Scritta da: NikkiPinki
Il tuo nome
scrivo
e non conosco confini,
i tuoi... sì,
i confini tuoi... non li ho mai visti.
Dipingo il tuo volto
di blu e d'argento...
e non conosco confini,
i tuoi desideri...
li accarezzerei volentieri
li accosterei ai miei...
per farli diventare una cosa sola,
eh sì
una
cosa
sola...
i desideri tuoi sui miei...
La città
oggi era grigia,
grigia come te,
solo gli occhi erano blu...
quelli sempre,
quelli ovunque,
e la voce sembrava di vetro...
tre volte.
E tra la gente...
tra occhi curiosi...
ti pensavo...
Ho deciso:
ultima fermata,
il treno
l'hai perso
(punto)
forse.
Anonimo
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    Scritta da: NikkiPinki
    Pensavo
    che potremmo andare a New York a giugno...
    oppure alla casa al mare...
    fare tutti i giorni l'amore...
    e morsi di nuvole...
    sei volte
    oppure dieci...
    il letto
    il muro
    la scrivania e il comodino...
    il divano
    il tavolo
    la vasca e la lavatrice...
    la sabbia e il mare
    la barca
    la macchina
    il parcheggio
    e la casetta abbandonata...
    Pensavo
    che se fossi qui
    lo farei...
    ora
    oggi
    e ancora.
    Anonimo
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      Scritta da: NikkiPinki
      Pensavo
      che forse
      potresti anche cercarmi tu
      ogni tanto...
      Perché ridi?
      Dico sul serio...
      prendi il telefonino
      scrivi un messaggio
      e lo invii al treduezero
      oppure al tretreotto... scegli tu...
      non è tanto difficile...
      potresti riuscirci...
      potresti provarci.
      Decifrando quel 18 febbraio...
      non è cambiato nulla...
      è così?
      ... ed ora che l'ho capito che si fa?
      Ora che tu sei tra milioni di facce nuove
      ed io qui... che si fa?
      Ora che più di una ti vorrebbe... che si fa?
      No dimmelo... perché voglio saperlo.
      Anonimo
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        Scritta da: NikkiPinki
        Fammi male...
        prendi tutto quello che vuoi
        è tuo...
        feriscimi e poi fotografa gli attimi...
        Non ti chiederò mai
        di te...
        Non lascerò che decidi per Noi
        ti ricordi le stelle?
        Eravamo Noi... eravamo tu ed io...
        Fammi male...
        prenditi il rosso
        prenditi il cuore...
        Incatemi...
        Fa di me ciò che vuoi...
        Baciami
        e se vuoi lasciami morire...
        Ma non lascerò che decidi per Noi
        Fammi male
        male
        e ancora male
        allontanati
        e poi torna
        e dammi un bacio...
        Ma non lascerò che tu decida per Noi.
        Anonimo
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          Scritta da: NikkiPinki
          Luna... stelle... oro... luce... magico
          universo... colorare... sogni...
          lascio perdere... ricomincio...
          aspetto... non aspetto... chiudo la porta... e si apre un portone...
          chiudo il portone... e si apre la finestra... meglio chiudere va... che tira vento...
          chiedo... e non ho risposte... rispondo... ma lui non chiede
          do un calcio alla fortuna... e la fortuna mi chiama Stronza...
          starnutisco senza far rumore... e tutti mi chiedono se lo faccio apposta...
          ma rispondo che io gli starnuti li ho sempre fatti così...
          mio nonno aveva gli occhi azzurri... i figli no... ma perché?
          Mio cugino ha gli occhi azzurri... io no... ma perché?
          Mangio sempre mandarini... Odio ormai i mandarini...
          a volte mi incanto a guardare le donne...
          a volte mi incanto a guardare il tramonto...
          a volte mi incanto a guardare te...
          a volte il vento mi rischiara le idee...
          a volte il vento lo prenderei a botte...
          a volte la pioggia mi cade sul viso...
          a volte la pioggia mi bagna i vestiti...
          Amore mi saluta tutti i giorni...
          ed io sono perennemente maleducata...
          Amore mi chiede perché non saluto mai
          ed io non so che rispondere...
          mi scuso e mi scanso di nuovo...
          Amore ha detto che io non l'Amo...
          ed io quasi me ne frego... forse davvero non l'Amo...
          Amore è incazzato... ed io me ne sbatto... tanto non l'Amo...
          La Luna mi ha detto che sono bella l'altra sera...
          Le Stelle mi hanno dato un bacio con la lingua...
          Il Cantante ringrazia la Fan
          e la Donna se l'è dimenticata a Napoli...
          L'Uomo dice di essere lunatico
          e la foto col costume non gli è piaciuta...
          Nella prima canzone sembrava di ascoltare Jeff...
          nelle altre ascoltavo Te...
          Quando cazzo passerai di qua...
          che Amore e Fortuna sono dalla nostra parte...
          Non senti le onde?
          Non vedi il mare?
          Anonimo
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            Scende la neve purificatrice
            La domenica mattina
            Mentre dalla finestra io la guardo
            Ondeggiare nell'aria e posarsi
            Sulla cuccia del cane stanco
            Troppo stanco
            Per potersi alzare e correre per i prati.
            Bianchi
            Scendono i coriandoli di ghiaccio
            E si posano sul mio volto
            E sui miei capelli neri
            Intanto che il mio respiro si
            Espande lento nell'aria.
            Tutto è coperto,
            mascherato
            dalla fredda corazza bianca
            che racchiude un mondo
            ancora più freddo.
            Il mio corpo è paralizzato
            Non posso e non voglio
            Muovermi.
            Anche sulla mia anima
            Cade la neve.
            Tutto si è congelato
            Il caldo dei vecchi momenti
            Si sta spegnendo
            Delusione
            Tristezza
            Consapevolezza
            Rabbia
            Rassegnazione
            Stanchezza
            Ogni petalo cristallino
            Porta un fardello
            Insopportabile
            Ed al contempo
            Una fresca rinascita.
            Neve purificatrice
            Ti prego
            Conserva i momenti
            Ibernali per l'eternità
            In piccole sfere trasparenti
            Custodiscile
            Fino al nuovo avvenire
            Quando il sole tornerà
            Per liberarli nuovamente
            Quando io non ci sarò più.
            Anonimo
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              E se domani

