Poesie personali


Scritta da: Simona Buzzi
in Poesie (Poesie personali)

Settembre

Pallido, sornione
sole di settembre.
Finestre
ancora aperte
nei pomeriggi
settembrini
diffondono
profumi
d'erba falciata
di bergamotto
d'aria frizzantina.
Nel cielo
bianche nuvole
veloci corrono
ad annunciare
che il temporale
incombe.
Degli alberi
il vento
piega le fronde.
Si fan più scure
le nubi
a ricordar
che il tempo
dell'estate
è ormai finito.
Composta giovedì 21 settembre 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    La luce del giorno inizia a perdere i propri toni e forza
    calando leggermente sul limite infinito dell'orizzonte.
    Le cicogne ritornano tutte insieme battendo le loro ali,
    ogni tanto si lasciano portare dalla calda corrente d'aria
    che dal vicino fiume le riporta sazie alla loro grande casa.

    Le poche nuvole si tingono di colori mai visti nel giorno
    per accompagnarci su placide onde nella culla notturna
    che ci aspetta silenziosa nascosta negli angoli della notte.
    La luce si va diffuminando sui vecchi muri delle alte case
    mentre si accendono i lampioni per illuminare nuovi sogni.

    In fretta ci sediamo sul balcone per carpire un fantasma
    che si adagia silenzioso sulle ultime ombre che avanzano.
    Noi siamo i guardiani della quiete silenziosa che germoglia
    racchiusa in messaggi di visioni eteree e grappoli di ombre:
    la notte è l'ombra del giorno che ci avvolge in verde foglia.

    Fra le stelle che ci coprono come fossero sorelle del tempo
    diamo l'ultimo sguardo al cielo per chiudere l'ultima finestra.
    Nel buio della stanza da letto diamo l'ultimo tenero sguardo
    alle ombre che lentamente vanno morendo nei nostri occhi:
    ascolto l'intimo ritornello umano salutando le stelle e la notte.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Il vento soffia a intermittenza in questo pomeriggio sereno
      mentre io leggo un romanzo spagnolo, che mi porta in giro
      dal polo al deserto, che ha il bel titolo "le finestre del cielo".

      Osservo le foglie che si muovono dietro i vetri del balcone
      mentre le tortorelle si posano leggere su una pianta di gelsi
      che immobile, s'innalza nel giardino, mi guarda e mi sorride.

      Il giorno sta arrivando, vecchio come me, al suo bel tramonto
      tappezzando il cielo di colori forti e tenui muovendoli col vento
      che lentamente dà il suo addio sia agli uomini che agli uccelli.

      Un tocco di campane della bella chiesa barocca del mio borgo
      mi richiama a un gioco dell'anima che vive di silenzi e rintocchi.
      Mi inebrio di dolcezza sentendo una mano celeste che mi tocca.

      Il vento canta la sua nenia sulle foglie tremule del glicine azzurro
      sospeso in alto che sporge dal balcone sul piccolo caro giardino
      in attesa che anch'io spicchi il volo con l'anima leggera e pulita.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Ho visto pochi fiori campestri in questa corta primavera
        con prati verdi pieni di piccole margherite senza bellezza,
        con fiori gialli come stelle con molti petali rotti sulla terra,
        qualche cardo silvestre con un fiore piccolo semiaperto.

        I campi che l’anno scorso erano pieni di molti papaveri rossi
        quest’anno li ho visti di lutto con steli  bassi e colori smorti.
        Anche i cardellini e i pettirossi erano rari con i ghirigori corti.
        Sono andati lontano prevedendo poca pioggia e calore strano?

        È certo che la natura è saggia, previgente e con molte più risorse
        di noi uomini di oggi, avendola dimenticata, perché non l’amiamo
        come nel passato i nostri nonni che la carezzano con occhi e cuore,
        osservandola, pregando il Signore, sia in ore di pioggia che di sole.

        Oggi crediamo solo nella scienza, nei concimi e nelle buone sementi,
        ma abbiamo dimenticato che la terra va prima  amata e poi ben arata
        sia con trattori sia con le mani. Dobbiamo pulirla dalle brutte erbacce
        se vogliamo che sia feconda, ci dia il pane e tutti i bei fiori del creato.

