Scritta da: Paolo Broni
ALITALIA
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(Sempre in ritardo alla partenza, sempre in ritardo all'arrivo)
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(Sempre in ritardo alla partenza, sempre in ritardo all'arrivo)
Tu per me sei
Incantevole come il sole
Allora io non posso rinunciare
Mai a te perché
Ormai sei mio.
Son qui seduta
E penso a te
Immagino te al mio fianco
Una volta ci sei stato ma
Non è stato come volevo
Sei stato al mio fianco per poco
Ora che non sei qui con me
Grido sempre più forte affinché torni
Non vedo altro che noi nella mia mente
Oramai sein incancellabile.
Mai e poi mai
Amerò qualcuno tanto come te
Ritorna da me ti prego
Con tutto te stesso amami
Ora e per sempre ti voglio
Ti amo, ti adoro
Irrangiungibile amore mio
Vorrei volrae con te
Oltre il mare
Girando intorno al sole
Luce che si confonde con
I tuoi occhi splendenti
Ormai troppo lontano per me.
Ho capito che
non mi posso arrabbiare col mondo
non mi posso stancare della vita
non mi posso annoiare del tempo che passa
Ho capito che
mi devo indignare delle ingiustizie
mi devo giocare per i diritti
mi devo rallegrare dei sogni
Solo questo posso fare.
Null'altro.
Sono a sorvolare il mio deserto
vuoto ormai del aria da vivere
eri arrivato come un vento
eri rimasto come il fuoco
che accesi il mio cuore fermo
da una vita senza battito
sperando il tuo amore
le tue parole erano la fiamma
e dopo di te non resta che aria
amore non se più tornato
e io non ho più vissuto
sono la sabbia in fondo
a questo orologio che ha finito il conto.
Desidero ciò che non posso avere ma questo poco importa: so che non posso averlo!
Non lo posso avere eppure lo desidero e questo è ciò che più importa: sa che lo desidero!
Cinereo nel vermiglio vaga il mio desiderio.
Non cerca perché l'ha trovato non brucia perché l'ha perduto!
Giungi notte col tuo oscuro oblio!
Calate tenebre e colmate il mio vuoto!
Dormi ora spirito mio
perché domani il desiderio anelerà nuovamente l'ignoto!
Torpore, malinconia,
scivoli fra i miei pensieri,
come la sabbia di una clessidra,
che non verrà mai girata.
Dolore, nel pensare,
paura nel dormire,
e sogno in una notte di stelle che splendono,
occhi tuoi...
Piove.
E mentre le gocce ticchettano sull'asfalto
un pensiero arriva da lontano.
Le lacrime sgorgano dagli occhi
scivolano piano, testimoni silenziose
del dolore che ho dentro.
I miei occhi muti, ti osservano da lontano,
ma non ti raccontano la sofferenza
che ho provato, no, l'orgoglio glielo ha impedito.
Così sto qui, a pensarti in silenzio, a guardarti
di nascosto, mentre tu, forse, pensi che
questa pioggia sia solo tua.
Tempo.
Inesorabile compagno,
odiato nemico.
Dalla felicità dell'amore,
alla consapevolezza della solitudine,
ed il tempo che dovrebbe dar conforto,
rende tutto più amaro.
Ed ora, 22 Settembre,
anniversario di quel che era,
e che non hai lasciato potesse essere,
sono qui, a scrivere.
Scrivo qualcosa che brucia ancora,
sulla mia pelle, sulle mie labbra,
direttamente impresso a fuoco,
sul cuore.
Odiami. Portami rancore.
... ma non dimenticare mai.