Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Patty Diphusa
in Poesie (Poesie d'Autore)
I desideri stavano strappandomi l'anima.
Potevo viverli, ma non ci son riuscito.
Allora li ho incantati.
E a uno a uno li ho lasciati dietro di me...
Ho disarmato l'infelicità.
Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri.
Se tu potessi risalire il mio cammino,
li troveresti uno dopo l'altro,
incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta
di questo viaggio strano che
a nessuno mai ho raccontato se non a te.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La casa dei doganieri

    Tu non ricordi la casa dei doganieri
    sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
    desolata t'attende dalla sera
    in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri
    e vi sostò irrequieto.

    Libeccio sferza da anni le vecchie mura
    e il suono del tuo riso non è più lieto:
    la bussola va impazzita all'avventura
    e il calcolo dei dadi più non torna.

    Tu non ricordi; altro tempo frastorna
    la tua memoria; un filo s'addipana.

    Ne tengo ancora un capo; ma s'allontana
    la casa e in cima al tetto la banderuola
    affumicata gira senza pietà.
    Ne tengo un capo; ma tu resti sola
    nè qui respiri nell'oscurità.

    Oh l'orizzonte in fuga, dove s'accende
    rara la luce della petroliera!
    Il varco è qui? (ripullula il frangente
    ancora sulla balza che scoscende... ).
    Tu non ricordi la casa di questa
    mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      L'amor mio è vestita di luce

      L'amor mio è vestita di luce
      In mezzo ai meli
      Dove i lieti venti più bramano
      Di correre insieme.

      Là dove i venti lieti restano un poco
      A corteggiare le giovani foglie,
      L'amor mio va lentamente, china
      Alla propria ombra sull'erba;

      Là, dove il cielo è una coppa azzurrina
      Rovescia sulla terra ridente,
      Va l'amor mio luminoso, sostenendo
      Con garbo la veste.
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        Scritta da: Carmine Carmine
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Si si

        Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
        quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
        quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
        quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
        quando Dio creò Me creò Me
        quando Dio creò la scimmia stava dormendo
        quando creò la giraffa era ubriaco
        quando creò i narcotici era su di giri
        e quando creò il suicidio era a terra

        Quando creò te distesa a letto
        sapeva cosa stava facendo
        era ubriaco e su di giri
        e creò le montagne e il mare e il fuoco
        allo stesso tempo

        Ha fatto qualche errore
        ma quando creò te distesa a letto
        fece tutto il Suo Sacro Universo.
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          Scritta da: Carlotta B.
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Sono qui di fronte a te
          con la mia finta felicità,
          i miei falsi sorrisi,
          che non possono nascondere
          il desiderio che ho di te,
          di toccare i tuoi capelli biondi,
          di sfiorare le tue labbra con le mie.
          Sei bellissima, lo vedo anch'io,
          ma non so dirtelo.
          No, non sono innamorato di te
          - non lo sono mai stato di nessuna -
          ma mi piacerebbe sentirti
          almeno per un attimo mia,
          provare emozione
          per un tuo sguardo d'amore
          ... io che non voglio
          amore eterno né pietà.
          Aiutami, ti prego,
          sto male:
          nel dolore che attraversa
          le mie risate stanche,
          nell'oblìo assurdo delle mie sere vuote.
          Inségnami ad amare,
          a dare soprattutto,
          a sciogliere il mare di ghiaccio
          per poterti ricevere
          e riscaldare.
          Aiutami
          a riscoprire il calore del mio cuore,
          l'ingenua energia di un bambino stupìto,
          il faro accecante del sole di luglio
          soffocante nel tardo mattino.
          Inségnami ad amare,
          senza pretese,
          senza progetti,
          senza troppe speranze.
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            Scritta da: Rosita Matera
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Se...

