Scritta da: Silvana Stremiz
II tempo si è fermato... ii mio cuore non ha pace. Nel silenzio tutto tace. Non sento più la tua voce né il tuo respiro... Non devo più aspettare... Il tempo si è fermato! Sono sola con la tristezza nel mio cuore, con il rimpianto di un amore... Sola con le mie lacrime... Ti penso e piango per la grande solitudine e per il vuoto che mi hai lasciato dentro. Per quello che non non mi hai mai dato. E con il tempo che si è fermato!
Anonimo
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Ti voglio bene,
    sale nelle vene
    e divampa in ogni parte
    del corpo, quasi a togliere
    il respiro e nel petto
    pulsa senza sosta dando
    colpi tenui, caldi e pieni d'amore
    e la pelle colta da brividi
    emane un colorito magico ed unico
    a questo sentimento.

    Ti voglio bene
    dare solo la vita per te
    sarebbe troppo poco,
    mio caro, sei un bene dell'animo
    che non andrà più via

    Ti voglio bene,
    fantasia dei miei occhi,
    non sai quanto, credimi,
    chiedilo a Dio, solo lui
    conosce la verità.

    Amico cofidente,
    vai per la tua strada
    e vivi la tua vita,
    non pensare che sono triste.
    Anonimo
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Perché io sono la prima e l'ultima
      io sono la venerata e la disprezzata,
      io sono la prostituta e la santa,
      io sono la sposa e la vergine,
      io sono la mamma e la figlia,
      io sono le braccia di mia madre,
      io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
      Io sono la donna sposata e la nubile,
      io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
      io sono la consolazione dei dolori del parto
      io sono la sposa e lo sposo,
      e fu il mio uomo che mi creò.
      Io sono la madre di mio padre,
      io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.
      Rispettami sempre,
      perché io sono la scandalosa e la magnifica.
      Anonimo
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Ode al bene supremo

        Abbiamo valicato l'Assoluto,
        i tamburi scarlatti rimbombano assordanti,
        il rinvio diventa presente,
        l'attacco suicida richiama le sinapsi.

        Ode al bene supremo,
        i canyon squarciano la solitudine
        l'attrazione dei poli
        forma immensi generatori d'amore.

        Ode al Fuoco Supremo,
        terminali spenti irradiano la tua anima.

        Il bene supremo,
        impone una lontananza,
        il distacco totale
        è l'unica garanzia.

        Camminare sulle onde in luoghi asciutti,
        il richiamo dei non udenti,
        l'anima si riavvicina al nulla,
        tutto integra la trasfigurazione;
        presente e passato si scambiano i copioni,
        nel non temporale ha inizio la tua essenza,
        animali primordiali
        ora, da Te, resi mistici
        fluttuano in ere senza tempo
        benedicendo i tuoi contorni.

        Tutto ti esige,
        appartenerti è l'unica imposizione,
        l'oceano del tuo volto
        si confonde col mio nome,
        nella trascendenza scopro che esiste
        il bene supremo.
        Anonimo
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          Siamo sensibili,
          il vetriolo del mondo attuale
          non deturperà la nostra fantasia.

          Siamo sensibili,
          orologi rallentati
          sfiorano i nostri animi giocondi,
          acquistiamo minuti indispensabili
          con la moneta dell'irrazionalità.

          Siamo sensibili,
          non indosseremo mai
          abiti d'apparenza,
          scoperchieremo
          tombe mnemoniche
          inesplorate.

          Siamo insensibili,
          al disprezzo dei non volanti,
          alla tortura della nostra ineguaglianza,
          al possesso smisurato
          di alambicchi posticci.

          Siamo inutili,
          le vostre necessità
          svaniscono nell'eterno.

          Anche se calpestate
          il nostro cipiglio brumoso,
          e calpestate ogni giorno
          la nostra incoerente duttilità;
          Noi,
          con l'orgoglio di saper piangere
          e l'angoscia di guadare
          luoghi irraggiungibili
          vi rammenteremo che...
          ... siamo sensibili.
          Anonimo
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