Poesie personali


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie personali)
Il mare mai s'abbassa,
anzi s'allarga... s'alza

Volumi d'onde spinti
finanche oltre la riva

Nessuno se n'accorge
che sol'io me n'accorgo

di un nuovo altro ripiano
di lacrime che cresce,

versate da quei pesci,
in fila qui vicino,

che voglion far capire
agli uomini lo stato

di tristezza inquinata
del mare, nerazzurra

cadente barricata
di squame grigiospente

per un ultimo attacco
sia pur solo di pianto

sia prima che ogni bocca
la soffochi pur l'aria,

sia prima che la morte
li lasci galleggiare.
Composta domenica 29 novembre 2015
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    L'Avvento

    Accendiamo la nostra prima candela dell'Avvento,
    rischiarerà le nostre notti buie, la sua luce entra nel cuore
    dona gioia, predispone l'anima, a un intensa, e piacevole emozione,

    prepara noi alla venuta del Signore, sulla terra e nei nostri cuori,
    l'evento piu dolce, esultante, sereno, gaudioso, dell'anno!
    Tempo di speranza di preghiera di attesa nell'accogliere Gesù

    con umiltà e calore nella nostra vita, prepariamoci spiritualmente,
    simbolo di questo cammino è la corona di candele,
    ogni domenica accendiamola, conduce noi incontro al nostro Dio,

    che arriva.
    Composta domenica 29 novembre 2015
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Che bello camminare nel bosco

      Che bello camminare nei prati e boschi
      i miei piedi frusciano sulle foglie morte,

      e il vento che scuote le altre, ancora attaccate nei rami,
      raggi solari tiepidi e sgargianti, riempiono il cuore,

      mentre le rondini volano in cielo, tutte insieme
      partono verso i paesi caldi, torneranno a primavera,

      il silenzio è armonia, tra il cielo la terra e me,
      nella natura i dispiaceri no esistere,

      è pensiero gioioso. Luce del cuore, bacio fresco,
      tocco magico, dell'autunno malinconico e splendente,

      nell'orizzonte che arrossisce dolcemente,
      facendo diventare le foglie ancora piu rosse,

      momento incantato di attimi che fuggono,
      godiamo della bellezza di ogni stagione,.
      Composta mercoledì 25 novembre 2015
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        Scritta da: Horion Enky
        in Poesie (Poesie personali)

        Inetta solitudine

        Da questa inetta solitudine
        cerco di scacciare i cattivi pensieri,
        da dentro me,
        mostri che si aggrappano ai sogni di oggi,
        avendo già soffocato quelli di ieri.
        Laceranti grida emanano le mie labbra,
        screpolate e sanguinanti,
        sotto i morsi ricevuti dai vampiri dell'amore.
        Smetti di giocare con la vita sorte,
        non lanciare i dadi per vedere
        se riesci a vincermi,
        per impossessarti del mio destino.
        Devi ancora continuare a lottare cuore,
        lascia all'anima
        togliere i chiodi dei tormenti che ti affliggono
        e aiutarti a sanare le ferite subite dall'orgoglio.
        Non lascerò farti strada dentro di me, solitudine,
        aprirò il mio io al sole e, con la sua luce,
        scardinerò le porte del buio,
        portando con me una lanterna accesa,
        per illuminare la via per le stelle
        e il bastone della vita,
        per legarvi l'eterno sapere
        di cui è intriso l'universo.
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          Scritta da: Terry Di Vetta
          in Poesie (Poesie personali)

          Un giorno di festa

          Davanti a me giovani spose
          giovani mamme briose,
          il tempo scorre in fretta
          torni indietro
          ti rivedi come loro
          piena di energia
          che pulsa nelle vene
          colori luminosi
          tracciano il cammino
          che senti quasi divino.
          Dai vita a una nuova vita
          e la fanciullezza è finita
          la strada tutta in salita
          nessuno te l'ha insegnata.
          Ah se potessi tornare indietro!
          Come un correttore di bozze
          correggerei i tanti errori
          riscriverei quel libro
          ora che l'ingenuità della fanciullezza
          ha ceduto il posto alla consapevolezza.
          Ora sono stanca
          non ho più sogni da sognare
          e aspetto solo che tramonti il sole
          il cuore duole.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Ad ali spiegate

            T'arrovellavi la mente, senza posa,
            su quei libri, china e pensierosa,
            dentro la tua stanza sempre chiusa;
            ed io m'inventavo qualche scusa
            per distoglierti, per un momento,
            da quello strenuo studio accurato,
            di passione intriso e godimento.

