Gli occhi dell'amore Si vede tutto dallo sguardo che qualcuno ha, si capisce quando prova l'amore dentro ma non ha il coraggio di esprimerlo. Ha gli occhi lucidi, e quello sguardo che quando ti guarda penetra dentro, senza bisogno di dir neanche una misera parola.
Il mio cuore in mano non ti è bastato. Anche le "ragazzine" sanno amare... Ti lascio andare con le mani ancora occupate, perché non è facile riprendersi ciò che hai donato con amore... Io resto a mani vuote... perché tu, il tuo cuore l'hai preservato, forse per non soffrire. Lascia che una bambina ti insegni una cosa: chi ama è la persona più felice del mondo... quando crescerai ti renderai conto di cosa ti sei perso.
Metà mattina. Una Swift in riserva. Cazzo devo fare benzina! Via Gianturco. Un semaforo. Rosso. Specchietto. Occhiali da sole. Mani tra i capelli. Ho dimenticato il Labello sul comodino. Un minicooper grigio si affianca. Musica. È bello. Canta. Sottovoce. Sorride. Manda un bacio. Me la tiro. Mi giro. Un bambino parla napoletano. Non lo è. Vuole lavarmi il vetro. Accendo i tergicristalli. Lo lava lo stesso. Ha le mani stanche. Ha gli occhi tristi. Sorride. Un euro di felicità. Il cantante vuole che mi fermi. Verde. Prima. Faccio benzina. 20. Tutto sa di sempre. Di Minicooper. Di C3. Di Z3. Di Ml. Di X5. Tutto sa di sguardi. Di musica. Tutto sa di sempre. Di niente. Mia sorella è incinta. È bella. È innamorata. Prossimi angoli di cielo: Portogallo e Mexico. Ieri mi ha telefonato David. Cazzo è ancora preso. Usciamo? Ho un evento. Sabato? Sono a Roma. Domenica? Vado al mare. In settimana? C'è il negozio. Piace a tutte le mie amiche. Bello sguardo. Bei denti. Bel fisico. Bei soldi. Piace a tutte. A me no! A me non piace nessuno. O forse uno. Uno stronzo. Mi piace perché è come me. È un Diamante. Non lo sa. È un pazzo. Non lo sa. È mio. Non lo sa. L'amore ti incorona come una corona di spine È quella certezza che manca e mai arriva. È quel sorriso che lo racconta solo a te. È quell'andare e venire solo vostro. Perché siete maree di oceani. Siete maree di oceani di profonda ed incontrollabile umanità. Napoli oggi chiede pietà. Ha voglia di andare al mare. Di non guardare il listino dei prezzi di portarsi a casa una mignotta e dire a tutti Au Revoir. Napoli fallo. Lo meriti. Oggi ho mandato a fanculo un'amica. Si dice in giro che sono egoista. Troppo simpatica. Ma egoista. Che ho voglia solo di cazzi miei. Che non ascolto. Si dice in giro che me la tiro. Che so tutto io. Fanculo Ross. Si dice in giro? Cazzi loro. Fanculo al giro. Sono disponibile con chi voglio. Sono dolce con chi voglio. Sono io con chi voglio. E se non ti telefono oggi è perché non mi va. E se ho voglia di vedere uno che ha dieci anni più di me e ti sta sul cazzo sono cazzi miei E se ti piace così tanto David escici tu! Il Diamante dice: Fanculo. (e domani ti telefono... che ho voglia di fare jogging)
Silenzi. I tuoi fottuti silenzi: ritornano! Lontano. Febbre. Ancora? I pensieri tuoi sono ancora miei? Tu hai ancora voglia di labbra rosse? Di capelli lunghi e lisci da accarezzare di mare e piedi bagnati di vetri su cui appoggiare mani e acrobazie desiderate? Ma i silenzi ritornano e la voglia pure. Giuda! Sei proprio come Giuda! Ritorna per un po'. Meglio. Così non ci penso. Tu? Tu dove sei? E continuo a farmi male di te. E c'è un fiume di parole perché ci sono giorni in cui non esisti. Non esisti! E giorni in cui sei mio dentro nello stomaco mi prendi arrivi al cuore e li ti fermi per uccidermi un po' per toccarmi per desiderare ancora. (Fra un minuto me ne andrò anni luce da qui e non dovrò dire sempre di sì) Ma ora? Sono ancora qui! E vorrei stelle e luna incatenerei la tua anima al mio letto. Danzerei per te. Con te. Su di te. Ma se per caso non ti penso più. Se per caso il Diamante ti manda a fanculo per sempre... tu cosa fai?
E vorresti stare sola a pensare senza dare troppa importanza a ciò che ti dice la gente... eppure le parole che ancor non si son dette già risuonano nella tua mente facendoti impazzire... e ciò che si è detto o che ti hanno detto ti rendono debole facendoti riflettere su cose impensabili di cui prima non te ne importava niente... e stai li immobile cercando in qualche modo di svegliarti sperando che tutto questo sia solo un sogno ma invece no, è la pura realtà e cerchi con tutte le forze di far finta che nella tua vita non manchi niente solo per rendere le tue giornate più semplici e migliori.
