Poesie d'Autore


Scritta da: Eclissi
in Poesie (Poesie d'Autore)
In realtà c'erano diversi tipi di silenzi:
quello della notte. Ci era necessario;
quello del compagno che ci lasciava piano;
quello che osservavamo in segno di lutto;
quello del sangue che circola lento;
quello che ci ragguagliava sugli spostamenti degli scorpioni;
quello delle immagini che ci passavamo e ripassavamo nella mente;
quello delle guardie che tradiva stanchezza e routine;
quello dell'ombra dei ricordi bruciati;
quello del cielo plumbeo di cui non ci perveniva quasi nessun segno;
quello dell'assenza, l'accecante assenza della vita.
Il silenzio più duro, più insopportabile, era quello della luce. Un silenzio potente e molteplice. C'era il silenzio della notte, sempre uguale, e poi c'erano i silenzi della luce. Una lunga e interminabile assenza.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Prima di Te

    Prima di te...
    ho amato intensamente
    amando sempre la metà.
    Ho guardato mille orizzonti
    senza vederne nessuno.
    Ho visto nascere mille albe
    senza assaporarne nessuna.

    Ho vissuto mille emozioni
    vivendole solo in parte.
    Prima di te la mia vita era piena
    ma era piena a metà.
    Dipingevo con colori sbiaditi
    e note malinconiche.
    Sorridevo senza sorridere
    vivevo senza vivere
    respiravo senza respirare.

    Ora vivo il pieno di ogni respiro
    di ogni tramonto, di ogni alba.
    Le stelle illuminano la notte più buia,
    mi fanno sentire viva
    anche quando il dolore
    sembra uccidere.

    Prima di te avevo tutto
    senza avere nulla,
    senza comprendere
    quello che stavo perdendo.

    Ora...
    ho solo un sogno
    frammenti di un "poteva"
    ma quel "poteva" mi riempie la vita
    dando un senso speciale
    ad ogni mio sospiro
    perché sospirando "vivo".
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sicuramente

      Decisione mai presa
      avevo tempo mi dicevo
      ed i giorni passavano, senza la mia resa
      e questo tormento che non mi dà pace.
      Il mio peccato ormai
      senza forze, qui giace
      ha preso forza da una giustificazione
      che quello che si fa con amore
      avrà il perdono a qualunque condizione.
      Sicuramente avrò sbagliato
      ma se riesco ancora a pensarti e tremare
      a distanza di anni
      vuol dire che è così che doveva andare
      non ci sarà futuro per noi
      ma se ti voglio devo pazientare
      non ci sarà mai un figlio
      che potrai chiamare
      che possa avere i tuoi occhi, da cullare.
      Ogni speranza per noi sicuramente
      si perde nell'aspettare il momento
      che deve sempre arrivare.
      Mi basti tu, mi basta il tuo amore
      e quel momento alla finestra
      col fiato in gola prima di arrivare.
      Forse mi perderò tra il bianco dei tuoi capelli
      per ora non posso dirti basta
      e questo sentimento più forte del tormento
      sicuramente alla fine resta.
      Appassirò come un fiore reciso
      che piano piano muore
      ad uno ad uno perderò i mie petali
      felice
      perché avrò goduto tutto il giorno del tuo caldo sole.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Hai Abbracciato La Morte

        Hai abbracciato la morte
        con la forza della solitudine.
        Il peso dei troppi errori
        ti ha tolto l'ultimo sorriso.

        Hai abbracciato la morte
        consapevole di farlo,
        sfinito dai tormenti
        consumato dai ricordi.

        Hai abbracciato la morte
        con la forza della rassegnazione,
        con la stanchezza del dolore
        e la fatica del tempo

        Hai abbracciato la morte
        pieno di tutto, svuotato di tutto
        con una sola certezza:
        aver vissuto un tempo
        pieno di sogni non vissuti.

        Hai abbracciato la morte
        senza più vita in corpo,
        con un sorriso ormai spento
        di chi troppo ha avuto
        senza aver avuto nulla.

        Hai abbracciato la morte
        tormentato da mille dubbi
        ma con una sola grande certezza:
        la dignità di un grande amore,
        quello verso i tuoi figli.
        Quell'affetto non sempre compreso,
        spesso celato da gesti inspiegabili
        da errori quasi imperdonabili
        di un uomo pieno d'orgoglio,
        ma colmo d'amore.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Per te

          Ti muovi piano per non far rumore
          in bocca ho ancora il tuo sapore
          sulla mia pelle il tuo odore.
          Solo per te amore, che piano la mattina
          mi svegli con una carezza
          e quell'odore di caffè nella cucina...
          è nato tutto per una scommessa
          ed ora io sono perso per te
          che sei sempre la stessa
          ma con occhi diversi ti vedo
          e forse non credo
          ma a volte la vita riserva sorprese
          e ti aspettavo forse
          con le parole sospese
          senza poi capire dove vai a finire.
          Solo per te
          che hai saputo cambiare
          quello che un tempo non sapeva amare
          adesso un fiore di cui mi vergognavo
          sarà il perdono per il peccato
          di averti preso senza averti mai cercato.
          Per te che dividerai i miei giorni
          e tutti i desideri
          per te che non c'eri ed era ieri
          mi farò angelo e demone
          come tu vorrai
          dimmi ora che mai te ne andrai.
          Composta nel 2010
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Poesia a Rino Gaetano

            Se stamo qui stasera è pe salutà un amico
            pe ricordà un fratello che se chiamava Rino.
            So annato lì ar Verano solo pe fa un saluto
            perché, lo posso dì, co te ce so cresciuto.
            Ce fosse un monumento, verrebbero in milioni
            a rende omaggio ar genio che cantava le canzoni.
            Ah Rino, quella notte è stata un po' puttana
            l'incrocio maledetto, là sulla Nomentana.
            Un improvviso schianto, lontano dar mattino
            te s'è portato via quer boja der destino.

            Che avresti detto oggi de quello che succede
            avresti aperto l'occhi a chi più nun ce vede.
            Se fossi ancora vivo saresti un po' incazzato
            e come la Guzzanti, verresti censurato.
            Se avessi ancora voce, faresti tutti i nomi
            come er buffone smaschera l'impicci dei padroni.

            Qui nun c'è Gianna, Aida, né Berta che filava
            e quando tramonta il sol, Maria se n'è già andata.
            Malgrado i cambiamenti, sto cielo è sempre blu
            è sempre der colore che l'hai lasciato tu.

            De artisti come te io oggi me li sogno
            ma forse più der cielo, ce n'ha bisogno er mondo.
            E le poesie che hai scritto, so come aghi de pino
            ce basterà raccoglierli, e ovunque sei, ciao Rino.
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