Scritta da: Cla Massi
in Poesie (Poesie personali)
Tramonto d'infanzia
Desolata
La distesa d'animo
Si ricopre
Del nero
Come d'una notte
Senza stelle
Al tramonto della lacrima
Il cielo si rinchiude
D'un oscuro impenetrabile.
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Desolata
La distesa d'animo
Si ricopre
Del nero
Come d'una notte
Senza stelle
Al tramonto della lacrima
Il cielo si rinchiude
D'un oscuro impenetrabile.
Credo che nulla possa
sfuggire
al controllo del cuore.
Quell'organo posto nella cavità toracica
che tutti hanno.
Forse.
Credo che nemmeno Tu,
che me lo hai rubato
puoi fuggire da esso...
nemmeno Tu
puoi credere di esserne immune.
Da quello che comanda.
Da quello che vuole che tu faccia.
E vai
per mari... e Sirene.
E non ti fermi mai.
Tra pochi giorni
valigie e cartoline.
Tra chissà quanto
le tue parole...
E leggere numeri
che fanno male
e vedere foto
e Tu.
Non ti voglio
E chi lo dice che sei lì?
E chi mi dice che non pensi a me?
E se i baci che regali fossero per me?
E sto bene
facendomi male
di te.
E come si può, la notte,
dopo risate e sabbia
stare qui?
A volte penso
che è il Cuore
che comanda.
E mi chiede spesso
di te.
Che gli dico?
"Prima o poi..."
Mi lascio cullare
e tra mani amiche
vivo.
Sembra ieri
sembra settembre
sembrano occhi innamorati.
Ho come la sensazione...
di tornare lì
di ritrovarmi a scriverti
e di chiedermi il perché.
Non c'ero.
Non avevo voglia.
Non ti ho più visto.
Ho pensato di chiamarti... ora...
L'ho fatto.
Dormi.
Dormi?
Mi sono pentita.
Nell'attesa
ho scelto un blog
il mio
per dirti
ancora una volta
che voglio solo te.
Basta... questo mi basta.
C'è qualcuno che voleva sposarmi
diceva dopo anni...
quali anni?
Anni.
C'è qualcuno che addirittura fissò una data.
E allora
son scappata
son tornata
son qui ora
che mangio una mela rossa.
Al mio compleanno quest'anno
mi ha mandato rose
bianche
al mio onomastico
mi ha mandato rose
bianche
al mio funerale mi porterà
rose rosse?
Una mia amica si sposa.
Tra bomboniere e confetti
aspetta
un uomo che ama
lei dice
aspetta di regali e flash.
Ed è felice.
E come sarebbe il mio?
Vestita di seta bianca
ed un velo lungo metri
mi sposerei sulla spiaggia
Mi sposerei tra palme e sabbia
e tanta vodka gelata.
Mojito per me grazie!
Uno sposo il mio
di poche parole
un "sì" d'amore
e labbra da mordere e baciare.
Un prete con rughe
ed occhi buoni che sorridono.
E bambini
e fiori colorati.
Ed inviterei
l'Amore.
Sarei una sposa
vera
Una sposa che ama
non solo quando conviene.
E farei l'amore per ore
e abbracciarsi per ore.
Una libertà la mia che sa di partenze e ritorni.
Sa di abbracci
e telefoni spenti.
Sa di "ti amo"
Sa di "ti odio"
Una libertà che è solo mia
che non trova parole
che scorre nelle vene.
Una mia amica si sposa.
Ed il suo non aver paura
mi mette paura.
Non sono fatta per il matrimonio
non sono fatta per anelli
case
e catene
non sono fatta per le domeniche dai suoceri
sono fatta per L'amore!
Ho chiesto
al bambino delle caramelle
di darmene due euro.
E anche quelle morbidose bianche e rosa.
Ciuciù... si chiamano qui.
Morbide delizie sotto il palato.
Sono arrivata ad otto di euro
Amica mi ha fermato stasera.
Per me non c'è prezzo.
Non c'è prezzo per quel gusto di fragola
per quel morbido che coccola la bocca.
C'era una festa... c'erano cantanti... c 'era musica e c'era gente.
C'era la Swift in seconda fila
e tre amiche che rassicuravano.
C'era un ragazzo di poche parole
che fissava occhi e bocca.
Che non trovava le parole
ma che chiedeva.
Erano dolci
che arrivavano al cuore
che chiedevano
era.
Un silenzio di parole.
C'era un suo amico che giocava con i miei capelli
e c'ero io che più di una volta
ho guardato male.
C'erano amiche che ridevano
di capelli e di occhi permalosi.
C'erano le sue telefonate
e la sua gelosia.
C'erano le mie dita
a spegnere il telefono.
