La Pace
Sta nell'ascolto
la dignità, dell'uomo,
l'unica pace.
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Sta nell'ascolto
la dignità, dell'uomo,
l'unica pace.
Ho imparato che il silenzio può uccidere
e che le parole lo fanno in continuazione,
che diciamo delle cose che non pensiamo
sono poi i gesti a confermarle o meno,
che possiamo rendere stelle le persone
o renderle una semplice nullità.
Ho imparato che l'uomo travolto dalla passione
dice un sacco di "stronzate",
compie gesti eclatanti che sembrano "pieni",
si rimangia tutto con una grande facilità.
C'è gente che professa il bene
e sembra guidarti verso l'infinito,
riempie il tuo universo di colori,
di speranze, promesse e illusioni
lasciandoti l'infinito di niente.
C'è chi dice ti amo senza conoscerne il senso
chi dice ti odio ma ti riempie d'amore
chi ti riempie di tutto senza lasciarti niente.
C'è chi dovresti odiare ma continui ad amare
C'è chi parla dell'anima calpestando la tua
c'è chi insegna senza aver imparato
c'è l'infinito di tutto o di niente in ognuno di noi.
Il Dio che voglio
che sogno
che credo
non è
quello che si racconta
non è
Cristiano né Musulmano.
Ha gli occhi a mandorla
la pelle nera.
Il Dio che voglio
che conosco
che credo
ha un solo nome
"Amore".
Potrei staccarti dal cuore
strappare la pagina di te
inventarmi un nuovo sogno
scarabocchiare la parola fine
potrei fare a meno di te ora
perché sono più forte del mio cuore.
Sono la mia ragione
sono le mie scelte
sono il mio coraggio
sono il mio amare
sono il mio osare
sono le mie ali.
Padrona delle mie direzioni
sono le mie azioni
sono le mie lacrime
sono i miei sorrisi.
Conosco il tempo
di un attimo
il sapore di un rimpianto
il coraggio di un sogno
l'intensità di un respiro
il piacere di un sospiro
e la magia di una poesia
di questa nostra poesia.
Potrei strappare la pagina di te
ma ti tengo stretto al cuore.
Er bacio è er più ber fiore che nasce ner giardino dell'amore.
Un vento scompiglia la fulva pelliccia
Dell'Africa. Kikuyu, veloci come mosche,
Si saziano ai fiumi di sangue del veld.
Cadaveri giacciono sparsi in un paradiso.
Solo il verme colonnello del carcame, grida:
"Non sprecate compassione su questi morti separati!"
Le statistiche giustificano e gli studiosi colgono
I fondamenti della politica coloniale.
Che senso ha questo per il bimbo bianco squartato
nel suo letto?
Per selvaggi sacrificabili come Ebrei?
Trebbiati da battitori, i lunghi giunchi erompono
In una bianca polvere di ibis le cui grida
Hanno vorticato fin dall'alba della civiltà
Dal fiume riarso o dalla pianura brulicante di animali.
La violenza della bestia sulla bestia è intensa
Come legge naturale, ma l'uomo eretto
Cerca la propria divinità infliggendo dolore.
Deliranti come queste bestie turbate, le sue guerre
Danzano al suolo della tesa carcassa di un tamburo,
Mentre egli chiama coraggio persino quel nativo terrore
Della bianca pace contratta dai morti.
Di nuovo la brutale necessità si terge le mani
Sul tovagliolo di una causa sporca, di nuovo
Uno spreco della nostra compassione, come per la Spagna,
Il gorilla lotta con il superuomo.
Io, che sono avvelenato dal sangue di entrambi,
Dove mi volgerò, diviso fin dentro le vene?
Io che ho maledetto
L'ufficiale ubriaco del governo britannico, come sceglierò
Tra quest'Africa e la lingua inglese che amo?
Tradirle entrambe, o restituire ciò che danno?
Come guardare a un simile massacro e rimanere freddo?
Come voltare le spalle all'Africa e vivere?
Non c'è carne non c'è tempo nel tempo
di amianto.
L'ingegno è sempre l'ingegno.
La guerra dà il tempo, ha il tempo
della tecnica sullo spazio.
Ho tanta paura di
vederti...
toccarti...
morire
è passato troppo tempo
ma non ho mai smesso
di amarti nel mio silenzio!
Per errore o per scelta
Per colpa nostra o del destino
Per caso o per desiderio
tu ora ci sei.
Con occhi scuri o chiari,
capelli biondi o castani
con la pelle nera o bianca.
Ora siamo qua.
Tu povero o ricco,
alto o basso,
magro o grasso,
fai parte di questa società.
Scriverai la tua storia,
io scriverò la mia.
Insieme scriveremmo,
La più grande storia
Mai scritta: La Vita".
Torna il buio
quello che uccide
cerchi sole disperatamente
ma trovi angoscia.
Il freddo uccide
il sole non riscalda,
Ti aggrappi per non naufragare
ma il mare è buio e profondo.
Quelle mani ti tolgono il respiro
oggi come allora.
Quelle grida ancora una volta
ferme in gola come allora
non udite.
Come è difficile amare a volte la vita.
Nuotare per sopravvivere
per trovare terra per un po' di pace.