Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

La grande città

Come è grande la città,
come è fracassona la città,
coi suoi rumori rutilanti,
il camion della monnezza,
il rombo delle macchine,
il crepitare dei lavori stradali;
gente che va e viene, senza posa,
in tutti i mezzi;
vita che va,
scorre veloce,
e il tempo non dà tregua;
che bella la pace e il silenzio,
e stare per conto mio,
riflettere,
sui miei tempi,
guardare la gente,
come faceva Kerouac;
lontano da catene e giudizi.
Composta lunedì 28 dicembre 2015
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Il burattino

    Il burattino spera sempre
    che la sua sorte cambierà,
    il burattino si aggrappa
    alla fortuna
    e ai sogni,
    ed intanto continua
    a correre
    senza pace,
    in questo mondo
    di marionette alla mangiafuoco;
    il burattino
    non può pensare,
    il burattino
    deve sempre ubbidire e stare
    in riga,
    così vuole il sistema,
    tutti stupidi e di corsa;
    il burattino non sta
    mai in pace,
    in questo mondo.
    Composta sabato 19 dicembre 2015
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Bar

      E ci ritroveremo tutti al bar,
      dopo che gli anni sono passati,
      sono alle spalle,
      ognuno coi suoi guai,
      ancora con la voglia di cambiare il mondo,
      ancora dissidenti,
      ribelli sempre ribelli,
      ognuno con qualche capello
      in meno,
      un po' canuti,
      ma sempre uguali
      in fondo;
      dentro qualche locale,
      con la faccia,
      di chi è lì,
      per caso;
      e quanto tempo
      sarà passato,
      gioventù,
      gioventù,
      un ricordo indelebile.
      Composta giovedì 17 dicembre 2015
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Abbi pazienza col poeta

        Abbi pazienza col poeta,
        che è sempre un essere umano,
        con molta umanità,
        e sensibilità;
        non aspettarti miracoli,
        e la parola,
        che spiega ogni cosa;
        non ho il segreto della pietra
        filosofale
        in tasca,
        non ho verità della vita nel taschino;
        ho solo dubbi, confusione
        e dolore,
        come dice Kerouac, posso
        offrire
        solo la mia ribellione e confusione;
        abbi pazienza per il tuo
        poeta.
        Il poeta,
        è spesso anonimo,
        incompreso,
        schernito,
        lasciato solo,
        disprezzato dalla massa
        di idioti,
        che non capiscono un acca,
        e vivono solo,
        come tante bestiole;
        abbi pazienza per il poeta.
        Composta mercoledì 9 dicembre 2015
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Poeta maledetto

          Sono qui,
          sono proprio me,
          mi sono riconosciuto subito,
          un po' poeta maledetto,
          un po' barbone,
          un po' filosofo
          e molto ribelle,
          sempre in alto mare,
          sempre in rotta,
          con la società
          fetente che c'è;
          soldi pochi e sogni tanti,
          e quelli,
          ti posso dare,
          nelle poesie che scrivo,
          e lo farò per te,
          se vorrai.
          Composta lunedì 14 dicembre 2015
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Questo nostro amore impossibile

            Questo nostro
            amore impossibile,
            un po' strano,
            un po' pazzo;
            questa storia tormentata,
            tra te e me;
            tra alti e bassi,
            ma non è
            un giorno,
            che siamo insieme,
            se tu capissi,
            se tu mi amassi,
            un po' di più;
            ed invece,
            mi lasci qui.
            Solo,
            e non pensi a me.
            Composta domenica 13 dicembre 2015
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Poeta notturno

              Sono un poeta notturno,
              a cavallo di una scopa da strega,
              cammino per sentieri
              invisibili, solo miei,
              alle porte dell'aurora,
              tra la notte e l'alba,
              il momento proficuo
              per un poeta;
              non voglio padroni,
              né comandi o regole,
              come i gatti randagi,
              e ti do quello che ho,
              i miei pensieri,
              una poesia,
              e la mia confusione,
              e il cammino difficile,
              per la libertà,
              che si insegue sempre,
              m a non è facile avere;
              sono un animale poetico,
              notturno.
              Composta sabato 12 dicembre 2015
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Il venditore di sogni

                Sono un venditore di sogni,
                e volentieri,
                te li do,
                e li creo,
                a cavallo della notte,
                e l'aurora,
                nelle notti insonni,
                dove i pensieri,
                vanno e vengono,
                e il tempo,
                pare fermarsi,
                congelato come l'inverno;
                i miei sogni,
                te li mando,
                e per te,
                li trasformo in poesia,
                e mi vesto di sogno,
                perché,
                la malasorte,
                non mi
                riconosca
                e vada via.
                Composta martedì 8 dicembre 2015
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La pazzia di Erasmo

                  La pazzia di Erasmo,
                  ognuno di noi,
                  ha in se stesso,
                  un lato di pazzia e
                  di follia,
                  anche se spesso,
                  lo nascondiamo;
                  è necessario per vivere,
                  essere sempre in bilico,
                  tra follia e normalità,
                  e un po' di pazzia,
                  aiuta a tirare a vanti,
                  a sognare,
                  a staccare,
                  a non pensare troppo;
                  molte cose che realizziamo,
                  sono spesso frutto di pazzie,
                  di ribellioni,
                  colpi di testa,
                  di scelte contro tutto e tutti;
                  come dice Erasmo,
                  siamo spesso un po' pazzi,
                  e un po' savi, o tutte e due le cose,
                  messe insieme.
                  Composta martedì 8 dicembre 2015
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