Scritta da: Michele Bosco
in Poesie (Poesie personali)
Salate, le lacrime
non lascio scivolare
sul cuore, perché
bruciano le ferite
attraversate da
le lacrime, salate.
Composta lunedì 1 febbraio 2016
Salate, le lacrime
non lascio scivolare
sul cuore, perché
bruciano le ferite
attraversate da
le lacrime, salate.
Non chiedere al poeta
le sue semine sono di domande
le sue speranze mietere risposte
non chiedere al poeta.
Una muta voce
prende parola
ignaro lotti contro il male.
Un sussulto
del cuore
mi fa tremare
e mi unisce ad
un destino che
ancora non so.
Ma tu già lotti
per sconfiggerlo.
Immenso è questo tempo
appoggiato ai muri,
scortica
anche l'umido
tra le fessure.
Brama l'acqua
dall'arsura
di quel suo vento
che mi asciuga l'anima
e che più,
non conosce la paura.
Pietre focaie, soffocate
a richiamare mostri
tra l'occhio del cielo,
maestro di promesse
mal riposte.
Ed io,
lungo le discese ripide,
mi perdo fra le attese
delle facili lontananze,
gravano i sorrisi
tra i movimenti
di una bellezza pura
che mi fu tolta.
Ma scende luce
a rallegrarmi il pianto,
mercenario
di questo vile tempo
che si svende
alla solenne notte
e che mi lascia sola,
come tela
senza cornice
che si consola
tra i tenui riflessi
delle sue luci ed ombre.
Ammiro il mare
nella sua azzurra
luminosità
ove s'eleva alle spalle
selvaggio e affascinante
l'Aspromonte.
Resto estasiata della bellezza
del paesaggio.
Sorrido
sorrido pensando a te.
Sempre solitudine
mi accompagna ad ogni singolo
estratto di questa giornata
desiderio non nascosto
piega il mio cuore
ormai
ho capito perché
il triste declino del corpo
non regge nemmeno
il futuro che prossimo
riempie d'orgoglio
il mio tempo
non posso descrivere
l'isolamento
legato all'albero della ragione
mi spengo l'interruttore
e la notte fonda
sull'inganno si placa
aspettando il ritorno
dell'alba
dove al risveglio mattutino
riprendo quel cammino
verso il giusto responso
solo con te
respiro la vita.
Sei ricordo nei miei pensieri
-tra passi di notturni cieli.
Sei immutato soffio d'amore
-tra pagine di nuovi giorni.
Sei ancora l'inciampo del cuore
-tra baratri di un tempo che va.
Era solo una lettera ma è già ricordo.
Gli occhi scorrono su accordi di parole,
ma è la tua voce che io sento come un'eco,
e le virgole e i punti si fanno mani
a donare carezze - le tue – sul mio cuore.
Perlacei coriandoli
-volteggiando nel cielo
con un'antica danza
meravigliano i cuori.
Dalla torre del tempo
miravo il ruscello di attimi d'amore.
Palpitava il cuore udendo un'eco di scalpiccio,
su carrozza d'oblio son fuggiti i tormenti,
che simili a rovi incupivano il cuore.