Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

I due leader

Cacciari: il fascismo è lontano
Occhetto: il fascismo è vicino
Cacciari: ma dove lo vedi?
Occhetto: là, sul falsopiano
Cacciari: ma è solo un puntino
Occhetto: ma è enorme, sciocchino
Cacciari: è una nuvola bassa
Occhetto: è una squadraccia
Scusate se interrompo la conversazione
disse il capo del plotone d'esecuzione.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il mattino

    Ti svegli.
    Dove sei?
    A casa.
    Non hai potuto ancora abituarti:
    al tuo risveglio
    trovarti a casa.
    Ecco quel che ti lasciano
    tredici anni di carcere.

    Chi c'è nel letto, accanto a te?
    Non è la solitudine, è tua moglie.
    Dorme coi pugni chiusi, come un angelo.
    Le dona, essere incinta.
    Che ore sono?
    Le otto.
    Possiamo dunque star tranquilli
    fino a sera.
    È l'uso,
    la polizia non fa irruzione in pieno giorno.
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      Scritta da: fa
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La volpe e il sipario

      La mia poesia è alacre come il fuoco
      trascorre tre le mie dita come un rosario.
      Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
      sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
      sono il poeta che canta e non trova parole,
      sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
      sono la ninnananna che fa piangere i figli,
      sono la vanagloria che si lascia cadere,
      il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
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        Scritta da: Marco
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Versi di Congedo, a vietarle il lamento...

        Siano pur due, lo sono come i rigidi
        gemelli del compasso sono due:
        la tua anima il piede fisso che all'apparenza
        immoto muove al moto del compagno.

        E, se pure dimori nel suo centro,
        quando l'altro si spinge lontano,
        piega e lo segue intento,
        tornando eretto quando torna al centro.

        Così tu sei per me che debbo, simile
        all'altro piede, obliquamente correre:
        con la tua fermezza chiude giustamente il mio cerchio
        e al mio principio mi riporta sempre.
        Composta domenica 11 ottobre 2009
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