Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Le stagioni umane

Quattro stagioni fanno intero l'anno,
quattro stagioni ha l'animo dell'uomo.
Egli ha la sua robusta Primavera
quando coglie l'ingenua fantasia
ad aprire di mano ogni bellezza;
ha la sua Estate quando ruminare
il boccone di miel primaverile
del giovine pensiero ama perduto
di voluttà, e così fantasticando,
quanto gli è dato approssimarsi al cielo;
e calmi ormeggi in rada ha nel suo Autunno
quando ripiega strettamente le ali
pago di star così a contemplare
oziando le nebbie, di lasciare
le cose belle inavvertite lungi
passare come sulla siglia un rivo.
Anche ha il suo Inverno di sfiguramento
pallido, sennò forza gli sarebbe
rinunciare alla sua mortal natura.
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    Scritta da: Cheope
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    I Pastori

    Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
    Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
    lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
    scendono all'Adriatico selvaggio
    che verde è come i pascoli dei monti.

    Han bevuto profondamente ai fonti
    alpestri, che sapor d'acqua natia
    rimanga né cuori esuli a conforto,
    che lungo illuda la lor sete in via.
    Rinnovato hanno verga d'avellano.

    E vanno pel tratturo antico al piano,
    quasi per un erbal fiume silente,
    su le vestigia degli antichi padri.
    O voce di colui che primamente
    conosce il tremolar della marina!

    Ora lungh'esso il litoral cammina
    La greggia. Senza mutamento è l'aria.
    Il sole imbionda sì la viva lana
    che quasi dalla sabbia non divaria.
    Isciacquio, calpestio, dolci romori.

    Ah perché non son io cò miei pastori?
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La sera

      Vien da lungi la Sera, camminando
      per la pineta tacita, di neve.
      Poi, contro tutte le finestre preme
      le sue gelide guance; e, zitta, origlia.
      Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
      Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
      non si attentano ancora ai loro giuochi.
      Cade di mano alle fantesche il fuso.

      La Sera ascolta, trepida, pei vetri;
      tutti - all'interno - ascoltano la Sera.
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        Scritta da: Elisabetta
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Dal vetro sporco della mia auto

        Bambine che si vendono sui marciapiedi.
        Bambini con la mano tesa al semaforo.
        Cani abbandonati.
        Uomini con le tette che si esibiscono sotto i lampioni.
        Uomini senza palle che vendono droga all'angolo.
        Bambini nei cassonetti e immondizie per la strada.
        Scippi, rapine e risse.
        Ragazzini che fumano e sputano sui muri.
        Vestiti tutti uguali e pensieri tutti uguali.
        Ubriaconi alla guida che vanno a tutta birra.
        Pensavo che lavando il parabrezza della mia auto
        tutto questo sarebbe sparito.
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          Scritta da: Eclissi
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Verrò quando sarai più triste

          Verrò quando sarai più triste,
          steso nell'ombra che sale alla tua stanza;
          quando il giorno demente ha perso il suo tripudio,
          e il sorriso di gioia è ormai bandito
          dalla malinconia pungente della notte.

          Verrò quando la verità del cuore
          dominerà intera, non obliqua,
          ed il mio influsso si di te stendendosi,
          farà acuta la pena, freddo il piacere,
          e la tua anima porterà lontano.

          Ascolta, è proprio l'ora,
          l'ora tremenda per te:
          non senti rullarti nell'anima
          uno scroscio di strane emozioni,
          messaggere di un comando più austero,
          araldi di me?
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            Scritta da: Marco Giannetti
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sempre

            Prima di me
            non sono geloso,
            Vieni con un uomo
            alla schiena,
            vieni con cento uomini nella tua chioma,
            vieni con mille uomini tra il il tuo petto e i tuoi piedi,
            vieni come un fiume
            pieno d'affogati
            che trova il mare furioso,
            la spuma eterna del tempo!
            Portali tutti
            dove io t'attendo:
            sempre saremo soli,
            sempre sarem tu e io
            sali sopra la terra
            per iniziare la vita.
            Composta domenica 16 agosto 2009
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              Scritta da: Marianna Mansueto
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              In quel selvaggio abisso,
              grembo della Natura e, forse, tomba,
              che non è mare o sponda, aria né fuoco,
              ma lor cause pregnanti in sé commiste
              confusamente, in una lotta eterna,
              se il Fattore Possente non costringe
              queste oscure materie a farsi mondi,
              nell'abisso selvaggio, cauto, Satana
              sostava all'orlo dell'Inferno, e vide,
              e ponderò il viaggio...
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                Scritta da: Andrea De Candia
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Lettera alla mamma di un seminarista morto

                Sono cresciuto in una terra strana
                dopo che hai messo all'ombra la mia luce,
                quasi non mossi piede dalla soglia
                della mia meraviglia
                per il dio nuovo cui tu m'opponevi.
                In me cresceva il Dio dei miei domini
                (ero ancora ragazzo)
                ma tu mi hai rotto l'urlo ai vorticosi
                margini della bocca,
                l'urlo della potente giovinezza.
                Mamma, io ti ringrazio
                dalla rigida tomba entro cui siede
                il mio pensiero finalmente puro.
                Ora vedo che a forza mi hai strappato
                il verde degli amari desideri,
                mi hai edificato come l'architetto
                sapiente che ritoglie chiari miti
                dalle antiche macerie.

                Nacqui umana rovina come tutti,
                tu mi hai intessuta un'ala senza geli...
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