              E se domani andrai via
              Resterò prigioniero del vuoto
              Carezzerò triste il tuo pensiero Vivrò memore del tuo volto
              Vivrò della dolcezza
              Che mi hai dato
              Di ogni momento buio
              Di ogni attimo di luce
              E ti amerò ancora
              Come so amarti io
              Con il tormento nel cuore
              Con l'estasi dei sensi
              E vivrò pieno di te.
              Anonimo
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                Tienimi con te

                Tienimi con te con tutte le tue forze,
                per tutto il tempo che ti ho amato sopra ogni cosa,
                per tutti gli attimi,
                per tutti i gesti che ti hanno mostrato il mio amore,
                per il nostro bambino mai nato,
                per tutto l'amore che ti ho dato,
                per tutto quello che non sono stato capace di darti,
                per tutto quello che avrei voluto darti ancora,
                per tutto quello che questo amore spezzato non ha saputo donarti.
                Anonimo
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                  Scritta da: ixina

                  Il perché dei silenzi

                  Amore mio stasera non sarà come le altre
                  Anche i giorni che seguiranno avranno un po' di tristezza.
                  La vita e diventata vita quando conobbi te
                  E adesso?
                  Cosa rimane adesso?
                  Tanti giorni amari da mandare giù
                  La mia felicità e andata via con te
                  Ancora mi chiedo il perché ci siamo persi
                  Il perché di tanti silenzi
                  Il perché dovrò' pensare la mia vita senza te
                  Amore mio stasera non sarà come le altre.
                  Anonimo
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                    Scritta da: Daduncolo

                    Sento le sirene

                    Sento le sirene di
                    tanto in tanto,
                    recluso in profondo
                    rifugio segreto,
                    trascorro la gran
                    parte dei miei giorni,
                    la luce di una candela
                    e qualche buon libro
                    ammazzano il tempo
                    infinito.

                    Una radio trasmette
                    notizie mentre lo
                    sguardo segue le
                    mie orme nella
                    stanza buia.

                    Il riflesso sullo
                    specchio, il tocco
                    delle campane di città,
                    una pena infinita
                    e una speranza lontana
                    anni luce.

                    Sento le sirene di
                    tanto in tanto, la paura
                    cresce nei miei occhi,
                    l'intenso suono arresta
                    il mio respiro, il
                    marciare interrotto dei
                    soldati verdi nelle strade
                    è un continuo precipitare
                    nel vuoto.

                    Non mi resta che pregare,
                    lo faccio di tanto in tanto,
                    quando non riesco a
                    svegliarmi da un brutto
                    sogno.

                    Sento le sirene di
                    tanto in tanto,
                    come di tanto in
                    tanto osservo la
                    stella di David
                    sul mio braccio.

                    Piango nel silenzio,
                    il ricordo di mia moglie
                    uccisa nel grigiore dei
                    miei occhi, sale la
                    rabbia al cielo, tento
                    di trovare un po' di
                    giustizia, inseguo
                    invano quel desiderio
                    fiorito nel cuore, il
                    nostro sogno di famiglia
                    è divenuta una lontana
                    stella nel cielo.

                    Sento le sirene di
                    tanto in tanto, l'aria
                    è infetta da rancore
                    e noi esule anime
                    costrette a fuggire
                    per continuare a
                    vivere nella terra
                    del genocidio, abbiamo
                    mollato, il coraggio
                    ci è mancato.

                    Sento il mio destino
                    marciare nel campo
                    della morte, sento
                    il vento soffiare
                    così forte, che
                    penso d'esser
                    divenuto già
                    polvere.
                    Anonimo
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