Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Lo Spirito di Dio

Mi piace osservare, la freschezza di un ruscello
che corre veloce verso valle, seduta su di una pietra,
mentre le foglie morenti, cadono teneramente,
lasciando il loro ramo per sempre.

L'acqua è vita ma, è anche morte!
Crea e distrugge, se noi non ascoltiamo i suoi sussurri
l'acqua distruggerà l'umanità, because ha la potenza di Dio.
Creare è qualcosa di fantastico! Distruggere è la liberazione di cose passate.

L'essere umano è stato l'ultimo a essere creato,
eppure è la persona più perversa e falsa che esiste sulla terra!
L'umanità crea con la sua tecnologia, per distruggere la terra,
e l'acqua diviene violenta e rade al suolo tutto,

per impossessarsi di nuovo, del suo habitat, voluto da Dio.
L'umanità sta inquinando e devastando il verdeggiante spirito degli alberi
vuole cambiare l'antico ciclo della vita vegetale,
desidera sterminare, il magico e candido ciclo di gustosi frutti,

lo specchio di ogni anima, rimane muta, e la distruzione continua,
nella totale indifferenza della società di oggi,
anime sgretolate dalla tecnologia! Spiriti del mondo di oggi
svegliarsi! Guardate l'azzurro del cielo, osservate i tramonti,

c'è qualcosa di più che potete invocare, l'amore per il creato è sacro!
Risorgete spiriti, amiamoci l'un l'altro, il cielo ama noi
lo spirito di Dio è dappertutto e noi lo maltrattiamo,
anche nel nostro corpo, abbiate cura del vostro corpo.


La purezza, la semplicità, l'amore, la mitezza piace a Dio.
Composta martedì 20 ottobre 2015
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    Scritta da: Marco Galvagni
    in Poesie (Poesie personali)

    L'aquilone dei sogni

    Nella notte silenziosa stelle calme
    brillano nel guscio del cielo,
    sabbia di clessidra scorre tra impalpabili visioni
    e siamo io e te, foglio
    che mi sfidi a tessere il gioco delle idee.

    Con ali di cera, vagabondo a casa mia,
    viaggio sul pavimento lastricato della fantasia
    e l'aquilone dei sogni vola come vibra questa vita,
    arco teso di una memoria che non si può cancellare.

    Il vaso di creta dei ricordi
    annega di dolore il calamaio,
    gli occhi fasciati di nebbia
    sono lo specchio d'un'anima
    che cerca la propria isola
    scacciando i fantasmi della solitudine
    e vorrebbe librarsi nell'aria
    tale al merlo recalcitrante alla prigionia della gabbia.

    Nel gelo di questa stanza-
    non basta la vecchia stufa a legna,
    il letto è di ferro, la coperta sempre troppo corta-
    la teca ardente dei pensieri
    sillaba un vortice di versi muti
    che vanno a incastonarsi nell'aurora nascente
    tracciando i contorni di fiabe d'eroi leggendari.

    Sarà nel soffio di luce d'un nuovo mattino
    che la mia mano dalle dita callose,
    le membra in subbuglio,
    s'arrenderà alla stanchezza delle parole
    andando a sognare una nuova poesia.
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie personali)

      Cos'è la vita

      Cos'è la vita
      seppur io non fossi triste?
      Se non un cammino di scale contro voglia
      ch'io provo sovente
      a salir d'un centesimo il dolore
      "una conchiglia sepolta dalla sabbia"
      "un cane abbandonato senza voglia e rabbia"
      "una libellula sconfitta nella tela del ragno, nella veglia di una gabbia"
      sovente mi pare di comprendere il dolore
      come fossi a volare
      mirando dall'alto l'oblio
      la vita che mangia la vita
      "mio Dio"... che scempio!
      Che immagine assurda
      questo incubo insano che sogno
      necessita ch'io debba svegliarmi
      cos'è la vita
      seppur io non fossi triste?
      Un arcobaleno di illusioni
      un cielo malato di finti orgasmi
      un treno che attendo
      dall'inizio di un ponte
      e siamo già oltre.
      Composta martedì 20 ottobre 2015
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        Scritta da: ROBERTO POZZI
        in Poesie (Poesie personali)

        Il volto dell'amore

        Il romanticismo non è morto,
        almeno nel mio cuore vive,
        reclama il legittimo rispetto
        da quei superficiali amanti,
        riscattando il senso della vita
        non soltanto nella mia anima
        impaziente di passione.

        Quanto vorrei penetrare
        nel profondo dei tuoi occhi,
        cogliere l'essenza dello spirito
        dietro la maschera dalle lenti solari
        e capire se tu sei davvero reale.

        Troppi demoni incontrati sul cammino
        hanno turbato un dannato sognatore,
        promettendo angelici concerti
        per dopo regalare sgradevole sinfonie
        degne di diabolici applausi.

        Pur essendo democratico,
        il tempo non è affatto gentile,
        a nessuno lascia la possibilità
        di ripetere spesso gli stessi errori
        e di rivedere il volto dell'amore.
        Composta domenica 18 ottobre 2015
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          Scritta da: Giotto Viprani
          in Poesie (Poesie personali)

          Impressione di una sera d'inverno

          Questa sera ho voglia di perdermi
          le note di un piano-bar in centro una sera calda d'estate
          le tue labbra tiepide mentre mi baci sul collo
          il cielo al tramonto dalla parte opposta al sole,
          quell'azzurro elettrico, il colore dell'energia più intensa
          sai, dicono che sia un colore freddo, ma
          è perfettamente in grado di sciogliermi
          ogni volta che mi bagno nei tuoi occhi.
          Composta mercoledì 1 gennaio 1997
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