Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

I due leader

Cacciari: il fascismo è lontano
Occhetto: il fascismo è vicino
Cacciari: ma dove lo vedi?
Occhetto: là, sul falsopiano
Cacciari: ma è solo un puntino
Occhetto: ma è enorme, sciocchino
Cacciari: è una nuvola bassa
Occhetto: è una squadraccia
Scusate se interrompo la conversazione
disse il capo del plotone d'esecuzione.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il mattino

    Ti svegli.
    Dove sei?
    A casa.
    Non hai potuto ancora abituarti:
    al tuo risveglio
    trovarti a casa.
    Ecco quel che ti lasciano
    tredici anni di carcere.

    Chi c'è nel letto, accanto a te?
    Non è la solitudine, è tua moglie.
    Dorme coi pugni chiusi, come un angelo.
    Le dona, essere incinta.
    Che ore sono?
    Le otto.
    Possiamo dunque star tranquilli
    fino a sera.
    È l'uso,
    la polizia non fa irruzione in pieno giorno.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il Natale del 1833

      Sì che Tu sei terribile!
      Sì che in quei lini ascoso,
      In braccio a quella Vergine,
      Sovra quel sen pietoso,
      Come da sopra i turbini
      Regni, o Fanciul severo!
      E fato il tuo pensiero,
      È legge il tuo vagir.

      Vedi le nostre lagrime,
      Intendi i nostri gridi;
      Il voler nostro interroghi,
      E a tuo voler decidi.
      Mentre a stornar la folgore
      Trepido il prego ascende
      Sorda la folgor scende
      Dove tu vuoi ferir.

      Ma tu pur nasci a piangere,
      Ma da quel cor ferito
      Sorgerà pure un gemito,
      Un prego inesaudito:
      E questa tua fra gli uomini
      Unicamente amata,
      Nel guardo tuo beata,
      Ebra del tuo respir,

      Vezzi or ti fa; ti supplica
      Suo pargolo, suo Dio,
      Ti stringe al cor, che attonito
      Va ripetendo: è mio!
      Un dì con altro palpito,
      Un dì con altra fronte,
      Ti seguirà sul monte.
      E ti vedrà morir.

      Onnipotente….
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        Scritta da: Marco
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Versi di Congedo, a vietarle il lamento...

        Siano pur due, lo sono come i rigidi
        gemelli del compasso sono due:
        la tua anima il piede fisso che all'apparenza
        immoto muove al moto del compagno.

        E, se pure dimori nel suo centro,
        quando l'altro si spinge lontano,
        piega e lo segue intento,
        tornando eretto quando torna al centro.

        Così tu sei per me che debbo, simile
        all'altro piede, obliquamente correre:
        con la tua fermezza chiude giustamente il mio cerchio
        e al mio principio mi riporta sempre.
        Composta domenica 11 ottobre 2009
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          Scritta da: Sylvia Drago
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Consigli a me stessa quando piove

          Dormi in silenzio

          Non far rumore quando non ci sei
          Coltivati
          ma non covare pietre

          i mattoni servono per costruire ponti
          i giorni per tessere
          il mattino per ricominciare
          la carne è pesante per ancorare all'amore

          Piangi, lasciati piovere, lasciati stare
          Riposati, lasciati vegliare
          Brinda, ci sono notti da ubriacare

          Se le tue mani ti sembrano opache
          dipingi le unghie di rosso

          Ricorda che per sopravvivere bisogna disobbedire

          Porta con te un ombrello a colori

          se non puoi vincerla, sfoggia la malinconia.
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