C'erano le mie prese per il culo
e il mio sentirmi solo mia.
C'erano foto e caldo
C'era la mia borsa che chiedeva pietà.
C'era acqua e Bacardi alla pesca
c'erano mani che battevano
e bocche che cantavano
C'era il dialetto napoletano.
C'erano fuochi
e mazzate
C'erano ragazze vestite di giallo
C'era anche quello fidanzato
che tra baci
rubava occhi soli.
E poi a cercare una macchina
che non si trova più
tra clacson e canzoni dedicate
tra numeri sbagliati
rossetti e smalto.
(La lontananza
sai
è come il vento
che fa dimenticar chi non s'ama!)
anni
tra treni
autostrade
arrivi e partenze.
Anni
a crederci ancora
tra regali e telefonate
tra weekend e amore.
E stasera che ti volevo con me
stasera che avrei voluto
le tue mani
i tuoi sorrisi
la tua bocca
dove cazzo eri?
Stasera che avrei voluto dirti
ti amo
dov'eri?
Tra il tuo lavoro
la tua macchina
e la tua casa
ed io dov'ero?
Ero qui
a non pensarti
a non pensarti più
a sentirmi libera
a non chiedere più
a non chiederti più
e mi sta bene ora.
Ma ho voglia di farti del male
continuo a farti del male.
Tu non la sai
ma è così.
Si riparte alla grande.
Come quando le dita incrociano quelle dita
che ami
quelle dita che se le tocchi danno
fantasia colore tormento e vento.
Si riparte con qualche chilo in più
e qualche livido di troppo
tra carezze e percussioni.
Si riparte senza fermarsi
tra treni persi
e baci sognati.
Si riparte senza sosta
con questa estate che non vuol venire
e il desiderio di fermare la musica.
Una musica che conosci
che ti ha accarezzato e
che non ti lascia stare.
Si riparte con le stesse amicizie
le stesse sorelle
le stesse mamme
e gli stessi fidanzati.
Si riparte con l'iPod e le cuffie.
Si riparte tra maschere vecchie e nuove.
Si riparte tra matrimoni e fiori
e nuovi desideri.
La Fortuna è come se mi amasse
è come se fosse talmente innamorata
da non lasciarmi mai,
da seguirmi
da accarezzarmi
è una gatta.
La Fortuna mi ospita tra A, B, C ed emozioni
e poi mi lascia lì da sola.
È gelosa. Non trova pace. E le conferme sono poche.
C'è una specie di fresco settembrino stanotte.
Un leggero brivido che sale.
Ma si sa le mezze stagioni non esistono più
dice sempre mia madre.
La vida è mia
ed io cambio direzione.
Delice è il mio nuovo nome
avrò anche poca immaginazione
ma delice suona bene.
Notte gente.
C'è un vento che
scompiglia i capelli.
Lo senti se ti avvicini alla finestra
a quest'ora
ora.
Ha un modo particolare
di accarezzarmi il Vento.
Sembra vestirsi di me
sembra appropriarsi di quella pelle
ambrata dal sole
sembra che gli appartengo.
Le finestre di fronte sono aperte
come se tutti gelosi
ne volessero un po'.
Quel po' che accarezza e corteggia.
Come un fidanzato innamorato
cerca conferme
che non do.
Che non ho.
Un pensiero che va e viene
trova risposte in un numero e una sola parola.
La vita da pensieri da adulti
e sogni da bambina.
Sognavo di volare da piccola
di avere Ali e colori.
I know we're broken.
Stai con me?
Come at Home!
Ho ventitré lune e una stella
tre oggi
e quattro domani.
Ho un HP con riconoscimento di impronta digitale
e un paio di Carrera nere.
Ho sushi e riso alla cantonese
Ho colori e due armadi.
Ho una Luna che è storta e un'altra mi ha prestato un sorriso.
Ho "Where is my mind?" dei Placebo in cuffia e una sigaretta in bocca
Ho il telefono scarico e ancora da fare la spesa per la dieta.
Ho Vita e Amore.
E chiedo ancora.
Non mi basta mai.
Chiedo Ali!
Venne con presagio.
Un'incognita certezza interpretata da un mediocre teatro.
Fu sentimento mio,
fu sentimento tuo,
fu sentimento altrui.
Bruciato.
Scorza dipinta d'esperienza e consumata dal pennello
rinasce la mia parola
e diventa buccia d'emozione con anima di piombo.
La luce dei tuoi occhi illumina il mio cuore, il tuo sorriso illumina l'anima.
Vorrei aprire gli occhi
e dire che tutto quel che ho visto
è stato solo un sogno...
ma se questo non è possibile
allora preferisco essere cieca
per non vedere le catene
che circondano
il mio cuore....