La mia poesia è alacre come il fuoco trascorre tre le mie dita come un rosario. Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore, sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida, sono il poeta che canta e non trova parole, sono la paglia arida sopra cui batte il suono, sono la ninnananna che fa piangere i figli, sono la vanagloria che si lascia cadere, il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
fino ad adesso hai scritto tu pe noi, ora sciviamo noi per te sperando che queste parole siano delle stelle che circondano il cielo in cui stai e quindi puoi leggerle.......grazie per le tue speciali poesie merini........ke tu possa sempre rimanere nel cuore di tutti noi......
Che ti giunga lassù questo mio commento,
fra il cinguettio di usignoli, e un suono d' arpa.
Che ti giunga fra le nubi,
il suono di queste mie parole,
portate dal vento,
per rallegrare una poetessa,
che brilla fra le stelle,
del firmamento.
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