Ma come fare? Qual è la soluzione? Io non l'ho ancora trovata perché mi dai il tormento in ogni istante della mia vita pensando a quei sentimenti che tu non proverai mai per me... e mi sforzo di pensare a vari attimi di noi due che so per certo che non si avvereranno mai... eppure tutto sembra così reale... così vivo che i miei pensieri mi illudono di cose che non potrò mai avere.
Spiegami. Come è possibile volere i baci, ma anche la morte di una persona.
Avere i brividi quando ti guarda, quando ti sfiora, quando respiri la sua stessa aria. Un incantesimo che avvolge. Dolce profumo che circonda i vostri corpi, come tante scintille. E quando lo sogni, avere nel cuore uno strano calore, che ti fa capire di essere il protagonista dei pensieri dell'altro. Avere una sensazione di assoluta completezza. Ti senti in pace. Sentire in corpo quella flebile fiamma dorata, procura una febbre piacevole.
Ridete al solo pensiero della vostra malattia. Vedete formarsi davanti ai vostri occhi il suo viso. Perfetto in ogni dettaglio. Poi vi voltate per osservarlo, ed allora la massima felicità. Incontrate i suoi occhi. Velati da una malcelata sorpresa nel vedervi voltata. Poi la dolcezza, unita ad uno strano tremito, si impossessa di voi. Abbassate entrambi lo sguardo. Non riuscite più a resistere al sentimento che trasuda dai vostri corpi, ormai palpabile nell'aria, come una brezza profumata. Procura una strana sensazione, vedere la propria mano tremare e sudare. Le tenete contro il ventre, per nascondere la realtà e l'evidenza. Vi sforzate a non voltarvi nuovamente, ma non resisterete a lungo.
Se questo è l'amore. Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento.
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Poi svanisce. In quel vento profumato che lo aveva tratto a voi. Il cuore più vuoto. Un peso che manca. Un peso di cui si sente la mancanza. Gli sguardi assenti. La felicità sparita. In una nuvola di fumo, veloce nel vento. Ti volti, sperando di incontrarlo, priva di speranze. Il vostro appuntamento mancato. La lontananza di un abbraccio che non sentirete più. Proprio allora. Quando la realtà sostituirà il vostro mondo di sogni.
Ne è valsa la pena?
Vedere i vostri sentimenti sfaldarsi. Raggrinzirsi. Infrangersi. Sentimenti profondi. Che vi hanno fatto ridere e piangere. Sentimenti pesanti. Allora vi apparirà
Se questo è l'odio. Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento. Il vuoto, la mancanza, il vento, le speranze. Tutto ciò che amate, odierete. Con la stessa intensità e sentimento. Amerete il vostro odio. Odierete il vostro amore.
Giornate strane passano Alla velocità della luce. Jogging al parco. Una città che si rialza. Un'amica innamorata. Un telefono che squilla e una sorella incinta. Tra carillon e luci soffuse aspetto ancora fragole da mangiare le stesse di mesi fa. Chiuso! Con te avevo chiuso. Lo avevi detto anche tu. Solo tu. Ed io arrogante ed orgogliosa sono partita. Due mesi. Per te una nuova primavera. Forse! Oppure letti caldi in cui dormire. Ora: Sei tornato. Sabato. Sei tornato. E come se non fosse successo nulla come se due mesi fossero due giorni attendi le mie labbra... ed io? Io ancora attendo le tue. (e com'era? Cosa ti ho detto? Riferisci... o meglio ancora fottitene di lei, se c'è fottitene... e pensa a quello che possiamo fare!) Bene. Lo hai fatto. Ed io con te!
Non chiedermi come sto... perché stanotte ho il buio dentro. Un buio fatto di castelli neri. Ritorna Jeff in questa serata strana Eppure un'ora fa ridevo. Eppure un'ora fa speravo ancora. E ritiro! Ritiro ciò che ti ho detto... Ritiro quello che ti farei. Ritiro la passione che ho per te... E mentre ieri avevo deciso ti volevo ancora qui con me... ora affondi tu e la tua voce del cazzo. E non mi chiedere perché. Una stronza lo sa. Ed ora anch'io.
Quei 21 grammi li vorrei riflessi allo specchio. 21 lati da osservare con minuzia. Tocchi leggeri per saziare la curiosità. 21 grammi di lecca lecca fragola e panna. È brava. Si vede. Da notti la emme grida. Troppo poco. Aussi. Senza ritegno. Chiede. E di 21. Uno che non c'è. Lei chiede: Ali. Nuvole bianche. Trofei di vocali. E sapori nuovi conosciuti. La emme grida. Dovrei accontentarla.