Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Resilienza

Prendi pure la mia voce
gli ornamenti,
le isole che ho visitato.
L'ultima parola andrà alla deriva
in quest'ora di ombre e
ghiaia.
Una scheggia di cielo
in candidi riflessi obliqui
recide già il silenzio.
Si fa strada il vento,
adagiato sulla corteccia del cuore
ora spicca il volo.
Tornerà l'indifesa età
tornerà a chiamarmi
urlando tutti i disperati giorni
ma fra le onde, avrò da amarmi
al di là del torto
avrò da vivere.
Composta sabato 6 febbraio 2016
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    È finito il Carnevale

    Dal nord al sud,
    l'Italia in festa,
    dai monti al mare,
    per festeggiare, è finito il Carnevale.
    Si tramandano le tradizioni dolci fritti delle regioni.
    Frittelline e tenerelli,
    bomboloni, sfrappole, e crostoli,
    cicerchiata, bugie, tortelli, ciambelline,
    una scorpacciata di mascherine.
    Ciramiglie, crescentine,
    donzelle, favarelle,
    intrigoni, scrocca fusi,
    melatelli, menatelli,
    bastoncelli, berlingozzi,
    brugnolus, castagnole, civigliole,
    cenci, crogetti, grostoli,
    dozelle, fave mielate,
    ficuzzole, frangette,
    fravioli, brutti ma buoni, lavagnette, intrigoni,
    mistocchini, peciarini, monache pregne, scorpelle,
    pampuglie, pignolata, oriellettas, gale, galani,
    zeppole, palle del prete, rosa chitarre, taralli,
    stelle filanti, struffoli, stracci e tortelli.
    È finito il carnevale i bambini stan tutti male,
    hanno fatto indigestione di dolcetti e cose buone.
    Composta martedì 9 febbraio 2016
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      in Poesie (Poesie personali)

      Incognite folate di vento

      Giro le pagine
      ai percorsi imprecisi
      a quelle poche parole
      a quei dettagli
      che arrivano tardi
      nel silenzio
      del giardino mentale
      ed è lì
      che non lascerò scolorire
      l'ultimo fotogramma,
      l'ultima nota
      del nostro pentagramma.
      Fili biondi
      che s'impigliano al vento
      nella notte che ci inghiotte
      fra la tempesta
      dell'ultimo momento,
      resterò in silenzio
      nella tormenta,
      nel posto della tua memoria.
      Ti lascerò attraversare
      i fruscii di altri spazi,
      dove si caleranno
      le ultime speranze
      come foglie posate
      alla quiete,
      una sola nota, la mia,
      una sola zolla di terra
      nel libro della vita.
      Ed io, non ci sarò,
      quando mi vorrai con te,
      non buttarla via, ora,
      non separarla
      dal mio sogno
      e dalla tua realtà!
      Composta mercoledì 10 febbraio 2016
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        Scritta da: Francesco Camagna
        in Poesie (Poesie personali)

        A mio nonno

        Una breve discesa
        in mezzo ai rovi.
        Lumache se cadeva
        qualche goccia d'acqua.
        Un carrubo in fondo
        alla strada.
        Correvo, bambino,
        più forte se qualche
        cagnolino abbaiava.
        Si alzava la terra
        sotto le mie scarpe.

        Entravo io, veloce
        in quella vecchia casa
        senza bussare
        spingendo la porta
        socchiusa con le mani.

        Mio nonno seduto
        dinanzi ad un tavolo
        rotondo, immobile,
        in silenzio, mi aspettava
        per giocare a briscola.

        Come sarebbe stato
        tutto diverso per me
        se fossero uscite
        altre carte!

        Mio nonno mi ripeteva
        un antico proverbio.
        Io non ne comprendevo
        il significato e
        continuavo
        ad accampare scuse,
        a recriminare,
        a cercare, assurdamente,
        fuori da me stesso
        la ragione delle
        mie sconfitte.

        Perché perdevo sempre,
        allora,
        ma tornavo a casa
        contento
        per qualche pezzo
        da cento lire che
        scivolava in tasca.

        Passò il tempo,
        il fuoco fece
        ardere il roveto,
        la casa fu venduta
        e demolita.
        Se ne andò un giorno,
        mio nonno, mentre
        mi trovavo a scuola.

        Mi rimase una sua foto:
        lo sguardo fiero,
        l'aria austera,
        l'aspetto da vegliardo
        imponente
        con le medaglie
        di Vittorio Veneto
        appese
        al colletto della giacca.

        Ora continuo a
        lamentarmi per le
        carte che non escono.
        Ma, non sono più
        contento di perdere.
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Magico inverno

          Gli alberi sono puri, incontaminati, da ogni peccato
          amano incondizionatamente, ogni essere umano
          ogni animale che si muove, sulla terra, e che vola in cielo,

          la foresta vibra a ogni respiro spirituale, c'è Dio tra di loro,
          la luce sussurra parole di amore, che esce da ogni ramo,
          cortecce poderose che il dono di luce invisibile è armonia,

          l'intera umanità è la loro sposa, gli alberi dono a noi respiro di vita,
          insieme con l'acqua, il sole, ogni seme che la terra produce,
          noi siamo legati a tutto questo, in un abbraccio indissolubile.
          Composta venerdì 5 febbraio 2016
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Sogno o realtà?

            Armonia malinconica che prende al tramonto
            avvolge lo spirito confuso, in questo tempo invernale
            e il silenzio parla con parole che scavano l'anima,

            l'amore non conosce il tempo,
            può essere un attimo, ma quell'attimo dona gioia alla vita intera
            i miei pensieri arrivano all'orizzonte lontano

            e risplendono con i tuoi, nel cielo sopra la terra,
            anime lontane che vibrano con la luce nel cuore
            splendono come stelle, sotto gli occhi di Dio,

            una casa sul lago sotto alberi altissimi
            tutto è leggiadro, molto amore dentro la casa
            rapisce il cuore per la felicità, la serenità, la gioia,

            che sprigiona come una luce splendente,
            ma non è di questo mondo.
            Composta mercoledì 3 febbraio 2016
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