Scritta da: Lucrezia M.
in Poesie (Poesie anonime)
L'alba di Dicembre ha illuminato
le copiose lacrime
su codesto piccolo fiore
sbocciato delicatamente nel freddo
del tuo cuore.
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L'alba di Dicembre ha illuminato
le copiose lacrime
su codesto piccolo fiore
sbocciato delicatamente nel freddo
del tuo cuore.
Tra le onde del mare
Strazianti i tuoi tormenti si perdono
E il vento tra le chiome
Ricorda i tuoi lamenti
Tra gli scogli
Si infrangono le tue paure
E il tuo profumo tra la sabbia
Ricorda le tue sofferenze
Rimpiangerai di avermi perso
Rimpiangerai i bei momenti
Rimpiangerai il nostro amore
Ma vaga tra i tuoi ricordi
E perditi tra i tuoi sogni
Tra le montagne
Dolenti le tue grida echeggiano
E la pioggia sulla roccia
Ricorda la tue pene
Tra le lucenti stelle
Vagano tristi i tuoi pensieri
E la luna nella notte
Fa risplendere le tue lacrime.
Riesci a vedere?
C'è sempre il sole ad illuminare la strada
E tu, che vedi solo le tenebre
Osserva oltre le nubi
E vedrai il mondo splendere
Quando pensi che la luna non potrà vantarsi
Osserva le stelle
E cerca di volare
Riesci a vedere?
Apri gli occhi e guarda il mondo
Impara a volare
E non tornare
Rimani libero e vola
Perditi nel sogno e non tornare
Riesci a vedere?
La tua vita non è finita
E tu, che vedi solo il buio
Osserva oltre la notte
E vedrai il sole illuminarsi
Quando credi che il vento è troppo potente
Osserva il mare
E vedrai il contrario
Riesci a vedere?
Apri gli occhi e guarda il mondo
Impara a volare
E non tornare
Rimani libero e vola
Perditi nel sogno e non tornare
Vaga nei tuoi pensieri
Lascia che la tua mente si liberi
E vola.
Se mal t'ho recato
non sarò mai perdonato
dentro di me rimango
soggiacendo giù nel fango
con pazienza aspetto
animo a dispetto
addio al caldo sol
accoglier tal mio cor.
Veste di gioia un volto senza storia.
Perché nato sotto le sue fortunate spoglie
Mai ha dovuto urlare per comunicare le sue gioie
Perché di tanta bellezza era ricoperto
E lo sguardo di deboli occhi
Incantava narrando presunte storie di vento.
Oh perché dunque mi lascio ingannare da te bellezza,
apri la tua florida bocca e non ascolto
ciò che sussurri
perché mi basta solo guardarti
per il cuore incendiarmi.
Ingiusta sei Bellezza
Poca fatica recherai a chi da te sarà vestito
Perché viviamo in un mondo immaginario
Dove tu bellezza siedi su un trono fatto di pezza.
Non sappiamo chi sei Bellezza
Non puoi essere un trucco che dipinge le labbra di rosso, no!
Non una pelle che da macchine artificiali di color ebano sarà baciata, no!
Sarai la Vanità di chi ti veste e quindi di sicurezza e orgoglio la tal anima investe?
No...
Bellezza non sei tutto ciò.
Dimmi oh bellezza che ancora nessuna bianca mano ti ha raggiunta
E resterai ancora tra le Volte Celesti, sorridendo beffarda di chi crede di averti raggiunta
E avuta.
Non vedo attorno a me nessuna persona o semplicemente essere umano che ha racchiuso in sé il tuo segreto.
Ti vedo forse nel fascino di un tronco di quercia
O nelle sfumature d'Oro delle foglie su un prato d'erba
Abbandonate così
Come le mie gloriose e utopiche sensazioni.
Divorami,
sono carne e sangue.
Poi muori dentro di me,
lentamente.
Io sono la Vita.
Attraverserò la strada
ascolterò musica
camminerò fiera
accetterò il suo sguardo
saluterò con un sorriso
gli passerò di fianco
lascerò scorrere il tempo
mi cadrà un libro
lo raccoglierà scusandosi
ci guarderemo fissi
e poi
come neve al sole
mi scioglierò...
Guardami
non sono più io...
Perdonami
se non ho più il coraggio...
Feriscimi
lo capisci che non sono io il tuo destino...
Uccidimi
ma tanto sono già morta...
Sola
nella stanza vago
inutili discorsi e parole infinite
perle e rose appassite
e guardo una notte non mia
una notte di stelle e coralli
riconosco tutti i miei sbagli
Un attimo è andato via...
ed è un attimo nella vita mia...
Prigioniero è colui che
assente, incosciente alla sua anima mente...
Prigioniero di un dolore che nelle vene scorre...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
Prigioniero, è forse eresia?
Il dolore è parte di te, Prigioniero ascoltati...
sangue... rosso... profondo
sangue voglio di te... ubriacarmi...
Prigioniero di un folle destino
ascoltati...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
decidi per me... vivi per me... ascolta...
acqua bevo... di te... del tuo respiro...
Prigioniero... catene d'argento color... con te per sempre
ed io... io muoio.
Voglio rubarti l'Anima,
accarezzare la A e poi sentirla mia,
lasciare che la notte scende su di noi
e aspettare il giorno
e così finché le notti non si incrociano
e i giorni non finiscono,
finché nei tuoi occhi non rivedo più i miei...
Scrivo di Anime,
due, vaganti
e ora sempre più lontani,
lascio per un po'... lo sai,
ma poi ritorno,
sempre.