Poesie d'Autore


Scritta da: Ciro Balzano
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'ultimo giorno

Cotanta beltà s'infrange sul muro del pianto;
in un giorno sì funesto e sì doloroso c'è chi se ne va nell'eterno riposo.
Chi aspetta questo giorno crudele accanto a chi se ne va senza mai più tornare, spera tanto che gli sia data, ogni giorno, l'occasione d'amare.
Composta sabato 6 febbraio 2010
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Espiazione I

    Chi è, disser, costui, che solitario, altero
    Sul nostro capo il verso empio saetta,
    e su la gloriosa luce del nostro impero
    l'ombra sua getta?

    Chi è costui, che i tetri sogni sferrando a volo,
    Come falchi addestrati in noi li avventa;
    e di amor, di giustizia all'affamato stuolo
    Parlar si attenta?

    Torbido evocatore di pazze ombre, l'abisso
    o non vede o non cura a cui cammina:
    Con l'occhio, acre di febbre, all'orizzonte fisso,
    Ecco, ei ruina!

    E noi frattanto in aurea rete impigliamo il biondo
    Amore e l'affoghiamo entro al bicchiere:
    Noi ci tiriamo dietro inguinzagliato il mondo
    Come un levriere.

    Che importa, se al nostro uscio Lazzaro derelitto
    Frignando invidj à nostri cani il pranzo?
    Avrà, quand'ei non sia ad alcun Fascio ascritto,
    Pur qualche avanzo.

    Che ci fa, se a quest'ora al suon della mitraglia
    Nel ribelle Tigrè riddi la morte?
    Terran le nostre schiere, in qual che sia battaglia.
    Fronte alla sorte!

    Pugnate, eroici petti, cadete: ad una voce
    Noi gridiam "Viva!" E alziam colmo il bicchiere:
    Le vostre salme avranno la medaglia e la croce
    Di cavaliere.

    L'onor della bandiera val bene una tal guerra:
    Chiedon vendetta i nostri morti; e poi
    l'ufficio glorioso d'incivilir la terra
    l'abbiamo noi!

    Gli Abissini, si sa, son predoni, selvaggi,
    e con loro bisogna esser maneschi:
    Trucidar donne, vecchi, fanciulli; arder villaggi...
    Viva Radetzki!

    In ogni caso, giova a noi, spiriti fini,
    Mandar la calda giovinaglia a spasso:
    La guerra a chi la plètora ha d'odj cittadini
    è un buon salasso.

    Urla, profeta nero, i tuoi strambotti audaci
    All'egre ciurme ch'aizzando vai:
    Noi delibiamo intanto con labbra arse dà baci
    Reno e Tokai!
    Composta venerdì 26 marzo 2010
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      Scritta da: sagea
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      ... credevi che mille acri fossero molto?
      Credevi che la terra fosse molto?
      Ti sei esercitato tanto per imparare a leggere?
      Ti sei sentito superbo perché intendevi il senso
      delle poesie?
      Fermati con mè fermati questa notte, e tu capirai l'origine di tutte le poesie,
      Possiederai il bene della terra e del sole (sono rimasti ancora milioni di soli),
      Non riceverai più le cose di seconda, terza mano, non dovrai più guardare attraverso gli (occhi dei morti),
      né nutrirti di spettri nei libri,
      Non dovrai guardare attraverso gli occhi miei, né ricevere sensazioni per mezzo mio,
      Percepirai d'ogni parte suoni e li filtrerai attraverso te stesso.
      Composta mercoledì 24 marzo 2010
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Mille colori di fiori profumati

        Parlami

        Parlami del sole,
        nel ombra vellutata del crepuscolo,
        di quale mare mosso sorge adesso e
        rialza i fiori inchinati dai granelli di rugiada,
        e illumina il cammino delle ore.
        Parlami della luna
        quando s’accende sulla notte che era fatto buio,
        e quando le stelle spuntano di ogni profondo blu del cielo.
        Parlami della terra, delle acque ferme e corse,
        di cipressi, che solleticano le nuvolette,
        di estesi campi gialli di girasole e
        di chicchi di grano.
        Parlami dei grilli canterini
        che rompono il silenzio in una  tranquilla sera,
        delle lucciole, che s’illuminano, per attimi fuggenti le notti senza luna.
        della danza dei pipistrelli sotto la luce vibrante delle lanterne,
        ma più di ogni cosa dell’immenso universo,
        ti chiedo con il cuor fremente,
        Parlami d’amore!
        Composta mercoledì 8 aprile 2015
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          Scritta da: Catone appassito
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Uomo

          Non chinare la testa, Uomo;
          non chinarla.
          Quante volte sei caduto in ginocchio?
          Ma mai postrato!
          Sempre ti sei rialzato!
          Non chinare la testa, Uomo;
          non chinarla!

          Non chinare la testa, Uomo;
          non chinarla.
          Chi crede di averti vinto,
          non ha anima, è sconfitto;
          chi crede di averti piegato,
          dovrà ricredersi!
          Nel tuo sguardo, Uomo,
          non c'è luce di vittoria:
          c'è consapevolezza,
          c'è dignità,
          c'è onore!
          Non chinare la testa, Uomo;
          non chinarla:
          alza lo sguardo,
          le avversità si domano,
          si vincono.
          Alza la testa, Uomo, alzala!
          Sii fiero:
          non è da tutti essere Uomo!
          Composta mercoledì 24 marzo 2010
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Ti auguro di vivere senza lasciarti comprare dal denaro.
            Ti auguro di vivere senza marca,
            senza etichetta,
            senza distinzione,
            senza altro nome che quello di uomo.
            Ti auguro di vivere senza rendere nessuno tua vittima.
            Ti auguro di vivere senza sospettare o condannare
            nemmeno a fior di labbra.
            Ti auguro di vivere in un mondo dove ognuno abbia il diritto di diventare tuo fratello e farsi tuo prossimo.
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