        Sono convinto che tutt i fiori campestri sono le infinite carezze divine
        offerte a noi uomini che camminiamo chini  sulla terra con occhi aperti.
        Quando il cielo è pieno di nubi e il sole non ci riscalda né  mani né testa
        vuol dire che dobbiamo specchiarci nei fiori perché la vita sia una festa.
        Composta venerdì 30 giugno 2017
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Quanti turisti viaggiano d'estate solo per dimenticare,
          quante valige piene di ricordi e vuote di nuove illusioni,
          quanti volti senza nome abbiamo visto senza parole.

          Chi viaggia con la macchina no sa se rivedrà la casa,
          chi per essere padrone del bello solo guarda panorami,
          altri vanno in treno per sognare, leggere e osservare.

          Gente di ogni età per nuove emozioni e senza timore
          preferisce l'aereo volando nel cielo prima del tempo
          imitando la libertà degli uccelli e carpire le sue stelle.

          Atri li ho incontrati in bicicletta per sentieri poco indicati
          per raggiungere il buon cammino dello spirito dimenticato:
          camminano silenziosi o in compagnia per incontrare Dio.

          Ho visto gruppi a piedi con dei cappelli e grossi scarponi
          inoltrarsi nel verde dei boschi per comprendere se stessi
          o scalare la prossima montagna con enorme commozione.

          Tutti abbiamo bisogno ogni tanto di un tempo solo nostro
          per captare la luce del giorno e i veri messaggi della notte:
          solo così capiremo dove andiamo e quanto si deve amare.
          Composta venerdì 30 giugno 2017
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            Scritta da: Simona Buzzi
            in Poesie (Poesie personali)

            Il dono della vita

            Alba rosea
            sul mare
            dorato sole
            che s'innalza
            si riflette
            nelle acque blu.
            Pescatori
            rientrano
            stanchi
            soddisfatti
            del fresco pescato.
            Sapore di salsedine
            nelle logore reti
            nella fresca brezza
            del mattino.
            Le barche
            ondeggiano leggere.
            Mare in bonaccia
            tavola blu.
            Incanto e magia.
            Inattese
            emozioni
            nuove
            meravigliose
            sensazioni.
            Lo spirito rinasce
            rinvigorisce.
            Tuffo nel blu
            acque fresche
            di mare.
            Apro anima
            e cuore
            al dono della vita.
            Composta mercoledì 20 settembre 2017
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              in Poesie (Poesie personali)

              La sera

              Amo la sera quando l'orizzonte
              si tinge di tramonto
              il sole e l'ombra
              si fondono in pacata sinfonia
              diventano una musica
              dove cuore e pensieri
              danzano insieme
              seguono il cammino
              tenendosi per mano
              per vivere ciascuno
              un po' dell'altro
              guardando il cielo
              carico di stelle
              e la luna che spunta.
              Odio la sera
              quando ha fretta il giorno
              di rifugiarsi negli spazi vuoti,
              s'affollano profili di fantasmi
              col viso camuffato di bugie
              e l'anima rifatta di parole.
              Si abbracciano, si baciano,
              si sfiorano la mano
              buia lontanissima nebbiosa,
              corrono a perdifiato
              fin sotto le pendici dell'amore
              senza sapere gli occhi
              e nemmeno il colore di un sorriso.
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                Scritta da: Simona Buzzi
                in Poesie (Poesie personali)

                Come aquilone

                Lasciati trasportare
                come un aquilone.
                Vola nel vento
                Fatti cullare
                dall'onda.
                Lascia
                che accarezzi
                il tuo cuore.
                Lasciati guidare
                dall'affetto
                di un amico,
                dall'amore
                del tuo lui.
                Fatti sfiorare
                dalla carezza
                della sera.
                Non dimenticare.
                Il cuore pulsa
                anela, palpita
                come impazzito.
                Forse è gioia
                amore vero.
                Rincorri la vita,
                intrepida,
                sicura.
                Vola come aquilone.
                Non mollare mai.
                L'Universo
                ti sorriderà.
                Composta martedì 19 settembre 2017
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