Scritta da: distratto48
in Poesie (Poesie anonime)
Fiabe e leggende del Medio Oriente
Dopo il bel sole,
vengono le tenebre.
Dopo la notte d'oro,
cade la notte di caligine
e la gloria del canto
naufraga
nel silenzio vacuo.
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Dopo il bel sole,
vengono le tenebre.
Dopo la notte d'oro,
cade la notte di caligine
e la gloria del canto
naufraga
nel silenzio vacuo.
La mia mente pare un libro aperto
riesco ad afferrare ogni mio pensiero,
ogni sfumatura della mia mente è ora visibile;
gioie passano soavi
donando toni chiari,
delusioni rotolano
a volte provocano dei solchi che
altre felicità riescono a colmare
o, almeno, a nascondere.
Qualche colore deciso appare
magari se penso a situazioni di cui è imbarazzante parlare.
Ma all'improvviso...
un rosso intenso piomba su me.
Rumore.
Musica.
Non è possibile non accorgersene.
Se Tu angelo mio...
voli leggero, dolce
come danzando tra i miei pensieri.
Ti percepisco, non ti sento
ci sei.
Come un lenzuolo di seta che
mi sfiora il corpo in una notte d'estate,
provochi in me brividi d'Amore.
Vorrei stringerti al cuore
Angelo giocoso.
Saranno mai le tue ali stanche di dimenarsi per le vie?
Dimmi si.
Dimmi che scenderai dal tuo piedistallo profumato.
Prendimi le mani.
Portami con Te.
Non desidero più che sia
solo un oscuro pensiero luminoso.
Ma sono incapace di lavorare
come creta il mio presente.
Siedo sulle scale dei miei pensieri.
Aspetto Te...
Come una rondine
attendo la primavera.
Il respiro dei colori della mia pace
che forse mi donerai.
Ho provato a scrivere queste pagine con un inchiostro indelebile...
Ma evidentemente non esiste... esiste un inchiostro davvero indelebile?
Ho scritto e riscritto pagine e pagine, ma sembra che una dopo l'altra vadano per cancellarsi
Io spero e vorrei credere che queste lettere non verranno cancellate dal tempo.
A volte bisognerebbe fare solo un passo indietro
Così che riuscire a capire non diventi impossibile
E fuggendo tra i ricordi, un'intuizione rimise ogni singolo dettaglio al suo posto
E alla domanda ne vale veramente la pena!? Io risposi "no".
Mostro.
Tale sono ai tuoi occhi.
Ti ho stretta quando hai avuto bisogno,
consolata quando è servito,
fatto ridere quando ho potuto,
aiutata quando è stato possibile.
Eppure sono un mostro.
Ero felice quando ti ho conosciuta,
euforico quando ti ho capita,
contento quando ho imparato a volerti bene,
confuso quando ho capito di amarti.
Eppure sono un mostro.
Un mostro perché non ho capito,
un mostro perché non ho compreso,
un mostro perché non ho proseguito a farmi del male,
un mostro perché continuo ad amarti.
Si, sono un mostro.
Mi reputi uno che gode del dolore degli altri,
un finto amico,
uno che rinfaccia,
un bastardo.
Un mostro.
E forse lo sono,
forse no.
... ma tu, non lo scoprirai mai.
Il pensiero vola,
leggero oltre l'orizzonte
cercando luci e forme
profumi e sapori,
per incantare lo spirito
e rinnovare l'anima.
Lo sguardo si rasserena vedendo:
stelle ballare e
angeli brillare;
mentre nell'aria si respirano
profumi lontani
con sapore di rosa.
L'universo si trasforma
il sogno diventa essenza
e il sorriso prende forma.
Ti ricordi? Mi dicevi che i tuoi occhi brillavano a causa del freddo.
Questi occhi che sembravano cosi dispiaciuti...
dispiaciuti dal fatto che non mi potevi dare quello che desideravo...
a causa del freddo che c'era è del cielo pieno di stelle i tuoi occhi brillavano, consapevoli che un cuore senza casa può piangere e morire di freddo...
La rabbia,
arcano sentimento,
flebile pensiero,
elementare...
Di fuoco,
come il calore che sprigiona,
di acqua,
che di cascata in piena,
tutto travolge.
Di tuono,
rapida e precisa colpisce.
Di terra,
che culla dolce le sue creature,
e le punisce quando capita.
Di aria,
che spazza via il dolore.
Di ghiaccio,
a congelare i cuori,
di chi patisce pena.
Di buio,
nero, colore dei cuori iracondi.
Di luce,
sfogo primordiale.
Elementi che uniti,
donano al mondo qualcosa:
te.
Risvegliato dal sonno tra i pini
apro i miei torpidi occhi e vedo
quei candidi gabbiani che volano sul porto
al tramonto del sole:
probabilmente io sono il solo
a sapere la bellezza di questo spettacolo!
Sei entrata nella mia fabbrica
Al primo sguardo ti sei innamorata
mi hai baciato
mi hai coccolato
Mi hai usato per mesi
Mi hai sfruttato per giorni
Siamo stati assieme minuto per minuto
Ora sono rimasto solo
Ora mi hai abbandonato
Ero il tuo dolce giocattolo.
Un sogno
Quante volte abbiamo fatto l'amore
Nascondendoci da occhi indiscreti.
Sento ancora il tuo profumo nel mio letto
Rilavo e rilavo le lenzuola ma l'odore permane
Il tuo profumo sovrasta anche il fiore più odoroso.
Ripenso ai primi momenti e i tuoi attimi di imbarazzo
Le tue mani fredde e sudate che per ore stringevo
Le tue labbra morbide che adoravo baciare
I tuoi capelli sempre spettinati che accarezzavo
I tuoi occhi seducenti e sorridenti
Ripenso alla passione mentre ci baciavamo
Ripenso alle ore nel letto insieme,
Ripenso ai nostri nudi corpi sotto le lenzuola.
Ripenso alle volte che abbiamo fatto l'amore
Ripenso a quando mi stringevi forte e mi dicevi "ti amo"
Un suono sopraggiunse al mio orecchio e mi svegliai
Eri sparita.