Abbiamo valicato l'Assoluto, i tamburi scarlatti rimbombano assordanti, il rinvio diventa presente, l'attacco suicida richiama le sinapsi.
Ode al bene supremo, i canyon squarciano la solitudine l'attrazione dei poli forma immensi generatori d'amore.
Ode al Fuoco Supremo, terminali spenti irradiano la tua anima.
Il bene supremo, impone una lontananza, il distacco totale è l'unica garanzia.
Camminare sulle onde in luoghi asciutti, il richiamo dei non udenti, l'anima si riavvicina al nulla, tutto integra la trasfigurazione; presente e passato si scambiano i copioni, nel non temporale ha inizio la tua essenza, animali primordiali ora, da Te, resi mistici fluttuano in ere senza tempo benedicendo i tuoi contorni.
Tutto ti esige, appartenerti è l'unica imposizione, l'oceano del tuo volto si confonde col mio nome, nella trascendenza scopro che esiste il bene supremo.
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