Poesie d'Autore da leggere


Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie d'Autore)

27 Gennaio 1945

C'era nebbia
quel giorno,
e tanto fumo
tutt'intorno.
Voci estranee
con irruenza
ai nostri animi
donarono assistenza.
Come raggi
inattesi di sole
bucarono la notte
restituendoci le suole.
Ci trovammo
liberi d'improvviso,
senza più lacrime
da versare
e con tanti morti
da ricordare.
Il cielo si era tramutato,
non appariva più rigato,
quei cancelli oramai distesi
sui quei muti campi rossi
si erano infine arresi.
Composta mercoledì 27 gennaio 2021
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    Scritta da: Bernardo Panzeca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Povera donna

    Povera donna
    che fine hai fatto,
    di rosso il mondo
    hai tinto d'un tratto.
    Da poco sbocciata
    non pensavi altro,
    che essere amata
    e dagli uomini tutti
    annusata.
    Fiore tra i campi
    il mondo inebriavi
    quando di colpo
    aiuto gridavi.
    Piccolo stelo
    color verde melo,
    in tuo soccorso
    è giunto il cielo.
    Mani volgari
    e prive di cuore
    hanno spezzato
    un piccolo fiore.
    Povera donna
    che fine hai fatto,
    di rosso il mondo
    hai tinto d'un tratto.
    Composta martedì 26 gennaio 2021
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Chi mi costrinse a ingoiare rane
      e coccodrilli e tegami, bottiglie?
      Avevano una voce e mi ci coricai
      avida di carezze. Facevo le rincorse
      sui davanzali e ingiuriavo l'alba
      con congetture orribili. Il sogno
      si arenava nel murmurare inquieto
      delle ascelle sudate, nel rimario
      analfabeta del vento, nell'orgasmo
      dal sapore di calvario.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Il merlo gracchiò sul frontone d'un tempio pagano
        il mare sciabordando entrò nel peristilio spumoso
        e le voci fluirono nella carta assorbente
        d'una acquaforte. E lì rimasero incastonate.
        Due monete d'oro brillavano sul mosaico del pavimento
        dove un narciso guardava nello specchio
        d'un pozzo la propria immagine riflessa e un satiro
        danzante muoveva il nitore degli arabeschi
        e degli intarsi.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Alle 18 in punto il tram sferraglia

          Alle 18 in punto il tram sferraglia
          al centro della Marketplatz in mezzo alle aiuole;
          barbagli di scintille scendono a paracadute
          dal trolley sopra la ghiaia del prato.
          Il buio chiede udienza alla notte daltonica.

          In primo piano, una bambina corre dietro la sua ombra
          col lula hoop, attraversa la strada deserta
          che termina in un mare oleoso.

          Il colonnato del peristilio assorbe l'ombra delle statue
          e la restituisce al tramonto.
          Nel fondo, puoi scorgere un folle in marcia al passo dell'oca.
          È già sera, si accendono i globi dei lampioni,
          la luce si scioglie come pastiglie azzurrine
          nel bicchiere vuoto. Ore 18.
          Il tram fa ingresso al centro della Marketplatz.
          Oscurità.
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