Poesie personali


Scritta da: A. De Benedictis
in Poesie (Poesie personali)
Sfuggi
e nel fluire
brandelli fuligginosi
d'anima spendi.

Futile vita arranca lungo la via.

Scarnifichi e tremi
per superbia definizione,
quando basterebbe riflettersi
semplicemente
in giuste acque.

E si badi che tra il giusto e il limpido
v'esiste la differenza che
rende puro l'amore
e torbida
la momentanea felicità.
Composta martedì 26 settembre 2017
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    Scritta da: Laila Ken
    in Poesie (Poesie personali)

    Una canzone

    Ho voglia di scrivere una canzone
    ma le parole, dispettose,
    giocano a nascondino
    tra le pareti graffiate del mio cuore;
    scrigno segreto di ogni mio pensiero.

    Si rincorrono perdendosi
    nel vuoto della mia memoria,
    dove la melodia del mare
    sussurra dolcissime parole d'amore.

    Inciampano nei ricordi
    di un tempo mai dimenticato,
    dove gocce d'argento
    scivolano su uno spettro
    dai colori intensi.

    Ammiro entusiasta le parole
    danzare intorno,
    nell'infinito della mia fantasia,
    tenendo per mano frammenti
    di luce e sospiri delle mie emozioni.

    Il mio sguardo segue le loro evoluzioni
    in un mondo magico,
    dal sapore d'eternità
    alla ricerca di un'anima serena;
    di giorni di sole e di sorrisi
    che hanno sapore di vita.

    Ho voglia di scrivere una canzone
    ma mi mancano le parole.
    Composta sabato 30 settembre 2017
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      Scritta da: Myškin
      in Poesie (Poesie personali)

      In principio era il verbo

      Assumere e
      assunsi.
      Sapore di te
      l'alba di te.
      Nascosi
      i tuoi seni
      tra i miei palmi.
      La rotta collide.
      Sparpagliati i semi.
      Sorge da lontano
      una veste
      da sinistra a destra
      seguo con lo sguardo
      e poi al mio fianco.

      Vissi due volte
      all'ombra delle tue ciglia.
      Sono qui
      su le tue labbra

      Assumere.
      Assumi.
      Non ricordo
      dov'eravamo.

      Non so dove siamo.
      Su le tue labbra.
      sì!
      e in nessun altro luogo.

      Ancora un poco.
      Giocami seriamente.
      Separàti
      divelti
      due gigli,
      una parola.

      Vaniglia.
      E detergiti
      con la mia voce
      placida,
      sconfitta,
      disinteressata.

      Tutto ritorna
      così stanco.
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Non ho paura

        Non devi avere paura della morte.
        Non ho paura della morte.
        Lei mi è amica.
        Devo esserle amica, devi esserle amica.
        Lei sarà l'ultimo battito, l'ultimo sguardo, l'ultimo respiro.
        Il giorno in cui lei verrà a prendermi,
        devo tenderle la mano e camminare con lei,
        devo esserle amica, è lunga la strada.
        Infondo ci sarà Dio che mi darà pace.
        Ma so che solo esserle amica, mi darà pace e serenità.
        È l'ultimo viaggio di ognuno di noi.
        Lasciamo per sempre, l'amore infinito i figli, l'amore della vita, gli affetti più cari.
        Salutiamo il sole, la luna, il cielo, le stelle, tutte le cose belle.
        Salutiamo i nostri ricordi, perdoniamo il male.
        Il perdono è la salvezza dell'anima.
        Aspettiamo e andiamo via serenamente.
        Lei è mia amica.
        Composta mercoledì 27 settembre 2017
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          Scritta da: Leonardo
          in Poesie (Poesie personali)

          Illusione

          Un boato, e poi silenzio,
          le foglie ballano
          alla musica del vento.
          In città non si ode il mare,
          si può immaginare,
          le onde da lontano combattono
          un'infinita battaglia
          contro il mondo.
          Un boato, e poi un lamento,
          la terra si dispiace
          ma finisce il suo sgomento.
          La luna dalla città
          si può vedere
          ma la faccia che le diamo
          non è detto sia fedele.
          Composta martedì 26 settembre 2017
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            in Poesie (Poesie personali)

            Nostalgie

            Nel fiume della vita
            nostalgie
            sono legate agli anni
            delle pagine verdi
            dove la primavera
            vide sbocciare fiori
            come sogni
            che affiorano alle notti...
            Ora che tutti i fogli
            sono pieni
            di scarabocchi e errori
            non c'è spazio
            per nuove emulsioni
            spinti dalla corrente
            di rimpianti
            che agita le acque
            il fiume della vita
            conduce nostalgie
            verso il mare.
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Maledetto intervento, l'hai condannata

              La vita tanto strana,
              crediamo di essere capaci di vincere
              tutte le battaglie a cui siamo sottoposti,
              sorridiamo ogni qual volta che tentenniamo.
              Maledetto intervento.
              L'hai condannata!
              Questo continuo stare male,
              la porta a riflettere, e pensare.
              Portare costantemente il peso invalidante
              di non sentirsi più donna,
              paura, ansia.
              Guardarsi allo specchio e non riconoscere più il proprio volto.
              Sentire la mancanza del respiro.
              Alzarsi dal letto di primo mattino,
              senza più sentire la freschezza dell'aria
              che piano, piano attraversa la persiana
              ancora socchiusa.
              Si sfogliano le pagine dall'albero della vita,
              e ti accorgi che ce ne sono ancora ben poche da sfogliare.
              È passato tutto questo tempo!
              La conseguenza di tutto questo stare male,
              il continuo ripetersi di fallimenti e conflitti,
              stanca, affaticata.
              Paura di mostrare al mondo gli aspetti più vulnerabili di noi stessi.
              Vulnerabile, vergogna, isolamento,
              questa stanchezza invincibile,
              sentirsi incapaci e incompresi.
              La mente più lucida del proprio corpo che sembra continuamente esplodere.
              Aver perso la voglia di sentirsi in armonia
              con il proprio corpo.
              Paura di non essere più amata e restare sola
              Maledetto intervento,
              l'hai condannata.
              Composta giovedì 21 settembre 2017
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