Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Madre Celeste

Celeste velo copre il viso amato
dolcissimo sorriso
dopo tanto pianto.
Come fiore sbocciato e mai colto
fiore profumato
di donna senza peccato.
Un manto bianco avvolge il corpo di virginee forme
copre i tuoi piedi che calpestano rose
ed i nostri peccati.
Come serpente che dà veleno
tutto s'inchina a te madre d'amore
accogli la mia preghiera e questo fiore
cancellami e perdona la mia fragilità.
Pietà ti chiedo e tienimi con te
tra le tue braccia madre celeste
sicura per la vita sarò.
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    Scritta da: Gabriella Bellino
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    A Maria

    Ed arriva la morte
    a dimostrare la vacuità
    di tutti i nostri problemi,
    e con una mano ti porge
    l'eternità,
    mentre con l'altra ti strappa
    la possibilità
    di esser presente
    in ciò che ti è caro,
    ma l'impronta,
    tu Maria,
    l'hai lasciata
    in tutto ciò che hai fatto
    e che hai donato
    con altruismo e calore
    e con la tua innata schiettezza
    che sapevi trasmettere
    anche con una barzelletta,
    non come la notizia
    di averti persa
    che mi fa esser seria,
    perché con la tua bellezza
    se n'è volata via
    la speranza e la gioia
    condivisa in una gioventù
    che il tuo non esser più qui
    non farà tornare più.
    Composta mercoledì 21 aprile 2010
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      Scritta da: Franco Vitale
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Segnali d'amore

      Segnali d'amore,
      sintomi di dignità sospesa
      piccoli guasti della mente,
      inclinazioni parallele.

      Recinti di verità negate,
      briciole di orgoglio sparse al vento,
      ansia positiva,
      possesso senza redini.

      Gesti rituali
      di piena essenza,
      silenzi che rotolano sull'anima,
      vento gelido su spalle ardenti,
      tempeste di brividi profondi.

      Vorrei che tutto questo
      mi facesse volare,
      vorrei la mia pelle
      sotto la sua pelle,
      vorrei lei fosse
      un campo di papaveri,
      su cui sdraiarmi
      e diventare lei,
      vorrei avvolgerla
      come ragnatela,
      vorrei cantarla
      con un filo di voce,
      vorrei che lei
      non uccidesse l'io,
      vorrei amarla...
      e impacchettare il tempo.
      Composta giovedì 6 maggio 2010
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        Scritta da: Franco Vitale
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Fiori di panico

        Sospiri eterni,
        germogli di paura,
        unghiate nell'anima,
        tremori costanti,
        su fiori di panico.

        Mosaico incompleto,
        nervi annodati,
        fiamme di ghiaccio,
        pensieri che esplodono,
        su fiori di panico.

        Il fiato sibila,
        rumore assordante,
        di amore sintetico,
        cuore di plastica,
        su fiori di panico.

        Oceani di passione,
        colano rapidi,
        in stagni di sangue,
        polvere d'oro,
        su fiori di panico.

        Furia e ragione,
        macchie di orgoglio,
        boschi di rovi,
        cieli di amianto,
        strati di vita,
        su fiori di panico.

        Lacrime acide,
        stomaco in fiamme,
        visioni sbiadite,
        di notti agitate,
        sale su piaghe,
        su fiori di panico.

        Diamante e granito,
        su petali e piume,
        disperata potenza,
        gigante di panna...
        su fiori di panico.
        Composta giovedì 6 maggio 2010
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          Scritta da: Franco Vitale
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Tempo scaduto

          Prima che il tempo scada,
          anticipando destini scomodi,
          finali di storie ruvide,
          sottolineo parole ricorrenti.

          Prima che il tempo scada,
          percorro ripide vie traverse,
          inganno amici inutili,
          antiche finestre murate.

          Prima che il tempo scada,
          respiro l'orgoglio della fretta,
          scorciatoie fra bolle di sapone,
          accelerazioni insolite.

