Storia di angeli

Guardo il cielo dall'alto di un precipizio e mi ci sento così vicina che sembra mi entri nelle ossa...
sento le onde di quel mare così puro e limpido
quel mare che non si trova all'esterno ma si trova nel mio cuore... nella mia anima
come è bello il mondo da qua sù
rimanerci per sempre è un atto irreale?
È qualcosa di impossibile?
Rimanere qui in alto mi da la possibilità di vedere le cose da una altro punto di vista
di sentirmi più potente
più me stessa...
è una cosa sbagliata?
Mi sento un angelo troppo leggero per rimanere con i piedi per terra
troppo pesante per arrivare fino a toccare l'universo
rimango in bilico tra realtà e fantasia
tra bene e male
tra odio e amore
rimango in bilico ma so che in quel mio centro, c'è una cosa che nn lascerò mai.
È qualcosa di così potente da superare ogni mio minimo problema,
ogni mio minimo dubbio,
così potente da far scomparire ogni mia lacrima.
Questo è il mio amore che per quanto possa essere lontano
è sempre vicino a me
lo sento dentro.
Lo sento mio più di ogni altra cosa,
l'amore è l'unica cosa che mi fa trovare pace in quel vuoto tra cielo e terra.
Guardo il mondo dall'alto.
In un confine troppo bello per salire più sopra o ritornare giù.
Anonimo
Composta lunedì 15 giugno 2009
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    Scritta da: licis
    Ritorno in me come Ulisse viaggia verso la sua Itaca
    e prendo in mano un fascio di rose allo stesso modo in cui una formica raccoglie affamata la sua briciola

    Risplende allora quel piccolo arbusto dai rizomi così sottili.
    Un triste abbraccio diventa così teneramente vivo.
    Anonimo
    Composta mercoledì 24 giugno 2009
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      I sentieri del mio spirito sono attraversati da confusione e anarchia, la verità si cela oltre la meta, nascosto si trova l'obiettivo, nelle strade orde di cavalieri del niente esaltano il loro conformismo, concentrazione e infiniti attimi di solitudine, assenza di pensiero prepara la fine, il termine è vicino.
      Anonimo
      Composta sabato 20 giugno 2009
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        Scritta da: PAOLO PASSAROTTO

        100

        100... sono... 100
        100 sono le maschere di cera
        Mi guardano con i loro occhi vuoti
        Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
        Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
        Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

        100... sono... 100
        100 sone le maschere di cera
        Silenziose mi guardano ogni giorno
        silenzioso le guardo ogni giorno

        è difficile la scelta

        Oggi chi voglio essere
        il timoroso, il burlone, l'assassino
        l'ultima decisione e sempre la migliore
        La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
        Cupo, insensibile, senza moralità
        Stasera il mondo è mio
        stasera il mondo sono io.
        Anonimo
        Composta domenica 17 maggio 2009
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          Triste! La scruto... non è più mia.
          Le ho fatto del male.
          Triste! Dov'era il rispetto?
          Dove sono i suoi baci, la sua pelle...
          La odio; mi manca.
          Le labbra! Sono esausto,
          Le sue gambe sfiorano...
          No! Non più le mie.
          La vedo, le appartengo... No!
          Menzogna! Non pensare,
          è buio; finito, vedrò la luce,
          non importa. Bastardi!
          ...
          Lasciatemi dormire.
          Anonimo
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            Scritta da: Laisa

            Strade giuste e mete sbagliate

            Ho passato la vita
            a guardare
            senza alcuna convinzione
            strade che
            mi venivano indicate
            strade che
            non erano le mie
            strade che
            gli altri volevano per me
            le ho guardate
            mi sono girata
            e sono fuggita
            ho preso la mia strada
            ma ho trovato solo critiche
            nelle persone in cui cercavo amore
            ho trovato l'amore
            dove cercavo l'amicizia
            ancora adesso ne soffro
            ma non ho rimpianti
            ho seguito la mia strada
            ho seguito il mio cuore.

            non mi fermo quasi mai a pensare dove voglio arrivare... perché a volte non lo so neanche io, ci arrivo e basta, e allora sento di aver fatto la cosa giusta, seguo sempre il mio istinto.
            Anonimo
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              Scritta da: Laisa

              Racconti perduti

              Granelli di sabbia
              dispersi dal vento
              raggi di sole sfiorano
              sensazioni dimenticate
              il tempo nasconde
              ciò che l'occhio non vede
              racconti perduti
              fra la sabbia e la neve

              Un uomo seduto
              che guarda lontano
              un bambino gioca
              ha un piccolo fiore, nella sua mano
              una lacrima riga, il volto del vecchio
              ma gli occhi riabbassa
              sul suo giornale
              scacciando un ricordo
              che fa troppo male

              un soldato tornato
              da un lungo viaggio
              davanti ha una porta, che sa di passato
              in mano un pacco
              giallo, un po' stropicciato
              lettere che parlano di amore e dolore
              parole infinite che straziano il cuore
              si ferma, sospira, qualcosa lo trattiene
              racconti perduti
              fra la sabbia e la neve

              una madre che fugge
              non si guarda mai indietro
              figura fiabesca, sognata... svilita
              inesorabili sequenze, eventi
              mai vissuti dimorano la mente
              seppelliti, calpestati, recisi
              solo una lacrima
              per una donna senza volto
              lacrima di ghiaccio concessa dall'odio
              il tempo nasconde
              ciò che il cuore non vede
              racconti perduti
              fra la pioggia e la cenere.
              Anonimo
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                Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
                un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
                ferita al pollice.

                Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

                Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
                oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.

                Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
                che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
                della ferita.

                Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
                strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

                Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
                appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

                L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
                far colazione con sua moglie.

                Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
                tempo dall'Alzheimer.

                Gli chiesi se per caso la moglie si
                preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.

                Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

                Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
                anche se non sa chi è lei?

                L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
                dicendo: "Lei non sa chi sono,
                ma io so ancora perfettamente chi è lei

                Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
                'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

                Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
                l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

                Le persone più felici non sono
                necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
                traggono il meglio da ciò che hanno.

                Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
                l'ho appena fatto.

                La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
                come danzare nella pioggia.

                Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
                incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
                Anonimo
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