Poesie personali


Scritta da: Rosanna Russo
in Poesie (Poesie personali)

Tra i venti del tempo

In un quarto di luna
-compagno di un'opaca notte
si rifletteva il tuo volto.
Sul bordo di un silenzio assisa
rimiravo uno scatto di noi.
Essi, i venti del tempo,
han reso polvere un ardore,
sfumato un ricordo indugia.
Potesse il cuore ritrovare
la tua delicata carezza.
Composta giovedì 21 gennaio 2016
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: endi
    in Poesie (Poesie personali)

    Uomini

    Non so se sono un uomo,
    sinceramente
    non ho mai capito cosa volesse dire.
    Forse vuol dire
    fumare cubani come Ernest
    o bere come Francis Scott,
    oppure scopare con 99 donne e un diavolo
    come Henry.
    Ma forse esser uomo significa
    avere il coraggio di Giovanna d'Arco.

    Sono venuto a casa tua
    uscendo dal vomito di quel vagone
    con una lagrima rossa,
    acquistata da quel fioraio zozzo
    che conosci bene
    con cui ti sei presa qualche volta.
    Ho sfidato gli sguardi sconosciuti
    l'afa soffocante di Agosto
    e il punto interrogativo di una malattia venerea.

    Ho capito cosa ero disposto a fare per te.

    Me ne sono andato da casa tua
    deluso e muto,
    lasciandoti una macchia sul lenzuolo, sopra il divano.

    In quel momento, mi sono avvicinato
    alla consapevolezza di cosa volesse dire
    essere un uomo.
    Composta lunedì 25 gennaio 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alessandro Lemucchi
      in Poesie (Poesie personali)

      Specchio di vita

      Avvolto nella rossa tunica
      dell'oblio consegno
      l'anima al demone oscuro
      che con nere lame di basalto
      uccide l'ultimo
      barlume d'amore.
      Nuvole tenebrose
      sull'orizzonte del fato
      foriere di speranza perduta
      cuore imprigionato
      nello specchio della vita
      ridotto in mille pezzi
      sparsi nel lago
      dei sogni infranti.
      Nessuna voce
      nessun canto
      sulle ali del vento
      e nel silenzio solo
      le urla di un'anima trafitta.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Bryan Finadri
        in Poesie (Poesie personali)

        SFACELO

        Per inerzia rantolante rinnovi la tua agonia
        Ti nutri di morte, oh tu mostro scisso tra paranoia e follia
        Ingurgiti Amazzonia oh tu ebbro di saudita bile
        Forte dei tuoi crediti, forte del tuo fucile

        Il futuro per te è noia, semmai futile preoccupazione
        Schiavo come sei d'ogni tua totalitaria compulsione
        Non sopporti distrazione né ostacolo alcuno
        Tu che del tuo parassitismo ne hai fatto motivo primo

        Tu che senti e non ascolti lo strazio che t'attornia
        E che seguiti incurante nella tua perenne sbornia
        Stritoli la vita rendendo vuoto e desolazione
        Par questione di principio una teleologica estinzione

        Psicosi, schizofrenia! Dipendenza, malattia!
        Cancerogena devianza che non teme terapia!
        L'epilogo è vicino, morte o sopravvivenza
        Non vi è posto nella vita per una tale connivenza

        Oh tu Uomo prendi posizione
        Scrolla di dosso la tua degenerata fissazione
        Non esiste sollievo dalle pene del tempo
        Se si persiste incuranti al lamento di un altro

        La terra è silente ancora per poco
        Transizione impetuosa dallo statico al moto
        Foss'anche evitata la suicida follia
        Sarà lei che opterà per l'eutanasia

        Ma la terra che è grande vivrà ancor per molto
        Oh tu piccolo uomo, sarai morto tu stolto
        La vita è invincibile, mai saremmo privilegiati detentori
        Né padroni del cosmo, noi semplici e sacrificabili attori.
        Composta nel 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Bryan Finadri
          in Poesie (Poesie personali)

          L'Essere e il Nulla

          Ricolmi vibrante di superba vacuità
          Dimori nell'atomo, nel paradosso della tua infinità
          Sei grembo che acclude, l'Istante, l'Eterno
          Sei germe che quieto aspetta passi l'inverno

          Sei la somma dei più, la sottrazione dei meno
          Sei il serpente, la mela, sei Eva ed Adamo
          Dall'Alpha all'Omega, dal Santo alla strega
          Tu l'esercito vinto, tu il vittorioso stratega

          Ti celi oltre i limiti d'umane rappresentazioni
          Che designano il Tutto come opposte fazioni
          E l'uomo si perde tra i mille e più specchi
          Bendati son gl'occhi, tappati gli orecchi

          Si confonde nel flusso, nella corsa dei giorni
          Frenetici e apatici le andate e i ritorni
          Nel vano tentar di dare un senso a quel vuoto
          S'ingozza d'impegni, s'ingozza di moto

          Futile e vana compulsione lo scorta
          All'ultimo giorno, alla soglia, alla porta
          Tremori e sussurri, candela morente
          Che aspetta l'oblio, l'arrivo del niente

          Ma il nulla cos'è, se non ciò che contiene
          Non vi fosse luce chi il buio sostiene?
          Strappa di dosso fardelli e bendaggi
          Osserva che Sole. Contempla i suoi raggi.
          Composta giovedì 16 luglio 2015
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Bryan Finadri
            in Poesie (Poesie personali)

            Flusso indistinto

            Attimi.
            Sguardi fugaci di Anime a confronto,
            Vibrazione,
            Risonanza,
            Istantaneo è il Riconoscimento.
            L'estraneo si fa compagno, si fa fratello.
            I confini? Dissolti.
            Forse mai esistiti.
            Intimo contatto, in un metrò, all'angolo dell'ennesima strada, all'ennesima svolta dell'ennesima vita.
            Mille differenti esistenze incastonate tra un concepimento ed un singolo ultimo respiro;
            Vite nella vita che scoprono il riflesso di se stesse in uno specchio ad ogni viso, ad ogni atomo, inesorabilmente riproposto.
            Un'unica, medesima, camaleontica esistenza, immersa e composta essa stessa dal Flusso che pacifica gli opposti.
            Cuore Unico pulsante, Ironica Armonia che errando cerchi il Perfetto, la Perfezione, con gaudio dilettandoti tra magnetismo e repulsione, proponendo l'illusione stimoli l'Io a cercar la Verità;
            Memorabile,
            Indelebile,
            Rivoluzionaria Rivelazione.
            Tutto è Uno.
            L'Uno, è Tutto.
            Ed anche di più.
            Composta mercoledì 15 gennaio 2014
            Vota la poesia: Commenta