Le migliori poesie inserite da Christabella del Mar

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Scritta da: Christabella del Mar

Canto di chi rimane a casa

Restare a casa è un ordine
che non si discute,
ma da adesso in poi dovremmo essere
un poco più attenti a quelli che muoiono sul lavoro.
lo so che ora il problema è non infettare gli altri,
lo so che non è una banale influenza
quella che ci sta attraversando,
ma se dobbiamo temere la malattia
dobbiamo temerla sempre,
dobbiamo mettere pochi pesticidi nelle terre
e le industrie pochi veleni nel cibo e nell'aria.
e chi non è più amato
non può più uccidere la sua amante,
e si può essere ricchi
solo se non ci sono poveri.
Non voglio affiancarmi agli stupidi
per ogni volta che dici qualcosa
ti rispondo che il problema è un altro,
dobbiamo chiedere che dal prossimo autunno,
ogni governo, di destra o di sinistra,
si ponga il problema che vendere sigarette è vendere tumori
e vendere alcolici è vendere cirrosi.
Ora più che mai è un dovere di tutti stare bene
ma nel futuro deve essere anche un diritto:
se un futuro governo, come quelli passati,
toglierà soldi agli ospedali
per destinarli alle spese militari
sarà un governo di criminali.
Composta sabato 21 marzo 2020
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    Scritta da: Christabella del Mar
    Difficoltoso è riconoscer l'amore.
    Ma io quella sera più del tuo corpo
    ho desiderato il tuo tempo.
    Ho desiderato il tuo cuore.
    E forse questo significa amare.
    Voler aspettare.
    Voler condividere.
    Voler ricordare.
    Perciò sognavo di averti vicina.
    Di averti con me.
    Per ogni mattina.
    Quando la luce del giorno
    ci avrebbe svegliati.
    Accolti.
    Abbracciati.
    A far colazione.
    Dopo una doccia veloce.
    Chiederti: ti va di restare?
    Possiamo andarcene a correre.
    E dopo pranzare.
    Magari se vuoi questa sera ti porto a ballare.
    Nessun programma.
    Nessuna promessa.
    Soltanto una luce negli occhi
    a indicarci la strada.
    La stessa.
    E mentre stai dormendo
    penso che potrei abbracciarti.
    E invece resto fermo
    fermo ad osservarti.
    Che vadano affanculo
    tutte le paure della vita.
    Mi perdo dentro ai tuoi respiri
    e mi ripeto che ogni notte
    passata accanto a te
    vicino ai nostri sogni
    dovrebbe per giustizia
    essere infinita.
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      Scritta da: Christabella del Mar
      Buongiorno a te
      che sono tre minuti che sei sveglia
      ma è già da un'ora che rifletti.
      Che questa notte hai chiuso gli occhi
      ma senza riposare.
      Ed hai il caffè che fuma sopra il tavolo.
      Buongiorno a te.
      Che di motivi per fermarti
      eccome se ne avresti.
      E invece no.
      Tu hai scelto di lottare.
      Di non scappare.
      Da questa vita che non ha risposte
      e a volte ti fa male.
      Buongiorno a te
      che ti rimbocchi occhi e cuore.
      E nonostante tutto.
      Ti dedichi ogni giorno la tua dolcezza.
      Il tuo coraggio.
      Il tuo sorriso migliore.
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        Scritta da: Christabella del Mar
        Profumo ancora un po' di te
        quando mi hai detto che
        non mi avresti mai lasciato
        non pensavo che parlassi seriamente.
        Ma chi ci crede a quelle frasi.
        Solamente che adesso
        sei nella mia mente.
        E sorridi.
        Avevi ragione quando dicevi
        che non si può scappare
        da chi ci ha amato veramente.
        E adesso che nessuno ci vede
        capisco che tra innamorarsi e amare
        c'è una differenza madornale.
        Puoi perfino maledirlo.
        Ma l'amore se ne frega.
        L'amore, lui. Succede.
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          Scritta da: Christabella del Mar
          Ma poi che c'è di strano
          non siamo più vicini
          ma ancora ci pensiamo.
          Sembriamo due cretini.
          Un po' mi fa star bene sapere che non ti rivedrò.
          Però vorrei sapere dove sei
          e se ti manco un po'.
          Desiderarsi troppo può essere un miraggio.
          Assomigliarsi troppo può essere un disastro.
          Le cose belle sono sempre di passaggio.
          Adesso che ci penso
          sapevo che toccarti era stare in mare aperto
          sapevo che baciarti era acqua nel deserto.
          Intreccio un po' di fame d'aria e di speranza
          non può far male così tanto
          una persona a cui hai donato amore
          e chi ti è stata accanto.
          Quando si soffre si torna un po' bambini
          e penso a tutti i calci che non ci siamo dati
          e penso a tutti i posti dove non siamo stati
          e penso che tutti ne sanno più di me.
          Non mi capirai mai mi dicevi
          ma io ti capivo e tu lo sapevi.
          Non mi va di provare ad essere forte.
          Di fare promesse che non so mantenere.
          Non mi va di guardarmi dentro
          di sentirmi speciale.
          E se urli troppo forte tu
          a me va via la voce.
          E se stai male tu
          ho quella sensazione
          che se ti chiedono: che hai?
          Poi non lo sai spiegare.
          Vorrei dimenticarti, però non lo so fare.
          Ma poi che c'è di strano.
          Sicuramente sei felice.
          Cancelleremo tutto.
          Le sere senza uscire
          i baci sopra gli occhi
          e graffi sulla schiena