          Prima che il tempo scada,
          provo ad innamorarmi,
          ammorbidisco l'anima,
          prima che il cuore esploda.

          Prima che il tempo scada,
          raccolgo cocci taglienti,
          corro su specchi infranti,
          progetti dimenticati.

          Prima che il tempo scada,
          brucio ricordi taglienti,
          lame che sfiorano la pelle,
          ricami di paura.

          Prima che il tempo scada,
          rosicchiare la morte,
          rughe lente e profonde,
          solchi su campi incolti.

          Prima che il tempo scada,
          giocoliere in un circo deserto,
          nuoto in un mare di sabbia,
          nuvole dense di cenere.

          Prima che il tempo scada,
          in equilibrio sulle lancette,
          vertigini antiorarie,
          quadranti di zaffiro.

          Prima che il tempo scada,
          crocifisso al presente,
          voglio volere l'estasi,
          voglio volere amore...
          prima che il tempo scada.
          Composta giovedì 6 maggio 2010
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            Scritta da: Franco Vitale
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Tradimento

            Giocatori bendati,
            troppi assi di cuori
            poltiglia di autostima,
            vuoto di sguardi.

            L'alleato è alle spalle,
            l'oro del nemico
            sul vassoio,
            l'abbraccio si allenta,
            gli scudi riflettono il sole.

            La luce filtra le abitudini,
            la pelle si tende,
            a oriente, a occidente,
            i tendini oscillano al vento.

            Il passo accelera,
            su terra che frana,
            l'effetto si fa causa,
            la meta, origine.

            La pelle del nemico
            vibra di calore,
            abbraccio di alleanza,
            lo scudo diventa guanciale.

            Teatro di maschere bianche,
            copione di infame dolcezza,
            burrasca,
            che scioglie la sabbia,
            il cielo assassino è l'amante.
            Composta giovedì 6 maggio 2010
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              Scritta da: Franco Vitale
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sintomi d'inverno

              Effetti di buio a colori,
              ricordi di vita salata,
              confondono il gusto,
              su labbra verniciate.

              Profumi di inverno bollente,
              cannella, Incenso e piombo,
              neve grigia inquinata,
              asfalto senza pelle.

              Polvere nera, polvere bianca,
              vapore sulle ciglia,
              farfalle di latta immobili,
              su frigoriferi screpolati.

              Lampioni esili,
              modernamente inutili,
              cani che annusano donne,
              modernamente immobili.

              Unte maniglie di tram,
              odore di vita corrente,
              scaglie di sapone e segatura,
              cappotti scuciti.

              Perizomi colorati,
              si affacciano,
              su schiene pallide,
              occhiali ricchi,
              su facce povere.

              Santini di cartone,
              benedicono portafogli vuoti,
              guance rugose,
              odore di lacca.

              Vetrine abbaglianti,
              cartelli colorati,
              bocche spalancate,
              trappole per topi.

              Colpi di tosse,
              colpe e rimorsi,
              innocenti incolpati,
              colpi di tamburi africani...
              sintomi di inverno.
              Composta giovedì 6 maggio 2010
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                Scritta da: Franco Vitale
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Papaveri verdi

                Delicati ingorghi di pensieri,
                intasano la mente,
                con dolcezza,
                gocciolano timidi,
                su un orizzonte di ricordi aridi.

                Frasi incolonnate
                in strette vie pietrose,
                onde di opinioni,
                verità presunte.

                Voci ferme,
                parole di potere,
                timidi bisbiglii di paese.

                Immagini improbabili,
                papaveri verdi,
                gesti veloci e decisi,
                lunghe braccia
                che si ritraggono.

                Autoritratti di vicoli ciechi,
                dirigibili sommersi,
                pagine bianche alate,
                nuvole di lettere.

                Cedri del Libano
                su colline di asfalto,
                punti di origine,
                prospettive troncate,
                papaveri verdi...
                occhi nel vuoto.
                Composta giovedì 6 maggio 2010
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