Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Stanco e sonnolente da anni aspettavo

Stanco e sonnolente
da anni aspettavo
di chiudere gli occhi
mettermi nella bara
e in sordina andar via.
Come e da chissà dove
poi arrivasti tu...
Quanto tempo sia passato
da allora è follia che
insorge e sfuria
nella tenebra
dei miei pensieri.
Oggi, del tempo che fu
limpido ricordo
che mi dicesti solo:
- Sveglia, su è l'alba
andiamo, la notte
la vedrai più tardi
viviamo un altro giorno... -
Potrò essere, mi illusi
come acqua che sgorga
prima dello stagno,
improvviso e dolce
mi piovvero addosso
stelle e raggi di sole
rividi le scaglie del mare
mi erpicai ansante
per colline ubertose
evaporò malinconia:
tra le sue braccia
stretto mi strinse amore.
-Potrà sorte mutare
in rovina quanto vivo? -
-Impensabile! - tante volte
dicemmo l'uno all'altro.
Or perché t'ho perduta
e ho rimpianto acerbo
di quell'estro di amor
che non avevi nel cuore
perché smarrita
nel dedalo dei sogni
non ti rintraccio
come se fossi qualcuna
a cui si tiene per la vita.
Sei la grande storia
che non è stata scritta ancora
se senza pianto ho brividi
di ricordanza falsa e vana.
Svanisci pure del tutto
come un vento moribondo
che non spalanchi la finestra
poi aprirò la porta del dolore
e si fermerà la campana
che ti suona a morte.
Ti lascerò senza volerlo
tornare qualche volta:
per il cuore gelido passerai
come ombra di presenza passata
tra stanchezza sonnolenza
e confusione di ricordi.
Appurerai e dirò che non sei
e ancor via andrai senza perdono
rincorsa da una ostile confidenza.
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    Scritta da: Alessandro Bonfanti
    in Poesie (Poesie personali)

    Per chi non si accontenta del grigio

    Sappiamo guardare lontano
    ma non riusciamo a trovare
    lo sguardo di chi sta in fronte a noi
    e mentre il mondo ci ricopre di rumori
    scordiamo il tempo
    per ascoltare il nostro respiro,
    mentre la terra si sta popolando
    sotto i nostri vestiti siamo sempre più soli.
    Inutile che mi scrutiate
    con le vostre facce scettiche
    me l'hanno già detto in tanti
    che le parole non cambiano il mondo
    ma io non smetto di crederci
    e giorno dopo giorno
    vi sputo in faccia il mio cuore
    anche a costo di dissanguarmi,
    se non trovate il coraggio
    di accogliere il suono del vento
    allora continuate pure a cercare
    quel sole ipocrita
    e quell'acqua piatta
    dove credete di essere al riparo
    dai vostri pensieri,
    dai vostri problemi.
    Se invece ancora
    vibra qualcosa in voi
    allora cercate la forza
    di non metterlo a tacere,
    porgetemi la vostra mano
    perché ho un immenso bisogno di voi,
    portate il vostro passo affianco al mio,
    lasciate i pregiudizi
    e non abbiate paura di condividere
    la vostra splendida sfumatura
    perché le diversità ci uniscono.
    Se non vi fidate di ciò che scrivo
    guardate il cielo
    perché io sono soltanto un uomo
    che ha ancora tutto da imparare,
    se avete ancora la presunzione
    di non aver bisogno di nessuno
    guardate il cielo
    perché non esistono arcobaleni di un colore solo.
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      Scritta da: IGNAZIO AMICO
      in Poesie (Poesie personali)

      Tic tac

      Tic tac, voce incessante
      del tempo scandito che
      inesorabile scorre;
      delle ultime luccicanti gocce
      che scendono da una gronda,
      residuo della cessata pioggia.

      Tic tac, un ritmo obbligato,
      una necessaria cadenza,
      una misura per il tuo respiro,
      per cogliere il pulsare dell'universo,
      il fremito della vita,
      per armonizzare con l'immenso.

      Tic tac, il battito del cuore,
      il palpitar della gioia, dell'amore,
      sprazzi di accecante luce,
      marcate note di melodie arcane.

      Tic tac il tuo passo frettoloso verso di me,
      desideroso di abbracciarti.
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        Scritta da: Valeria
        in Poesie (Poesie personali)

        Eclissi d'amore

        Ricordi di una
        passione vissuta,
        della frusta:
        vorrei portarne i segni
        per sempre;
        della corda,
        così stretta da provocare
        piacere;
        delle catene,
        così forti da tenere prigionieri
        il cuore e la carne,
        orgasmo di simbiosi perfetta!
        Così gli telefonai.
        Era il piacere nei nostri occhi
        che volevo rivedere,
        erano i rivoli viscosi della lussuria
        che desideravo
        tra le gambe.
        Tra le labbra dei sensi
        il sapore dolce, salato, intenso,
        di lui,
        di me,
        di noi,
        del sesso e
        della rara forma
        d'amore eclissato.
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          Scritta da: Valeria
          in Poesie (Poesie personali)

          Forse la pioggia...

          La felicità confonde
          i colori,
          e di notte gli odori divengono
          tutti uguali.
          Ma ad un tratto il cielo si strappa…
          Forse la pioggia non farà più ricordare,
          portandomi di nuovo ad amare;
          forse la pioggia bagnerà le distanze,
          cancellerà i rancori
          e scioglierà i confini;
          forse la pioggia ci condurrà ancora vicini.
          Quando la solitudine slaccerà il nodo
          nel petto,
          la pioggia bagnerà l’amore
          fino alla fine del respiro,
          non ci sarà più da bere il vino
          e ritorneremo di fronte
          al nostro destino.
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            Scritta da: Sha
            in Poesie (Poesie personali)

            Marzo 2007

            Un attimo
            Un attimo e può accadere di tutto...
            In un attimo ho incrociato il tuo sguardo,
            E la mia vita è cambiata.
            In un attimo mi sono innamorata di te,
            E mi sono lasciata trasportare dall'emozioni
            In un attimo io ho vissuto veramente
            E dopo in un attimo tu hai cancellato tutto
            lasciandomi lì sola...
            un attimo... già solo un attimo...
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              Scritta da: Paola Filanti
              in Poesie (Poesie personali)

              Essere nel tempo

              Il passato ha
              la pelle ruvida
              gli occhi infuocati
              e sbarre di piombo.

              Il profilo di oggi
              si scorge piano
              e lieve sorride
              ad un giorno diverso,
              il suo istante continuo
              riscopre la vita
              come un lenzuolo d'estate.

              Il futuro è luce è buio
              è paura è curiosità
              è voglia di camminare
              e ritrovarmi nel mondo.
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                Scritta da: Giulia Rossini
                in Poesie (Poesie personali)

                Mai fidarsi... si potrebbe morire d'angoscia.

                Quando pensi tu sia importante per qualcuno come un'amica, dopo averla consolata perché non riusciva a capire cosa volesse dal suo fidanzato e dalla sua vita, quando sei stata tutto il tempo a consolarla mentre potevi benissimo fare altro
                Sentir dire da lei: sei la persona più importante della vita!... ma riferito a colui che l'aveva ferita, maltrattata, accusata.
                Fa sì che tu ti senta ferita, ingannata, ma soprattutto senti di aver perso una parte del tuo cuore che avevi conservato solo per lei.
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