Poesie inserite da Christabella del Mar

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Scritta da: Christabella del Mar
Ti chiami Corona,
ma non sei un re,
sei un virus prepotente
che non vale un granché.

E anche se non è più carnevale,
le mascherine dobbiamo indossare.
Pensiamo all'igiene e alle pulizie delle mani
e cerchiamo di stare lontani.

Facciamo di tutto per fermarti
e tu, virus non riuscirai a infettarci.
L'Italia si salverà
e un lieto fine ci sarà.
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    Scritta da: Christabella del Mar
    All'inizio sembrava tutto un gioco
    ma purtroppo è durato poco
    pian piano stiamo capendo
    che qualcosa di terribile sta accadendo.

    Non ci possiamo più baciare e abbracciare
    da lontano ci dobbiamo salutare
    a casa dobbiamo stare
    se i nostri cari vogliamo salvare.

    Quando ascoltiamo il telegiornale
    la paura ci assale
    i nostri eroi sono diventati medici e infermieri
    e del loro lavoro siamo fieri.

    L'Italia che ora è in quarantena
    si è unita come una catena
    tutti insieme questo virus sconfiggeremo
    e finalmente alla normalità torneremo.
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      Scritta da: Christabella del Mar
      Ora vi racconto com'è
      vivere nella zona rossa:
      bagni di amuchina
      supermercati saccheggiati
      e gente alla riscossa...
      "Fuori di casa non si può andare"
      mi urlano i miei genitori
      come se non avessi visto il telegiornale.
      "Là fuori è pieno di untori ed è tutta una gran confusione"
      esclama in conferenza
      il presidente della regione.
      Lavarsi le mani è molto importante
      fortuna che c'è la d'Urso
      come insegnante.
      Mi annoio da morire
      e non so proprio cosa fare
      a parte la mia chitarra
      tutto il giorno strimpellare.
      Non so poi per quanto
      mi rimarrà vicina
      dato che l'ho appena scambiata
      con dell'amuchina.
      Ovviamente sono ironico
      non lo potrei mai fare,
      ma voi credetemi
      perché tanto non potete controllare.
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        Scritta da: Christabella del Mar
        La giornata è fredda, e scura, e cupa
        Pive, e il vento non è mai stanco
        La vite si aggrappa ancora al muro in rovina,
        Ma ad ogni raffica le foglie morte cadono,
        e i giorni sono scuri e cupi.
        Ancora al passato in rovina.
        Ma le speranze della gioventù
        cadono fitte nell'esplosione,
        e i giorni sono scuri e cupi.
        Fermati, cuore triste!
        E smettila di lamentarti:
        Dietro le nuvole il sole sta ancora splendendo
        Il tuo destino è il destino comune di tutti
        Nella vita di ognuno di noi
        deve cadere un po' di pioggia.
        Alcuni giorni devono essere scuri e cupi.
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          Scritta da: Christabella del Mar
          Vibra il cellulare. È notte, dopo le tre. Dall'altra parte
          una voce nota, in lacrime. Venite, dice.
          Dice: è a terra. Il suo cuore non
          batte più. Davanti al portone, c'è l'ambulanza.
          Ci sono i vetri rotti, il caos per le scale.
          Poi la rabbia, la rianimazione; il suo corpo
          disteso spento fra le mattonelle accanto al letto
          mentre gli infermieri spingono nel suo petto che non batte
          non batte, non batte e invece poi
          ricomincia. Qualcosa nelle vene ancora
          da dove non si sa ci riporta tutti
          in una preistoria senza spazio, in un
          dislocato asma
          sospeso, cieco intangibile
          levare di tutto il fiato, lì
          dove un mondo vive nella mente
          e nessuno sa perché.
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            Scritta da: Christabella del Mar
            Che cos'è che in aria vola?
            C'è qualcosa che non so?
            Come mai non si va a scuola?
            Ora ne parliamo un po'.

            Virus porta la corona,
            ma di certo non è un re,
            e nemmeno una persona:
            ma allora, che cos'è?

            È un tipaccio piccolino,
            così piccolo che proprio,
            per vederlo da vicino,
            devi avere il microscopio.

            È un tipetto velenoso,
            che mai fermo se ne sta:
            invadente e dispettoso,
            vuol andarsene qua e là.

            È invisibile e leggero
            e, pericolosamente,
            microscopico guerriero,
            vuole entrare nella gente.

            Ma la gente siamo noi,
            io, te, e tutte le persone:
            ma io posso, e anche tu puoi,
            lasciar fuori quel briccone.

            Se ti scappa uno starnuto,
            starnutisci nel tuo braccio:
            stoppa il volo di quel bruto:
            tu lo fai, e anch'io lo faccio.

            Quando esci, appena torni,
            va a lavare le tue mani:
            ogni volta, tutti i giorni,
            non solo oggi, anche domani.

            Lava con acqua e sapone,
            lava a lungo, e con cura,
            e così, se c'è, il birbone
            va giù con la sciacquatura.