            Col tarlo d'avere bene studiato,
            passasti tutto l'anno in fermento,
            ma, dopo averlo a lungo aspettato,
            fosti pronta a quell'appuntamento.

            Conscia del valore, mai ostentato,
            affrontasti ogni ispido argomento
            con sagacia, acume e piglio attento;
            e sostenesti, insieme allo sguardo,
            a sangue freddo e dovuto riguardo,
            con sicurezza, l'esame di stato,
            meritandoti, ampiamente, il "100"!

            Che soddisfazione mi hai dato!
            E quanto sono fiero e contento!
            Ma tu archiviasti tutto quanto,
            essendo aliena dal complimento.

            Sorniona e senza risentimento
            verso i compagni senza vanto
            (raccomandati e parassiti intendo),
            gli ipocriti alieni ed i saccenti
            e, bruscamente, gli insolenti!

            E volgi altrove, già, lo sguardo,
            teso verso il prossimo traguardo,
            a scrutare l'ultimo orizzonte,
            ben oltre l'ovvio e l'evidente.

            Col tuo ingegno e col talento
            e con quell'intuito illuminante,
            svelerai il quid del trascendente?
            O, tra i quanti dell'inconsistente,
            oserai ai confini del transeunte?
            Sonderai i meandri della mente
            o la quintessenza del firmamento?

            Saprai protenderti a così tanto?
            O t'accontenterai, com'è nel tuo intento,
            di scoprire i forzieri che andrai violando,
            scavando la terra nel profondo?

            Non so che farai, ma ti raccomando:
            conta, sempre, su di te, soltanto!
            E abbatti i muri che avrai di fronte!
            Questo è l'auspicio che ti estendo,
            ma senza sprone, ché sei già un portento!
            Per questo sei fatta o per un altro mondo?
            Composta sabato 21 luglio 2007
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              Scritta da: Fuffi
              in Poesie (Poesie personali)

              Il senso della vita

              Più chiaro è al tramonto
              il senso della vita.
              Luci e ombre
              danno la stessa emozione.

              Il manto avvizzito
              più nulla trattiene.
              Nessuna speranza.
              Nessuna illusione.

              Gioie e paure
              si staccano dall'anima
              e giacciono a terra
              come foglie morte.

              Nulla rimane
              se non lacrime di saggezza,
              dentro scie di tenere nuvole.
              Bianche o nere,
              solo nuvole
              del nostro lungo e affannoso respiro.
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                Scritta da: Fuffi
                in Poesie (Poesie personali)

                Testimone dell'infinito

                Qui,
                davanti il piano.

                Un mare verde ondeggia
                sospinto dall'alito del vento caldo.
                Sulle colline alle mie spalle il vello d'oro risplende.

                Zampilli di ginestre in fiore lungo la strada
                nera e lucente.
                Petali di cuori ricurvi attendono pazienti il vespro.

                Antiche sculture già sonnecchiano
                e conservano tra le dita lunghe e nodose
                nuove dimore cinguettanti.

                Muti sassi sulle montagne e lontano,
                famiglie di scogli si ergono sul mare
                come nobili Shardana a frenare i suoi assalti.

                L'arancio tramonto
                tinge un gregge di nuvole rigonfie in un abbraccio.
                L'orizzonte si veste di commovente bellezza,
                ed i miei occhi in esso si compiacciono.

                Poca cosa al confronto la mia esistenza.
                Una nota struggente fra mille armonie di suoni.

                E sono anch'io luce e calore nelle spighe rigonfie di chicchi maturi.
                Sono terra umida e grassa,
                custode di antiche alchimie tramandate nel tempo.

                Sono acqua.
                Nuvola.
                Polvere.
                Materia testimone dell'infinito.
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