Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Dopo l'acquazzone (Myricae)

Passò strosciando e sibilando il nero
nembo: or la chiesa squilla; il tetto, rosso,
luccica; un fresco odor dal cimitero
viene, di bosso.
Presso la chiesa; mentre la sua voce
tintinna, canta, a onde lunghe romba;
ruzza uno stuolo, ed alla grande croce
tornano a bomba.
Un vel di pioggia vela l'orizzonte;
ma il cimitero, sotto il ciel sereno,
placido olezza: va da monte a monte
l'arcobaleno.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Lacrima

    Lontano da uccelli, da greggi, da paesane,
    io bevevo, rannicchiato in una brughiera,
    cinta da una selva di noccioli leggera,
    in verdi e tiepide foschie meridiane.

    Che potevo bere in quella giovane Oïsa,
    muti olmi, cielo coperto, erba senza fiori.
    Che spillavo alla mia fiasca di colocasia?
    Un liquore d'oro, insulso, che dà sudori.

    Cattiva insegna d'osteria sarei stato.
    Poi il temporale mutò il cielo, fino a sera.
    Furon laghi, pertiche, stazioni, una nera
    regione, e nella notte blu fu un colonnato.

    L'acqua dei boschi moriva alla verginale
    sabbia, e il vento, dal cielo, ghiacciava acquitrini...
    Io, pescatore d'oro e di gusci marini,
    dire che non pensai di bere, come tale!
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sera

      Sera piovosa in grigio stanco.
      Tutto è così.
      Gli alberi secchi
      la mia stanza solitaria.
      E i ritratti vecchi
      e il libro intonso...
      Trasuda la tristezza dai mobili
      e dall'anima.
      Forse
      la Natura ha per me
      il cuore di cristallo.
      E mi duole la carne del cuore
      e la carne dell'anima.
      E parlando
      le mie parole restano nell'aria
      come sugheri sull'acqua.
      Solo per i tuoi occhi
      soffro questo male;
      tristezze del passato
      tristezze che verranno.
      Sera piovosa in grigio stanco.
      E va la vita.
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        Scritta da: fa
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Lettera positiva

        Che oggi regni la pace,
        che tu abbia fiducia in Dio che sa esattamente dove dovrebbe essere,
        che non dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla fede.
        Che utilizzi quei doni che hai ricevuto e che condivida l'amore che ti è stato dato.
        Che tu sia contento di sapere che sei Figlio di Dio.
        Lascia che questa presenza si adagi nelle tue ossae permetta alla tua anima la libertà di cantare, ballare, pregare e amare.
        Esiste qui per tutti e per ognuno di noi!
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          Scritta da: edelweiss
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Amare il mondo

          Ci impegniamo, noi e non gli altri,
          unicamente noi e non gli altri,
          né chi sta in alto, né che sta in basso,
          né chi crede, né chi non crede.
          Ci impegniamo:
          senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
          senza giudicare chi non si impegna,
          senza accusare chi non si impegna,
          senza condannare chi non si impegna,
          senza cercare perché non si impegna.
          Se qualche cosa sentiamo di "potere"
          e lo vogliamo fermamente
          è su di noi, soltanto su di noi.
          Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
          si muta se noi ci facciamo nuovi,
          ma imbarbarisce
          se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
          Ci impegniamo:
          per trovare un senso alla vita,
          a questa vita
          una ragione
          che non sia una delle tante ragioni
          che bene conosciamo
          e che non ci prendono il cuore.
          Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
          non per rifarlo, ma per amarlo.
          Composta giovedì 3 febbraio 2011
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ella in cielo

            Pregava Dio,
            pregava con fervore
            perché facesse di lei
            una felice ragazza bianca.
            E se ormai è tardi per simili cambiamenti,
            allora, Signore Iddio, guarda quanto peso
            e toglimene almeno la metà.
            Ma Dio benevolo disse No.
            Posò soltanto la mano sul suo cuore,
            le guardò in gola, le carezzò il capo.
            E quando tutto sarà compiuto – aggiunse –
            mi allieterai venendo a me,
            mia nera gioia, tronco colmo di canto.
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