Poesie personali


Scritta da: Valeria
in Poesie (Poesie personali)

Forse la pioggia...

La felicità confonde
i colori,
e di notte gli odori divengono
tutti uguali.
Ma ad un tratto il cielo si strappa…
Forse la pioggia non farà più ricordare,
portandomi di nuovo ad amare;
forse la pioggia bagnerà le distanze,
cancellerà i rancori
e scioglierà i confini;
forse la pioggia ci condurrà ancora vicini.
Quando la solitudine slaccerà il nodo
nel petto,
la pioggia bagnerà l’amore
fino alla fine del respiro,
non ci sarà più da bere il vino
e ritorneremo di fronte
al nostro destino.
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    Scritta da: Sha
    in Poesie (Poesie personali)

    Marzo 2007

    Un attimo
    Un attimo e può accadere di tutto...
    In un attimo ho incrociato il tuo sguardo,
    E la mia vita è cambiata.
    In un attimo mi sono innamorata di te,
    E mi sono lasciata trasportare dall'emozioni
    In un attimo io ho vissuto veramente
    E dopo in un attimo tu hai cancellato tutto
    lasciandomi lì sola...
    un attimo... già solo un attimo...
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      Scritta da: Paola Filanti
      in Poesie (Poesie personali)

      Essere nel tempo

      Il passato ha
      la pelle ruvida
      gli occhi infuocati
      e sbarre di piombo.

      Il profilo di oggi
      si scorge piano
      e lieve sorride
      ad un giorno diverso,
      il suo istante continuo
      riscopre la vita
      come un lenzuolo d'estate.

      Il futuro è luce è buio
      è paura è curiosità
      è voglia di camminare
      e ritrovarmi nel mondo.
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        Scritta da: Giulia Rossini
        in Poesie (Poesie personali)

        Mai fidarsi... si potrebbe morire d'angoscia.

        Quando pensi tu sia importante per qualcuno come un'amica, dopo averla consolata perché non riusciva a capire cosa volesse dal suo fidanzato e dalla sua vita, quando sei stata tutto il tempo a consolarla mentre potevi benissimo fare altro
        Sentir dire da lei: sei la persona più importante della vita!... ma riferito a colui che l'aveva ferita, maltrattata, accusata.
        Fa sì che tu ti senta ferita, ingannata, ma soprattutto senti di aver perso una parte del tuo cuore che avevi conservato solo per lei.
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          Scritta da: IGNAZIO AMICO
          in Poesie (Poesie personali)

          Natura violentata

          Che pena!

          Colonne di nero veleno
          sputate da mostruose ciminiere
          imbrattano il fulgido azzurro del cielo;
          tutto si tinge di grigior di morte,
          piovono acide piogge
          che contaminano i fertili campi
          e le pure sorgenti e le fresche falde.
          Dentro cappe funeste volan gli uccelli,
          mentre il mare sempre più povero
          discarica diventa e non profuma.

          Quanta violenza alla Natura
          che ci ha dato la vita e ci sostiene!
          Chi dà diritto a questo insano uomo
          di seminar rovina in ciò che suo non è,
          in un mondo in cui soltanto
          precaria ospitalità gli è concessa.

          Ed i nostri eredi cosa troveranno?
          Un retaggio di aggressivo cemento,
          di rifiuti, di scorie mortali,
          oceani boccheggianti, cieli violati
          da corpi spaziali vaganti
          come muti inquietanti fantasmi;
          non più profumi di natural freschezza
          ma l'appestato tanfo dei miasmi.
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            Scritta da: IGNAZIO AMICO
            in Poesie (Poesie personali)

            Energia creatrice

            Per favore, tacete,
            non ho orecchie per angeli e demoni,
            soffro gli odori di incensi,
            il fumo di candele votive,
            prediche, sermoni, litanie.
            Non parlatemi di castighi eterni,
            di luminosi, accecanti futuri,
            non datemi gratuiti sensi di colpa:
            non sento alcun bisogno di espiare
            per esser venuto al mondo
            e vissuto sempre cercando il meglio.
            Son sereno così. Io l'assoluto
            non ho bisogno di cercarlo in cielo,
            in feticci trafitti da penose spade,
            in petti squarciati e sanguinanti.
            Pura energia, lo vedo attorno a me,
            nel sole, nella luna e nelle stelle,
            lo riconosco nella rigenerante primavera,
            nei colori dei fiori, nella fecondità dei campi,
            nella forza del mare e nel turbinar del vento,
            nell'ordinato alternarsi delle stagioni
            e nel costante rinnovarsi della vita;
            lo riconosco in te, madre natura,
            che dal tuo seno ci hai estratto
            e nel tuo seno ci disperderai.
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              Scritta da: IGNAZIO AMICO
              in Poesie (Poesie personali)

              La forza di rialzarsi

              Contorti, sofferenti
              i miei pensieri ballano tetre danze
              nella mente sconvolta da antico dolore;
              gelido il sorriso sulle mie labbra,
              forzato, quasi un ghigno beffardo,
              mistificazione di gioia, paravento
              di un'amarezza che tutto mi pervade
              e che stroncarmi mi vuole.
              Arduo è vincere la voglia di cedere,
              di arrendersi senza un grido, un lamento,
              dicendo solo: basta... hai vinto!
              Poi l'abbandono cede alla speranza,
              alla rabbiosa riscossa, al sano orgoglio:
              rispetto mi devo, risorgere occorre,
              ridestarsi dal torpore!
              Ed anche se a denti stretti
              e nascondendo le lacrime,
              mi ridipingo un sorriso sulla faccia
              e riprendo a recitar la mia commedia.
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                Scritta da: IGNAZIO AMICO
                in Poesie (Poesie personali)

                Appeso ad un aquilone

                Sto viaggiando appeso al lungo filo
                dell'aquilone della fantasia,
                mi libro in cielo, mentre pian piano
                la terra sotto me se ne va via.

                Diventato un puntino nell'immenso,
                in compagnia di bianche nuvolette,
                provo un'intensa gioia dentro al petto,
                che di gridar la voglia già mi mette.

                Vedo rimpicciolirsi uomini e cose,
                non mi arriva il brusio della vita,
                rimango a galleggiar dentro il silenzio,
                pago che ogni angoscia sia finita.

                Ma un suono alle mie spalle mi ridesta:
                davanti a me il semaforo è già verde,
                bisogna che riprenda la mia corsa
                e il sogno della mente già si perde.
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