Poesie d'Autore


Scritta da: mor-joy
in Poesie (Poesie d'Autore)

Dolore di bambino

Mia madre gemette, mio padre pianse,
nel periglioso mondo balzai,
impotente, nudo, lamentandomi forte,
come un fantasma nascosto in una nube.

Lottando nelle mani di mio padre,
agitandomi contro le bende che dovevano avvolgermi,
legato e stanco, ritenni la cosa migliore
il ripiegarmi sul petto di mia Madre.
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    Scritta da: Francesca Burgio
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ti insegnerò a volare

    Ti insegnerò a volare
    solo quando avrai il desiderio di sognare
    ti insegnerò a volare
    solo se saprai spiegare al tuo cuore cos'è l'amore.
    Ti insegnerò a volare, ti insegnerò a volare
    vedrai, vedrai...
    Il buio ti abbandonerà, la tristezza svanirà
    quando quel giorno arriverà
    scoprirai il sole, il mare e la vita,
    le tue ali si riposeranno e si scorderanno della fatica.
    Composta sabato 17 aprile 2010
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ci sei, anche quando non ci sei

      Mi piace credere
      che a volte mi pensi
      come capita a me,
      che a tratti ti manco e
      che se non ci sei è solo
      perché non puoi.

      Che ti appartiene
      lo stesso desiderio,
      che il tempo che ci divide
      a volte è un tormento
      a volte nostalgia,
      un dipinto fatto di noi.

      Che la notte a volte ti manco,
      che appartengo ad un sogno,
      che se nulla avviene
      è solo perché non puoi.

      Mi piace credere
      che un giorno ti rivedrò
      guardandoti negli occhi,
      trovando un po' di me.

      Che comprenderai
      il posto che occupi
      e l'immenso che sei.

      Mia piacere credere
      che un giorno
      mi vedrai veramente
      per quella che sono
      con difetti e pregi.

      E con la voglia di abbracciarmi
      mi stringerai a te guardandomi
      con gli occhi e con l'anima
      di chi un po' mi ama.
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        Scritta da: Gaetano Toffali
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        I primi segni a ben vedere
        non erano mancati. È la ricomparsa
        che nessuno si poteva attendere. Dato che poi,
        sulla poltrona, magari in lacrime, se ne era parlato
        della sparizione. Ma in concreto, quanto ne sapevamo?
        Ricordati, però, senza cercare colpe, dell'acqua
        entrata di notte sotto i vetri in nostra assenza, della crepa
        che taglia tutto il soffitto, addirittura del solaio,
        sopra la stanza in fondo e che neppure ci siamo curati di visitare,
        del lampadario che dondola, degli infissi mezzi marci.

        Oggi, poi, come non bastasse, guarda qui! Avvicinati,
        guarda un po' qui, ti dico, qui sotto. Mi cresce la muffa,
        la muffa sulla suola!

        È che mio padre sì
        sapeva di lettere, cultura: London
        Steinbeck, Coppi e Bartali, Oscar
        Carboni e la Gazzetta
        dello Sport. L'officina. E quelle camicie d'allora,
        larghe, i pantaloni alti in vita, palesò palandrane...

        Mi sono domandato il perché
        di questo continuo andarsene
        di inquilini, qui dell'interno. E di operai
        che vanno e vengono e sporcano le scale. (Chissà adesso
        come sarebbe tutta consumata la targhetta della porta.)
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          Scritta da: Gaetano Toffali
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Penso ancora ai rischi di essere
          perseguitato, le mosse
          per sfuggire i pericoli se ho amato
          non seguire le regole,
          ma no, basta! Lo prendo per mano
          il mio vecchio padre e ci mettiamo a correre,
          lui ride si scioglie in un riso pieno sereno, inciampa
          ma lo sostengo, vola, è leggero, un'anima
          esilarante la velocità aumenta il riso
          la stretta delle mani "portami con te",
          ma non è lui a dirlo povero vecchio sono io
          che chiedo ancora
          "portami nel tuo cielo".
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            Scritta da: Gaetano Toffali
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            A volte mi fingo innamorata:
            come si infiamma la vanità
            delle mie vittime! Un rossore celato
            il portamento nobile, tanti ringraziamenti
            un'evasione onesta: "Ti sono grata
            ma non posso e poi cosa ci trovi
            in me?" Niente infatti
            che non sia un collo un po' sciupato,
            una certa curva delle labbra o una saliva
            per un attimo dimenticata agli angoli della bocca
            e poi subito ritirata.
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              Scritta da: jova6971
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Io Mi Chiamo Come Vuoi Tu

              Muffa del rapporto umano
              il contesto è. Senza nomi ed
              inganni, né salute
              e malanni, solo per veder
              ciò che serve nei
              tuoi occhi mar verde.
              Ciao come va? Beh che si fa?
              Inutili sproloqui. Inutili
              cartoni che si fingono carte.
              Prega Giove, Zeus e Marte
              ma la risposta mancherà a chi
              dentro sé non cercherà.
              Incredibile. Quanto ciò che di più
              utile cerchiamo, è nel nostro braccio e
              ce ne dimentichiamo. Non
              dimenticare mai...

              Negli occhi la nostra anima
              grida come un amico
              che entro me accetta la sfida.
              Composta martedì 13 aprile 2010
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                Scritta da: jova6971
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Come il vento

                Come il vento che i
                rami scuote e le foglie
                percuote e col tempo
                perdonar si fa, anche noi
                lontano sia qui che quando
                capiremo che scelta giusta non v'è
                se non lottando
                insieme e non contro
                che sia un ideologia
                od un mostro, come la destra
                e la sinistra uniti e dal cuore
                collegati, anche noi, forse,
                potremo essere amati.
                Composta martedì 13 aprile 2010
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