Poesie personali


Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie personali)

Liberati Donna

Disperazione e pianto
tormento e silenzio
maltrattamenti e angoscia
restano in fondo alla gola.
Grido e urlo
di una donna maltrattata
paura di essere svelata
timore e vergogna
sogni strappati, libertà catturata.
Oh donna! Fuggi, scappa
da quella prigione di dolore
rivelati, denuncia, parla
non lasciare impune quell'abuso,
quel delitto deve essere pagato.
Non avere paura, non sei sola
guarda intorno a te, c'è un mondo.
Vivi, sogna, lotta, sorridi
non lasciare che quel mostro vinca.
Composta domenica 22 novembre 2015
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    Scritta da: Salvatore Prete
    in Poesie (Poesie personali)

    La giustizia? Cos'è la giustizia?

    Nessuna pena è stata inflitta
    a chi, dopo averne la spalla trafitta
    lo ha volontariamente lasciato morire
    per poter l'orrendo misfatto coprire.

    la giustizia permette che gli autori dell'omicidio
    se ne stiano liberi, uniti e colpevoli nel loro nido.
    Il signor luogotenente, non può essere condannato
    nella sua sicura condizione di alto dipendente dello stato

    Ebbene si la giustizia è questa:
    forte e tempestiva con i deboli
    lenta e tardiva con i colpevoli
    ma nella snervante attesa dell'inchiesta

    rimangono una madre e un padre, mutilati.
    Composta lunedì 8 febbraio 2016
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      Scritta da: Angy70
      in Poesie (Poesie personali)
      Si cambia per non morire
      si cambia per vivere
      si cambia perché è giusto cambiare
      e andare dove ci sono sorrisi e non lacrime
      amore e non giudizi
      affetto e non invidia
      calore e non gelo
      comprensione e non insofferenza
      si cambia perché
      si deve andare dove ti porta
      la sensazione di felicità
      dentro il cuore.
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        Scritta da: babak
        in Poesie (Poesie personali)
        Il vento,
        un cavallo ribelle che corre
        con la criniera ondeggiante
        la paura, schegge sotto le mani e i piedi
        i vicoli pieni di cose banali
        ti incoraggiano a comprare
        le identità perse che vengono calmate con i sonniferi
        i finti sorrisi delle belle ragazze ingannano
        nessun dolore
        eccitazione infinite
        le cose vendute sotto le luci stroboscopiche
        che sembrano ballare
        le ombre tremolanti sui muri
        le finestre chiuse.
        La città, smog
        la folla triste e esausta nella metropolitana
        la felicità pantaloni giù
        i brevi estasi e mal di testa
        i mesi non arrivano alla fine
        sono in debito!
        Le lunghe scale a chiocciola
        delusione delle bottiglie vuote
        e l'ultimo tiro di una sigaretta
        il magone globale degli esseri umani

        sembra che siamo stati rapiti già prima della nascita
        il silenzio è gravido di un urlo
        la nostalgia dell'incontro.
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