            Guarda se mamma, o papà,
            quando torna, se le lava.
            Digli "Ok!" Se lui lo fa,
            e alla mamma dì: "Sei brava!"

            Non toccare, con le dita,
            la tua bocca, il naso, gli occhi:
            non che sia cosa proibita,
            però è meglio che non tocchi.

            Quando incontri della gente,
            rimanete un po' lontani:
            si può stare allegramente
            senza stringersi le mani.

            Baci e abbracci? Non li dare:
            finché è in giro quel tipaccio,
            è prudente rimandare
            ogni bacio e ogni abbraccio.

            C'è qualcuno mascherato,
            ma non è per Carnevale,
            e non è un bandito armato
            che ti vuol fare del male.

            È una maschera gentile
            per filtrare il suo respiro:
            perché quel tipaccio vile
            se ne vada meno in giro.

            E fin quando quel tipaccio
            se ne va, dannoso, in giro,
            caro amico, sai che faccio?
            Io in casa mi ritiro.

            È un'idea straordinaria,
            dato che è chiusa la scuola,
            fino a che, fuori, nell'aria,
            quel tipaccio gira e vola.

            E gli amici, e i parenti?
            Anche in casa, stando fermo,
            tu li vedi e li senti:
            si sta insieme sullo schermo.

            Chi si vuole bene, può
            mantenere una distanza:
            baci e abbracci adesso no,
            ma parole in abbondanza.

            Le parole sono doni,
            sono semi da mandare,
            perché sono semi buoni,
            a chi noi vogliamo amare.

            Io, tu, e tutta la gente,
            con prudenza e attenzione,
            batteremo certamente
            l'antipatico birbone.

            E magari, quando avremo
            superato questa prova,
            tutti insieme, impareremo
            una vita saggia e nuova.
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              Scritta da: Christabella del Mar
              Sono il virus con la corona:
              faccio paura ad ogni persona.
              Prima colpivo solo animali,
              ora mi trasmetto anche
              agli esseri umani.

              Nessuno mi vede,
              sono minuscolo:
              sono più piccolo
              di un comune corpuscolo.

              Non temere per ciò che è accaduto
              dimmi: "Salute!" Se causo un starnuto.
              Segui i consigli del tuo dottore:
              e stai tranquillo per tutte le ore.

              Ho la corona te l'ho detto già...
              ma sono re solo a metà:
              son certo che per colpa mia
              non ci sarà mai nessuna pandemia.
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                Scritta da: Christabella del Mar
                Virus virus tondo
                casca sul mondo
                casca sulla terra
                tutti giù per terra.
                Non c'è ricco e non c'è poveretto
                non c'è nemmeno un po' di rispetto
                si muore da soli senza assistenza
                e tutti siamo chiusi in casa
                portando pazienza
                con una mascherina sulla bocca se si esce
                si dorme poco, ci si alza presto all'alba.
                Preghiamo anche il Buono Dio
                perché finisca tutto in fretta
                ce la prendiamo persino con la politica:
                "niente lavoro e state a distanza"
                Paese di Vò, paese cavia,
                chissà che domani si ricordi di noi Zaia.
                Ci lamentiamo, è vero
                però occorre guardare
                a chi si impegna sul serio:
                quelli in corsia, di Supermercato
                o di Ospedale,
                quelli che stanno davvero male.
                Quelli che non possono vedere i loro bambini
                quelli che lavorano senza guadagnare.
                Noi stiamo in cucina a cucinare,
                con l'unico risultato, solo d'ingrassare.
                Da Internet, tv e smart phone ci informiamo
                e con questa grande confusione
                ci rincoglioniamo.
                La paura è tanta, la sopportazione poca,
                tiriamo i dadi, come nel gioco dell'oca:
                riparti dal via! Fermo una casella
                speriamo almeno nella nostra stella.
                Virus virus tondo
                è caduto sul mondo
                è caduto sulla terra:
                Fateci uscire da questa guerra.
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                  Scritta da: Christabella del Mar

                  Bacio con profumo di mela

                  Stanotte, se mi senti, suono per te una melodia
                  strana come me, un po' cupa e piena di malinconia.
                  L'ho fatta per te, adesso a mezzanotte
                  sfiorando ad occhi chiusi il vecchio pianoforte.
                  Ascoltala adesso, domani me la scordo:
                  come dimentico le rime, mi perdo anche l'accordo.
                  Ti ho arricchito il baule di perle e segreti,
                  di frasi belli e falsi, a volte desueti.
                  E ci mancava dentro un diamante nero:
                  l'ho messo io e se me l'ho concedi
                  ti leggo anche il pensiero.
                  Adesso ascolta la musica e lasciati portare
                  immagina le frasi che scrivo sulla pelle
                  e fammi cambiare i verbi di ferro
                  in carezze, brividi mai sentiti e fantasie belle.
                  Il pianoforte continua a suonar anche da solo
                  e già le mie dita ti scrivono sul collo
                  parole inventate a luce di candela,
                  baci di strega strana, profumo di una Mela.
                  E se mi sognerai, non son una chimera.
                  Composta giovedì 30 aprile 2020
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