La vita ci bacia sull'una e l'altra guancia
di giorno e di mattina;
ma ride delle nostre grandi imprese
alla sera e all'aurora.
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La vita ci bacia sull'una e l'altra guancia
di giorno e di mattina;
ma ride delle nostre grandi imprese
alla sera e all'aurora.
Sarei stata grande come George Eliot
ma il destino non volle.
Guardate il ritratto che mi fece Penniwit,
col mento appoggiato alla mano e gli occhi fondi —
e grigi e indaganti lontano.
Ma c'era il vecchio, l'eterno problema:
celibato, matrimonio o impudicizia?
Venne il ricco esercente John Slack,
con la promessa che avrei potuto scrivere a mio agio,
e io lo sposai, misi al mondo otto figli,
e non ebbi più tempo per scrivere.
Per me, comunque, era tutto finito
quando l'ago mi trafisse la mano
mentre lavavo i panni del bambino,
e morii di tetano, un'ironica morte.
Anime ambiziose, ascoltate,
il sesso è la rovina della vita!
Se l'uomo è polvere
uomini sono quelli
che attraversano la pianura.
Sempre assorto in me stesso e nel mio mondo
come in sonno tra gli uomini mi muovo.
Di chi m'utra col braccio non m'accorgo,
e se ogni cosa guardo acutamente
quasi sempre non vedo ciò che guardo.
Stizza mi prende contro chi mi toglie
a me stesso. Ogni voce m'importuna.
Amo solo la voce delle cose.
M'irrita tutto ciò che è necessario
e consueto, tutto ciò che è vita,
m'irrita come il fuscello la lumaca
e com'essa in me stesso mi ritiro.
Chè la vita che basta agli altri uomini
non basterebbe a me.
E veramente
se un altro mondo non avessi, mio,
nel quale dalla vita rifugiarmi,
se oltre le miserie e le tristezze
e le necessità e le consuetudini
a me stesso non rimanessi io stesso,
oh come non esistere vorrei!
Ma un'impressione strana m'accompagna
sempre in ogni mio passo e mi conforta:
mi pare di passare come per caso
da questo mondo...
Se la mia vita passa tuttavia
e di tanto in tanto da folti viticci
una poesia matura ancora scende,
devo essere grata a te.
Tu non lo sai che hai seppellito
l'immagine tua nel silenzio delle mie notti,
e ciò che la mia poesia ha portato alla luce
era già prima in te.
L’anima dimora
nell’ombra, tra le ombre…
tra quelli che mi sfiorano ignorandomi…
e quelli che io sfioro ricordandomi…
l’anima dimora,
tra soffici cuscini d’allegria,
tra i sorrisi che mi doni amandomi…
e quelli che ti dono amandoti;
L’anima dimora
nei giorni di sole…e in quelli di pioggia…
tra una lenta foschia
che abbraccia il corpo e l’anima mia.
Tutto -
una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta fra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece è soltanto
un brandello di bufera.
E se le nostre mani
si stringessero
in un altro sogno
noi costruiremo
un'altra torre
... nel Cielo.
Ho guardato questa città bruciare due volte
durante la mia vita
e l'evento più rilevante
è stato la reazione dei
politici di fronte
alle conseguenze
quando hanno
proclamato l'ingiustizia
del sistema
e hanno reclamato un nuovo
patto sociale per i disgraziati e per i
poveri.
Niente è stato modificato la scorsa
volta.
Niente sarà cambiato questa
volta.
I poveri rimarranno poveri.
i disoccupati rimarranno
tali.
Quelli senza casa rimarranno
senza casa
E i politici,
ingrassati dal paese, prospereranno
per sempre.
Nel migliore dei casi,
poesia, sarai letta attentamente,
commentata e ricordata.
Nel peggiore
sarai soltanto letta.
Terza eventualità:
verrai sì scritta,
ma subito buttata nel cestino.
Potrai approfittare di una quarta soluzione:
scomparirai non scritta
borbottando qualcosa soddisfatta.