei da
                tempo che vicini
                distano poco.
                Battute acide sotto voce
                risatine sempre nervose
                come in una savana
                iene che cercano un leone.
                Rissa mancata forse
                qualche altra risata
                forzata ed infine il suono
                che confonde vittoria e sconfitta.
                Rivalità accesa e nascosta
                tra bestie rare, non uniche.
                Giudici mai chiamati
                e avvocati mal pagati.
                Il tesoro non è nascosto
                credetemi non è follia
                basta solo un po di fantasia
                ma nel granito e legno
                la fantasia ristagna
                e tutto il resto è un altra lagna.
                Driiiiiiiin.
                Composta lunedì 26 aprile 2010
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