            Se riesci a mantenere la calma, quando tutti attorno a te la stanno perdendo, e te ne fanno una colpa;
            Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
            tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
            Se sai aspettare senza stancarti di aspettare,
            o essendo calunniato non rispondere con calunnie,
            o essendo odiato, non dare spazio all'odio,
            senza tuttavia sembrare troppo buono
            ne parlare troppo saggio;

            Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
            Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
            Se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
            e trattare questi due impostori allo stesso modo;
            Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
            distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
            o vedere le cose, per le quali hai dedicato la vita,
            distrutte,
            o umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

            Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie,
            e rischiarla in un sol colpo a testa o croce,
            e perdere, e ricominciare di nuovo dall'inizio
            senza mai lasciarti sfuggire una parola
            su quello che hai perso;
            se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi,
            i tuoi polsi
            a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più
            e così resistere quando in te non c'è più nulla
            tranne la volontà che dice loro "Resistete!";

            Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
            o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
            Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi;
            Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
            Se riesci a riempire l'inesorabile minuto
            dando valore ad ogni istante che passa;
            tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
            e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!
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              Scritta da: Marco Giannetti
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Sul destino di questo bizzarro mondo
              nascono fiori aridi e terribili
              spinosi nel cuore i sentimenti
              che dolcissime albe, dalla notte
              ancora avvolte di nebulose nostalgie,
              riportano nel cuore corroso dalla vita.

              Ed io attendo sul prato di ginestre
              ma tu, incredibile, non giungi.
              Per prenderti la mano ti raggiungo,
              e dalla tua rassegnata indifferenza
              mi porgi in cambio petali e sorrisi
              - logora vita, mia anima, mio tutto! –
              che hanno l'amaro sapore di un addio.
              Composta lunedì 3 agosto 2009
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                Scritta da: Sharmas
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                L'uomo e la donna

                L'uomo è la più elevata delle creature.
                La donna è il più sublime degli ideali.
                Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
                Il trono esalta, l'altare santifica.

                L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
                Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
                La luce feconda, l'amore resuscita.
                L'uomo è forte per la ragione.
                La donna è invincibile per le lacrime.
                La ragione convince, le lacrime commuovono.

                L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
                La donna di tutti i martìri.
                L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
                L'uomo ha la supremazia.
                La donna la preferenza.
                La supremazia significa forza;
                la preferenza rappresenta il diritto.

                L'uomo è un genio. La donna un angelo.
                Il genio è incommensurabile;
                l'angelo indefinibile.
                L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
                L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
                La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.

                L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
                Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
                L'uomo pensa. La donna sogna.
                Pensare è avere il cranio di una larva;
                sognare è avere sulla fronte un'aureola.

                L'uomo è un oceano. La donna un lago.
                L'oceano ha la perla che adorna;
                il lago la poesia che abbaglia.
                L'uomo è l'aquila che vola.
                La donna è l'usignolo che canta.
                Volare è dominare lo spazio;
                cantare è conquistare l'Anima.

                L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
                Dinanzi al tempio ci scopriamo;
                davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
                l'uomo si trova dove termina la terra,
                la donna dove comincia il cielo.
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Difficoltoso è riconoscer l'amore.
                  Ma io quella sera più del tuo corpo
                  ho desiderato il tuo tempo.
                  Ho desiderato il tuo cuore.
                  E forse questo significa amare.
                  Voler aspettare.
                  Voler condividere.
                  Voler ricordare.
                  Perciò sognavo di averti vicina.
                  Di averti con me.
                  Per ogni mattina.
                  Quando la luce del giorno
                  ci avrebbe svegliati.
                  Accolti.
                  Abbracciati.
                  A far colazione.
                  Dopo una doccia veloce.
                  Chiederti: ti va di restare?
                  Possiamo andarcene a correre.
                  E dopo pranzare.
                  Magari se vuoi questa sera ti porto a ballare.
                  Nessun programma.
                  Nessuna promessa.
                  Soltanto una luce negli occhi
                  a indicarci la strada.
                  La stessa.
                  E mentre stai dormendo
                  penso che potrei abbracciarti.
                  E invece resto fermo
                  fermo ad osservarti.
                  Che vadano affanculo
                  tutte le paure della vita.
                  Mi perdo dentro ai tuoi respiri
                  e mi ripeto che ogni notte
                  passata accanto a te
                  vicino ai nostri sogni
                  dovrebbe per giustizia
                  essere infinita.
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