Figlio, sei venuto un giorno di settembre negli occhi avevi il buio nel cuore non c'era amore mi hai detto "Mamma aiuto" qualcosa mi ha confuso: idee irriverenti, parole sofferenti, in una notte che tutto portava via, pioggia, vento, tutto un tormento. Il mio cuore sofferente, perché, vedevo mio figlio diventato un tossicodipendente. Mamma aiuto quello non è zucchero vanigliato ma droga maledetta, che sembra borotalco ma è solo polvere, polvere di morte che ti porta alla deriva in un mare di follia. Eccomi... figlio mio dammi il tuo dolore, stringi le mie mani, cuore di mamma non sarai mai solo il cammino sarà lungo, ma insieme e con coraggio con la pioggia, sole e vento, è come la neve rigida e bianca, sconfiggeremo quella maledetta polvere bianca.
Se dovessi perdere il tuo sorriso, per una lacrima di gioia, dimenticare i momenti passati con te, nemmeno il paradiso guarirebbe l'inferno che c'è dentro me, brucerei questo cuore se avessi un perché, ma le sue ceneri di dolore si poserebbero su di te.
Cultura geme ai lampi di isterismo Orgoglio maschile, arrogante influenza della materia Prigione massonica, delirio collettivo: io sono, io faccio, io distruggo, io costruisco Rispetto, amore del contesto, come accettazione del sistemico ordine.
Quanto è forte quella grande ma quella piccola non è da meno. La grande cerca la piccola e la manina si fa trovare. Nulla può essere paragonato alle movenze di una manina ad un sorriso senza dentini ad un abbraccio senza forza o alla totale fiducia di una testolina che si accascia su di te addormentata.
Tienimi come un sogno fugace afferrato al mattino. Tienimi come un paesaggio incantato guardato in un quadro. Tienimi come un abbraccio amoroso spiato da un treno. Tienimi come un sorriso rubato nella fretta di un cammino. Tienimi come un raggio di sole che ti accarezza da un finestrino. Tienimi come una serata di luna piena che racchiude un'estate. Tienimi come i colori di un arcobaleno in un cielo lavato di nuovo. Tienimi come un'emozione sospesa che colora la vita.