Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Malinconia di ottobre

Malinconia che sale
dai riflessi del tempo
e muove passi lenti
all'orizzonte
che ha consumato
le stagioni belle.
consolano
Carezze del sole
foglie sbiadite
coi dolci vivaci colori,
e fiori incantano il tempo
coi petali accesi,
ma gli alberi sentono il vento
che ordisce raggiri...
malinconia di ottobre
lascia le rose stanche
sui giacigli di spine
a piangere
e tende a illuminare
i campi fioriti di ieri
dove il tempo
sente più forte la dolcezza amara.
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Le senti le voci nel vento?

    Ciao, sono un bimbo di Bagdad
    con gli occhi tondi e neri e le guance... come due piccole mele
    io... ho conosciuto la guerra e ho visto le bombe cadere
    eravamo in un campo di pallone
    e non un fischio ho sentito
    ma il pianto delle sirene
    e poi la pioggia e il fumo ad oscurare il cielo
    non ricordo chi fu a tirare il calcio di rigore
    ma mia madre, la ricordo bene
    raccogliere il mio corpo nel sangue tra le formiche
    raccogliermi nel cuore, come un dolore
    che non avrà mai fine.
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La secchia

      Sembra non abbia peso ormai la vecchia secchia
      Che se mi guardo dietro
      Vedo ancora ciondolare in mano a nonna
      In quel nascosto e abbandonato stare
      Quante fonti hai visto e quanto abbeverare
      In quel continuo tuo instancabile
      E allora c'era il freddo dentro i muri
      Ed al mattino, respirando, ci pareva di fumare
      E quante volte in cima all'acqua c'era neve
      Senza riguardo e senza ringraziare,
      Di nascosto a nonna
      Ti infilavo nella brace e tu...
      Nel tuo continuo ed instancabile stare
      Ho visto nel tuo grembo tante cose
      Patate, grano, olio latte e vino
      Una lavata e poi...
      Eri già pronta per un nuovo pieno
      Magari per la legna o scaricarla nera dal camino
      E ancora adesso che non c'è più nonna
      Continua ed instancabile
      Sei la culla... per il gelsomino.
      Composta nel dicembre 2005
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ed ecco Cefalù

        Lungo l'asfalto dell'itinerario
        il pensiero affacciato al finestrino
        incontra l'armonia di canti
        del pastorello cieco innamorato
        della bella Climene,
        Ed ecco Cefalù!
        Carezza malinconico la rupe
        con gli occhi intrisi di colori
        appresi dal folto intenso
        che ha scolpito l'onda
        e intravede la forma della testa
        di Dafni che piange amore
        e si protende sul mare azzurro
        convertito in rocca,
        e ascolta il vento.
        La storia che si perde
        si ritrova
        nel fascino di miti, di giganti
        in rinvenuti resti e templi greci
        negli avanzi di orme primitive
        nella stordente fantasia
        che porta
        un qualche brivido che passa.
        Domina l'imponente cattedrale
        vide greci, romani, bizantini
        arabi normanni e medioevo
        gli stili si affollano,
        ciascuno importa il meglio
        una zolletta della propria arte
        imbandisce la tavola dei gusti
        in cornice di secoli
        Cristo Pantocratore
        fa sentire l'abbraccio dentro gli occhi
        "Cristo è luce del mondo"
        Fuori dal tempio il cuore palpitante
        per troppa mirabilia tracannata,
        l'ondeggiare di palme,
        il mare acquieta.
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          Scritta da: Angela MORI
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Sa volare il potere,
          galoppare e sterrare,
          nuotare e trainare.
          Nelle vene sa scorrere
          come fiume in piena
          che sfocia nell'infinito.
          Oh, non è altro che sete il potere
          è fame, il potere!
          Non è che brama,
          pazzia che gusta solo di felicità.
          Aride le bocche inseguono
          quella linfa che da gloria
          e procura invidie,
          ansiose le mani cercano,
          vertice di fama e celebrità.
          Amano il potere
          e l'esultanza sta lì,
          nel non saperlo contenere:
          più se ne ha, più se ne vuole!
          Il potere è come acqua di mare,
          sale che non sazia
          goccia di dannato miele,
          ambrosia di dei,
          nettare infernale.
          Esso è come una donna,
          come una vergine di sconfinate grazie
          da possedere.
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            Scritta da: prosdocimo
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Oh Mary

            Oh Mary, se tu fossi qui, cara
            con i tuoi occhi castani, lucenti e chiari
            e la tua dolce voce, che canta amore
            al suo compagno sconsolato.
            Il tuo piglio celeste più del cielo;
            più di certi sogni acuminati!
            Mary cara, vieni da me presto
            io non sto bene se tu mi sei lontana;
            come il tramonto per il sole dardeggiante,
            come il crepuscolo per la stella d'occidente;
            Così tu molto amata sei per me.
            Oh Mary, se ci fossi tu, cara
            l'eco del castello "qui" mormora.
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