Scritta da: Elisabetta

Il coriandolo

Il coriandolo è un coso impertinente
che approfitta di tutte le occasioni,
del risvolto nel fondo dei calzoni,
d'una bocca socchiusa e sorridente.
S'appiccica, s'insinua, s'introduce
anche colà dove non giunge luce
e per provar che manca di rispetto
quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
Anonimo
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    Scritta da: Elisabetta

    Il girotondo delle maschere

    È Gianduia torinese
    Meneghino milanese.
    Vien da Bergamo Arlecchino
    Stenterello è fiorentino.
    Veneziano è Pantalone,
    con l'allegra Colombina.
    Di Bologna Balanzone,
    con il furbo Fagiolino.
    Vien da Roma Rugantino:
    Pur romano è Meo Patacca.
    Siciliano Peppenappa,
    di Verona Fracanappa
    e Pulcinella napoletano.
    Lieti e concordi si dan la mano;
    vengon da luoghi tanto lontani,
    ma son fratelli, sono italiani.
    Anonimo
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      Giornate grigie, rianimano trascorsi sentimenti,
      bagnano di malinconica tristezza ogni parte dell'essere,
      come stagioni piovose sull'incontaminate terre selvagge;

      Terre pure ed immacolate,
      come la tua pelle mai sfiorata;
      il ritmo dei tuoi sospiri, antiche danze di tribù dimenticate;
      ridenti parole, calde come il sole di campi estivi, macchiati dal rosso dei suoi dolci tulipani.

      Un cielo terso privo di pensieri;
      una calda coperta, che asciuga il fradicio cuore annegato, nel triste inverno di questa mattina.
      Anonimo
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        Ho scritto poesie

        Ho scritto poesie su pezzi di carta
        Le ho recitate alla luna
        Che aveva il tuo stesso identico umore

        Ho scritto delle tue labbra
        Che si posano sulle mie
        Ho scritto del tuo corpo
        Che si stringe a me

        Ho scritto di quello che sento
        E non riesco a fermare il tempo
        Perché questo momento resti eterno.
        Anonimo
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          Scritta da: NikkiPinki
          Se ti chiedo
          un bacio
          tu
          cosa mi dici?
          L'altalena potrebbe piacermi...
          e potrebbe piacere anche a te.
          Se si unisse
          il bianco e il blu...
          Se i baci diventassero trecentotrentatré
          e ci facesse compagnia
          una notte di marzo...
          Le ore potrebbero fermarsi.

          E se le mani
          curiose
          decidono di disegnare...
          tu
          cosa fai?
          Il freddo potrebbe mischiarsi al caldo...
          e il bianco si unirebbe al blu
          di nuovo...
          E se i corpi
          si muovono da soli...
          Il mio balla sul tuo...
          tu
          cosa mi dici?
          Il ghiaccio potrebbe sciogliersi...
          potrei dissetarmi.
          E l'Anima mia
          ruberebbe la tua.

          E se alla fine
          tu
          mi chiedessi un bacio
          io
          cosa faccio?
          Le bocche sarebbero vicine
          e le lingue potrebbero parlare...
          Potrei stare ad un centimetro
          da te...
          e sentirti respirare...
          Nel frattempo
          si gela.
          Anonimo
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            Scritta da: NikkiPinki

            Su un'isola

            Sopra un'isola
            della mia mente
            vorrei portarti...
            dove tutto gira all'inverso...
            dove le parole sono importanti
            e i silenzi di più.
            Dove ci si capisce
            guardandosi negli occhi...
            e si ride stando a testa in giù.
            Dove puoi volare, anche se non hai le ali
            dove l'acqua è trasparente davvero...
            e le caprette ti fanno "Ciao"...
            dove i prati sono sempre in fiore
            e le rose son solo blu...
            dove le Anime e i Manga
            sono biscotti da mangiare...
            e il Festival di Sanremo si conduce da solo.
            Sopra un'isola
            della mia mente vorrei portarti...
            rubarti l'Anima...
            accarezzare la A,
            prendere tutto il miele
            e lasciare che si unisca alla mia
            colorare con le labbra
            il rosa della pelle,
            contare con le dita della mano...
            e perdersi nella matematica dei nei.
            Guardarsi negli occhi e volersi di più
            averti tra le mie gambe... e non saziarmi mai
            fermare gli attimi... in un respiro.
            E lì dove tutto gira all'inverso,
            dove si sorride a testa in giù,
            altre due anime si sono amate,
            lì... capita spesso.
            Anonimo
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              Anna

              Anna,
              come la luce di un mattino inaspettato
              che filtra sicura
              attraverso ogni apertura sul mondo,
              così è il tuo sorriso
              così si presenta ai miei occhi la tua dolcezza.

              Anna,
              cascata gelida è la tua voce,
              risveglio dall'opaco tepore dell'ignoranza
              sono le tue parole;
              trovo la morte
              nelle tue risate
              troppo sincere per appartenere
              a quest'insensibile terra.

              Anna,
              soffro nel sentire il tuo profumo
              temo di vederlo aleggiare nell'aria
              come un tormentoso e incantevole fantasma
              durante la tua assenza.

              Anna,
              mantello di seta lucente
              i tuoi capelli
              si confondono
              giocano,
              con la meraviglia
              dei tuoi occhi castani.

              Anna,
              esiste ancora l'amore?
              Tu lo puoi saPere,
              libro di un piccolo mondo
              sei saetta,
              illuminami, fulminami!

              Anna,
              ti amo, forse.
              Anonimo
              Composta martedì 29 marzo 1994
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                La pace che avevo

                La pace che avevo è andata via con te
                la forza è finita nel fiume dell'indifferenza
                il cuore annoiato, mi chiede di te

                ho di nuovo il niente intorno
                troppo spazio che non so colmare
                il tuo viso che non so cercare

                ho perso la gloria di un tempo
                quando portavo te sull'altare dell'amore
                oggi sono un finto guerriero

                troppo stanco per lottare
                che ha promesso di riposare
                in attesa di vederti tornare.
                Anonimo
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                  Se un giorno

                  Se un giorno non potrò pronunciare il tuo nome
                  Sarà perché sono diventato muto.
                  Se non riconoscerò il tuo volto
                  Sarà perché sono diventato cieco
                  Se non sentirò la tua voce
                  Sarà perché sono diventato sordo
                  Ma anche se muto, cieco e sordo
                  Il mio cuore si accorgerà di te
                  Parlerà, ascolterà e vedrà
                  E sentirai l'amore sgorgare
                  Come una sorgente d'acqua pura
                  Diverrà un ruscello, un torrente e poi un fiume
                  Che strariperà nel mare immenso
                  Come il mio amore.
                  Anonimo
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                    Perché ti amo

                    Un giorno mi hai chiesto perché ti amo
                    Ti amo per la luce che ha trafitto il buio
                    Per il calore del tuo corpo
                    Ti amo per il mare in tempesta
                    Che hai portato dentro di me
                    Per la pace di un tramonto incantato
                    Che ho inventato per te
                    Per la dolcezza della tua bocca
                    Ti amo per ogni parola
                    Per ogni sorriso, per ogni dolore
                    Che mi hai donato
                    E ti amo per le notti che non ho dormito
                    Ti amo per le lacrime che ho versato
                    Ti amo perché non so fare altro
                    Che amare te.
                    Anonimo
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