          che ci facevano impazzire.
          E gli altri non lo sanno
          quello che siamo stati.
          Ma che ne sanno gli altri
          cosa vuol dire amarsi
          amarsi fino a perdersi.
          Ma che ne sanno gli altri
          cosa vuol dire aversi.
          Quand'è impossibile distrarsi.
          Quand'è impossibile dimenticarsi.
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            Scritta da: Christabella del Mar
            Restate vicini
            anche quando la vita
            è contraria
            quando i muri si alzano
            e le strade spariscono.
            Mostrate la bellezza
            a chi oramai ha smesso di cercarla.
            Respirate profondamente
            anche senza un motivo
            abbracciate profondamente
            anche senza un perché.
            Certi dolori
            hanno bisogno
            di carezze forti
            prima per andare via.
            Poi, per non tornare più.
            Scusarsi per un errore
            equivale a non averlo fatto;
            fatelo. Fatelo spesso.
            Giudicatevi voi, meglio degli altri
            e non vergognatevi mai di piangere
            per qualcuno: le lacrime non si nascondono.
            Guarite la rabbia leggendo poesia.
            Siate sempre chiari con voi stessi.
            Fatevi mettere all'angolo solo
            per farvi riempire di baci.
            Abbiate cura della vostra solitudine
            e non avrete bisogno
            di altri consigli.
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              Scritta da: Christabella del Mar
              Un buon inizio potrebbe essere questo.
              Lasciare che il tempo ti cambi.
              Dolcemente.
              Senza forzare il passo.
              Sei bella anche così.
              Anzi.
              Lo sei di più.
              Che chi non c'è quando hai bisogno
              allora forse, non c'è mai stato.
              Ed è difficile ammetterlo.
              Perché fa male.
              E allora forza.
              Buona vita.
              Buona strada.
              Buona speranza.
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                Scritta da: Christabella del Mar
                Ho dimenticato di dimenticarti.
                Non te la prendere.
                Problema mio.
                Che sotto la doccia un po' ti penso.
                E spesso rido.
                E spesso piango.
                Ma non si vede.
                Acqua nell'acqua.
                E non si sente.
                Vuoto nel vuoto.
                I miei pensieri pesano poco.
                Prendono il volo.
                Il tuo, però, è ancora qua.
                Nella mia testa
                tra le mie gambe
                sopra la schiena.
                Dentro le ossa.
                Non se ne va.
                E chiudo spesso gli occhi senza pensare a niente.
                E metto spesso le cuffie senza ascoltare niente.
                E stringo spesso le mani senza afferrare niente.
                Ti chiuderei a giro sulla mia pelle in questo istante
                per fartela sentire quanto è forte
                questa voglia di rinascere
                che senza te, però, non ce la fa a partire.
                Ci vorrà un bel po' per riprendere a mangiare.
                Riesce a farmi schifo
                persino la lasagna di mia madre
                quando non ci sei.
                Converrai da te
                che la situazione è alquanto grave.
                Io ti ho avvisata
                ora vedi che puoi fare.
                Ho fatto crescere i capelli
                così posso disfarli come un letto.
                A te ne non sono mai piaciuti,
                dici che un uomo deve
                tenerli sempre corti.
                Questione di gusti.
                Talvolta l'intelligenza
                è tutta nel baciare
                i punti giusti.
                Ho dimenticato di dimenticarti.
                Non te la prendere.
                Problema mio.
                Questa mattina ho fatto un sogno.
                Era d'estate. Faceva caldo. Nevicava.
                Dicevi: sei il mio miracolo più bello.
                Io prima ti ho baciata.
                Poi ti ho risposto: non credo nei miracoli.
                E forse il mio problema è proprio quello.
                Non credo nei miracoli.
                E forse il mio problema è solo quello.
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                  Scritta da: Christabella del Mar

                  Oggi essere rivoluzionari significa rallentare

                  Abbiamo bisogno di contadini,
                  di poeti, gente che sa fare il pane,
                  che ama gli alberi e riconosce il vento.
                  più che l'anno della crescita, ci vorrebbe l'anno
                  dell'attenzione.
                  Attenzione a che cade, al sole che nasce
                  e che muore, ai ragazzi che crescono,
                  attenzione anche a un semplice lampione,
                  a un muro scrostato.
                  Oggi essere rivoluzionari
                  significa togliere
                  più che aggiungere, rallentare
                  più che accelerare,
                  significa dare valore al silenzio, alla luce,
                  alla fragilità, alla dolcezza.
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